Roma è sempre una scoperta, sembra una frase fatta ma è la semplice realtà. Se le attrazioni maggiori sono note a tutti, ci sono però tanti luoghi affascinanti che restano sconosciuti ad un gran numero di turisti, e persino a diversi romani.
Oggi ti voglio parlare proprio di uno di questi angoli meno noti della città eterna, che a me è piaciuto molto: la Casina delle Civette nel parco di Villa Torlonia (via Nomentana, 70). Ben diverso dal più classico Casino Nobile all’ingresso del parco, questo villino ti conduce in un mondo da favola per l’originale struttura, fatta di stretti passaggi, balconcini, archi, pinnacoli e coloratissime finestre decorate.

A volte nella Casa delle Civette di Roma sembra di essere in una delle opere del maestro Miyazaki
Da struttura rustica a villino delle fiabe
La Casina delle Civette fu ideata nel 1839 dall’architetto Giuseppe Jappelli come Capanna Svizzera, una struttura rustica che rappresentava il luogo d’evasione rispetto alla residenza ufficiale dei Torlonia. Fu però trasformata più volte a partire dagli inizi del ‘900 su volere del principe Giovanni Torlonia jr: i primi lavori furono eseguiti dall’architetto Enrico Gennari, che diede vita a quello che veniva chiamato “Villaggio Medievale”, dove si potevano vedere già loggette, porticati, vetri colorati e maioliche. A quel punto la casa veniva già usata come residenza vera e propria.
Da Villaggio Medievale a Casina delle Civette
Il nome attuale fu usato per la prima volta probabilmente nel 1916 e si rifà al motivo delle civette, che ricorre spesso nel villino, nei decori delle vetrati e delle pareti. Nel 1917 furono apportate nuove modifiche in stile Liberty. Negli anni la struttura ha purtroppo subito danni, prima per l’occupazione delle truppe alleate, poi a causa di furti e, infine, per un incendio. Acquistata dal Comune di Roma negli anni ’70, la Casina delle Civette è stata oggetto di un lungo restauro negli anni ‘90.
Un fascino magico
Il villino è un vero tesoro poco conosciuto della Capitale. Un edificio molto particolare e affascinante, sia per la struttura architettonica che per i decori. Io consiglio di visitarlo con calma, perché solo così è possibile coglierne ogni particolarità. I richiami alla natura, non solo alle civette, sono tantissimi: trifogli, uccelli, fiori e grappoli d’uva, che arricchiscono qualsiasi cosa su cui si posi lo sguardo.
Decorazioni che si ritrovano nelle bellissime vetrate policrome, l’elemento distintivo della casa, ma anche negli stucchi e nelle lavorazioni di pavimenti e pareti. Le finestrelle, i balconcini e le stanze più piccole sono deliziosi, specie se visti in una giornata di sole, quando si creano suggestivi effetti di luce. Gran parte delle vetrate sono state realizzate tra il 1910 e il 1925 da Cesare Picchiarini. Sarà per la struttura, per i suoi colori, per il bel parco che la circonda, ma mentre lo visiti ti sembra di essere in una favola.
La mostra Il magico mondo di Wal
A rendere questa tappa ancora più particolare è stata la mostra Il magico mondo di Wal, alias Walter Guidobaldi, ospitata proprio negli spazi interni ed esterni della Casina delle Civette. Sculture bianche di animali e putti paffuti in pose curiose, che in alcuni casi sembrano quasi volare. L’esposizione richiama un mondo fantasioso, immaginario, surreale: a mio parere, si sposa benissimo con il villino, rendendo la visita un’esperienza ancora più coinvolgente. La mostra sarà attiva fino al 1° di ottobre, quindi se ti trovi a Roma ti consiglio vivamente di farci un salto nei prossimi giorni.
Per completare la visita non c’è niente di meglio che una rilassante passeggiata per il parco di Villa Torlonia e, se hai tempo, di visitare le altre strutture presenti. Io purtroppo ho dovuto rimandare questa tappa alla prossima visita nella Capitale.
Il biglietto per la Casina delle Civette si fa nella struttura principale della villa (Il Casino nobile), costa 6 euro. Non mi hanno proposto una guida, ma ogni stanza è corredata da un’utile spiegazione.
Io ho raggiunto Villa Torlonia con l’autobus n. 62 dalla stazione Tibrutina.

La magia dei giardini della Casa delle Civette di Roma
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3 Commenti
[…] L’area non è molto grande, vale la pena girarla un po’ tutta, perché anche le altre palazzine sono piuttosto originali. Non lontano si trova anche un altro angolo segreto di Roma che merita una visita: la Casina delle civette (di cui ho parlato qui). […]
Mi piacciono un sacco questi posti che ci fanno tornare un po’bambini come se fossimo dentro ad una favola😍
Si Alessandra, è proprio così. 🙂