– Guida ai mercati di Londra –
Oggetti d’antiquariato, capi vintage, artigianato, design, creazioni artistiche, ma anche fiori e ovviamente tantissimo cibo che racconta ogni angolo di mondo: la capitale inglese è il paese dei balocchi per gli amanti dei mercati.
Ce ne sono di famosissimi e storici, alcuni così grandi che si impiegano ore per vederli interamente e altri più piccoli, ma che riservano sorprese. Ci sono quelli che compaiono in ogni itinerario e altri più local, dove si incontrano meno turisti e più residenti. Ogni mercato a modo suo è un’esperienza, non è solo un momento di shopping o un assaggio di cucine lontane, è un tuffo in un’anima della città, è una scoperta delle tante sfumature di questa enorme metropoli.
Questo articolo è dedicato ai mercati di Londra più belli o, più modestamente, quelli che a mio parere vale la pena vedere, almeno una volta. Leggendo troverai anche qualche dettaglio singolare sulla storia, che rende questi posti ancora più interessanti, qualche particolarità sui luoghi e le figure iconiche di questi mercati.
Avviso: l’articolo è piuttosto ricco e denso, ma Londra è immensa, stravangante, piena di luoghi differenti e originali. Io volevo creare una guida che fornisse spunti un po’ diversi oltre alle solite tappe. Per comodità li elenco qui di seguito subito tutti, ma poi li spiego nel dettaglio precisando perché visitarli:
- Portobello Market
- Camden Town
- Brick lane e Shoreditich
- Columbia Flower Market
- Broadway Market
- Brixton Village
- Mayfair Market
- Lower Stable Street Market
- Borough Market
- Camden Passage
I mercati di Londra, i più famosi
Portobello Market
Partiamo da uno dei più famosi, il Portobello Market, che si tiene principalmente il sabato in uno dei quartieri più caratteristici e noti della città, Notting Hill. Anche dal lunedì al venerdì ci sono stand di vario tipo, ma è il sabato il giorno perfetto per visitarlo. La strada è costeggiata di negozietti di antiquariato in cui trovare delle chicche pazzesche: la merce non resta costretta nei locali e fa bella mostra di sé lungo i marciapiedi. Si aggiungono poi una serie infinita di stand che vendono un po’ di tutto, dai vestiti alla bigiotteria, passando per complementi d’arredo e molto altro. Ovviamente c’è tantissimo cibo.
Si può raggiungere con le metro, stazioni di Notting Hill Gate, Westbourne Park, Ladbroke Grove. Nel sito del mercato ci sono tutte le indicazioni con gli orari e il tipo di merce in vendita nei vari giorni della settimana.
Camden Town
Camden è un mondo da scoprire, si potrebbe tranquillamente passarci un’intera giornata, e non basterebbe. Dalla fermata della metro di Camden Town (Northern Line), iniziano subito i negozi e poco più avanti i primi stand che vendono praticamente di tutto, per poi arrivare al vero fulcro: Camden Market, con Camden Lock e Stables Market. Stiamo parlando di una serie di strutture collegate tra loro da cortili e spazi all’aperto, alcuni sono vecchi edifici industriali recuperati.
In origine infatti Camden Lock era un sito con distillerie di gin e magazzini. Nel tempo però quelle attività hanno lasciato spazio agli stand e ai locali per il divertimento, anche se qualche anno fa una nuova distilleria di gin ha riaperto proprio qui e si è già fatta notare per la qualità del prodotto.
La storia: musica e moda
La storia dei mercati di Camden non è legata solo al gin, ma all’intraprendenza di due amici d’infanzia che decidono di acquistare lo spazio industriale Dingwalls (dove si trova Camden Lock) per farne un hub per creativi, designer e artigiani. Poco dopo, un mercante di vini li convince ad aprire nell’area la Dingwalls Dance Hall, che diventerà un punto nevralgico per la musica rock e punk negli anni ’70. Qui si incontravano e si esibivano The Calsh, The Sex Pistols, The Tamones, debuttò The Blondie e molti altri. Come spesso accade, dove esplodono tendenze musicali anche la moda lascia il segno: e Camden attira design e lancia tendenze.
L’originario mercato contava 16 stand ed era aperto solo di sabato. Sembra quasi impensabile viste le centinaia di rivenditori che ci sono ora, aperti praticamente ogni giorno.
Lo Stables Market è praticamente attaccato a Camden Lock ed è un labirinto di vie in quelle che erano vecchie stalle, artigiani di finimenti per cavalli e ospedali per cavalli. Ora ci sono negozi di ogni tipo e spazi all’aperto dove rilassarsi o ascoltare musica. Tra le parti diventate iconiche la galleria di ombrelli colorati. Si può salire anche al piano di sopra dove continuano negozi, ma soprattutto bar e pub. C’è anche una bellissima scalinata verde dove potersi rilassare.
Shopping e cibo
A Camden c’è praticamente di tutto: negozi e bancarelle, che vendono vestiti, oggetti, borse, gioielli, opere d’arte, complementi d’arredo e molto altro (c’è lo spazio per gli amanti del cyber, per gli amanti della musica, il negozio di orsetti vintage, il rivenditore di saponi così come quello di produzioni in pelle), ci sono una serie di stand, pub e bar per mangiare. Basta esprimere un desiderio culinario e qui verrà esaudito. Negli anni la struttura è cambiata molto, soprattutto dopo un grande incendio che ne aveva distrutto una parte, ed è diventato molto più interessante e accogliente. A noi è capitato di trovare band che suonano fuori di locali oltre a diversi artisti di strada: non ci dimenticheremo mai l’esibizione del bravissimo Cam Cole.
Pro e contro di Camden
Va però detto che Camden è molto turistico: la folla è tale che nella piazza dedicata al cibo l’ultima volta era quasi impossibile muoversi. Devo ammettere che in passato era una tappa fissa dei miei frequenti viaggi a Londra, nelle ultime due volte gli ho preferito altri mercati. Però, come avrete capito avendo letto fin qui, è un posto così vario e dinamico, che non può non essere considerato uno dei mercarti più belli di Londra. Almeno una volta va assolutamente visitato con calma. Per gli amanti di Amy Winehouse c’è poi un motivo in più, era il suo quartiere e qui c’è anche la statua che le hanno dedicato a tre anni dalla sua scomparsa.
Nel sito si trovano tutti i dettagli su locali, negozi ed eventi.
Per gli amanti delle passeggiate, si può arrivare a Camden anche con una suggestiva camminata lungo il Regent’s Canal da King Cross and St. Pancras.
Brick lane e Shoreditich
Brick Lane e Shoreditch (l’area circostante in cui rientra anche Brick Lane) nell’East end sono tra i luoghi di questa città a cui sono più affezionata e dove ci sono i mercati più belli di Londra. Qui infatti nel weekend, nei pressi e in alcuni locali dell’ex fabbrica Old Truman brewery, si tengono una serie di mercati dove trovare tantissime cose di artigiani e designer locali. Backyard e Rinse Show Room sono tra i miei preferiti, ci sono designer bravissimi che vendono le loro creazioni.
Il second hand dei sogni
Per non parlare del second hand e del vintage: lungo Brick Lane c’è un mercato che sembra infinito che vende abiti e oggetti pre-loved in cui si può trovare ogni cosa passi per la mente. A questo si affiancano una serie di negozi, alcuni grandissimi altri piccoli. Atika è ad esempio è uno di quelli che più famosi. Insomma, qui si possono veramente fare affari e trovare le cose più impensate. La giornata può essere dedicata solo allo shopping vintage e second hand. Ma sarebbe un peccato, perché a Brick Lane e Shoreditch c’è molto di più: il posto tra i mercati più belli di Londra è super meritato.
Tutta la zona è piena di street art ed è facilissimo imbattersi in piccole gallerie d’arte che propongono opere uniche, di artisti noti e meno noti. Noi ne abbiamo viste di stupende, alcune sono temporanee e magari il viaggio successivo non la ritroviamo altri sono spazi permanenti.
Non può ovviamente mancare lo street food: anche qui ci sono stand con le cucine di tutto il mondo. C’è letteralmente l’imbarazzo della scelta.
A due passi da Brick Lane c’è l’Old Spietfields Market, un mercato coperto con tantissimi stand in legno dove troverete dal cibo all’abbigliamento, passando per tutto ciò che vi viene in mente: gioielli, borse, quadri, prodotti per il corpo e per la casa. Questo è aperto tutti i giorni.
Lo spirito di Londra
Anch’essa questa zona sta diventando piuttosto turistica, ma continuo a trovarvi un’atmosfera vibrante, appassionata: è un quartiere in fermento, che racconta e anticipa tendenze. Passeggiare per le sue vie è sempre estremamente stimolante, fonte continua di ispirazione.
Nei miei ultimi viaggi in città ho sempre cercato di pernottare in questa zona proprio perché, oltre al weekend quando le vie si riempiono di stand e persone, anche se i mercati sono chiusi e le vie meno affollate, trovo qui quello spirito libero da pregiudizi e creativo per cui tanto adoro Londra. Ovviamente, se è la prima volta, consiglio di visitarla il sabato o la domenica (considerate che prima delle 10 gli stand non aprono).
Il modo più facile per raggiungerlo è dalla fermata di Old street o di White Chapel.
Columbia Flower Market
Se si visita l’East end di domenica, subito dopo Shoreditch andando verso Hackney e impostando sul navigatore Columbia road ci si trova in un mercato molto particolare: quello dei fiori. Magari, se ci si ferma a Londra per pochi giorni, non si ha voglia di comprare fiori ma i profumi e i colori deliziano il visitatore accompagnandolo lunga una zona poco turistica ma molto interessante. La via infatti è carinissima: io la prima volta l’ho vista senza mercato, ma i negozietti sono stupendi, da quelli vintage alle piccole gallerie d’arte. Nel primo pomeriggio il mercato chiude, quindi meglio andarci di mattina.
Broadway Market
Il Broadway Market è una chicca che non molti conoscono, si trova nel quartiere di Hackney che di solito viene tralasciato dagli itinerari turistici ma che invece io trovo molto interessante. Non è la Londra dei famosi monumenti e delle grandi folle, qui capita di incontrare soprattutto local, tanti giovani ma anche famiglie con bambini.
Il mercato della domenica riempie la via di stand soprattutto di cibo, ma è proprio la zona ad essere molto particolare: su Broadway Market infatti si affacciano negozi di designer, di artigianato, di brand indipendenti e creativi di ogni tipo, oltre a librerie, bar e pub molto caratteristici. Che sia domenica o meno, un giro qui lo farei assolutamente. Mi è piaciuto così tanto che gli ho dedicato anche un articolo, è qui.
Brixton Village
Altra tappa che non si trova spesso negli itinerari classici ma che, a mio parere è uno dei mercati di Londra da non perdere, è il Brixton Village: si tratta di una lunga galleria coperta nel quartiere di Brixton (come dice il nome stesso), vicino alla stazione dell’overground, con bar, ristoranti e molti negozi originali. Si possono trovare prodotti artigianali, capi e oggetti vintage, second hand, complementi per la casa, artigianato tra cui prodotti africani o caraibici (la presenza di comunità caraibiche come quelle di diversi paesi africani è molto forte), cibo, gioielli, abbigliamento in generale ma anche una piccola galleria d’arte.
La trasformazione di Brixton
Il quartiere di Brixton in passato veniva considerato poco sicuro, ma negli ultimi 10 anni è andato incontro ad una grande trasformazione: è una zona molto dinamica e vivace, che ora offre tanteoccasioni di divertimento e shopping. Noi l’abbiamo visitato in un viaggio fatto prima della pandemia e tra street art, mercati, strutture per trascorrere il tempo come il Pox Brixton (in pratica un’area tutta dedicata al cibo costruita con dei contaneir colorati) ci è piaciuto moltissimo. Ne avevo parlato nell’articolo su cosa fare a Brixton.
Visitare quartieri come Brixton permette di vedere un altro lato di Londra rispetto a quelli classici e più turistici, inoltre il mercato è veramente carino Il Brixton Village è aperto tutti i giorni dalle 8 (il lunedì fino alle 18, gli altri giorni fino alle 23), ma si anima intorno dopo le 10 di mattina. Qui trovate orari ed eventi.
Mayfair Market
Decisamente diverso da quelli citati sopra ma una piccola chicca per una sosta culinaria: sto parlando del Mayfair Market, un mercato permanente allestito all’interno della chiesa sconsacrata di Sant Mark. Avevo già visto chiese sconsacrate, ma nessuna trasformata in mercato. Di solito poi sono spoglie, decori e mobilio di norma vengono portati via. In questo caso invece la chiesa è bella ricca di dipinti, altari e pulpito, solo che nelle navate laterali ci sono le cucine, in quella centrale i tavoli e vicino all’altare un bar. Anche al secondo piano della chiesa ci sono stand per mangiare e tavoli, nel tetto un balconcino per godere i cibi all’aperto. Ci sono diversi tipi di cucine, tra cui Italiana, ma anche uno stand di prodotti naturali all’ingresso.
il Mayfair Market rientra nel Mercato Metropolitano che ha una sede anche ad Elephant and Castle: è aperto tutti i giorni con orari diversi che si possono controllare qui. La fermata della metro più vicina è quella di Bond Street.
Lower Stable Street Market
Questo è veramente un posticino di nicchia, ma l’ho voluto inserire perché è in una zona di Londra che ho riscoperto recentemente e di cui mi sono innamorata. Siamo a King’s Cross Coal Drop Yard, un’area di magazzini completamente riqualificata in un’ottica sostenibile. Architettonicamente mi ha colpita moltissimo, ospita spazi per workshop, esposizioni e tanti negozi indipendenti, di cui la maggior parte con produzioni artigianali o comunque attente all’ambiente.
Tra le vie di quest’area si tiene il mercato di cui parlavo poco sopra: una serie di stand che a seconda del giorno offrono prodotti e cibi differenti. Si, perché non è un mercato stabile, ma una serie di mercati differenti che si tengono in diversi giorni: si va dallo Shōtengai Market al Crafty Fox Market, passando per il Canopy Market e così via. Nella sezione eventi del sito King’s Cross Coal Drop Yard ci sono tutti i dettagli.
Sempre nella stessa area, in Silk Road, si tiene un altro mercato di prodotti artigianali e vegani. Io vi ho trovato delle vere particolarità.
Questa zona merita veramente molto (le dedicherò un articolo a parte), ma il mio consiglio è di andarla a visitare proprio in uno dei giorni dei mercati, così da poter unire due aspetti e godersi pienamente l’area.
Borough Market
Qualcuno si può stupire del fatto che io l’abbia lasciato alla fine, visto che ultimamente è diventato famosissimo, ma ammetto che non mi ha fatta impazzire, più per la gran folla che c’era e la necessità di fare file lunghissime per prendere qualcosa da mangiare.
Resta però il fatto che il Borough Market è un’istituzione a Londra, ha più di 1000 anni ed è gestito da una società di beneficenza con lo scopo di fare del bene per la comunità. La cosa interessante è che esiste una policy da rispettare per i rivenditori redatta nell’ottica di garantire sostegno alla comunità, prodotti di qualità, attenzione ad una produzione etica e sostenibile. Il mercato è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, qui potete controllare gli orari dei diversi giorni.
Ha veramente tantissimi stand di cibo, con cucine di diverse origini e tipologia e ovviamente anche opzioni vegane. Preparatevi però a fare le fila negli orari di punta.
Io ci sono arrivata al termine di una bellissima passeggiata lungo il Tamigi nel quartiere di Southwark e ho pranzato lì. Da lì, si può attraversare il fiume e proseguire con una bella camminata nella City.
Camden Passage
Voglio chiudere questa guida dedicati ai mercati di Londra più belli con un ultimo suggerimento di nicchia: il Camden Passage, che non c’entra nulla con il famoso quartiere di Camden. Ci troviamo nel zona di Islington, vicino alla metro Angel. Camden Passage è costituito da una serie di viuzze dietro l’Upper Street dove si trovano negozi e un mercato dedicato soprattutto a vintage, antiquariato e gioielli. I giorni principali sono il mercoledì e il sabato dalle 9 alle 18.
Non è il primo mercato che visiterei a Londra, quelli di cui parlavo sopra sono a mio parere i più interessanti: ma questo è un di quelle tappe insolite da vedere se si trascorrere in città qualche giorno in più e si vuole scoprire la vita e l’atmosfera fuori dai quartieri più turistici.
Piccolo bonus di chiusura prima di salutarci: per gli amanti dei quartieri meno turistici ma dallo stile British e con una passione per l’antiquariato segnalo anche la zona di Hampsted, dove ci sono altri piccoli mercatini dell’antiquariato perfetti. Ne parlavo in questo articolo.
Spero che questa mia guida ai mercati di Londra più belli sia utile per visitare quelli famosi ma anche per scoprire zone molto originali e interessanti spesso trascurate. Per ulteriori suggerimenti c’è lo spazio dei commenti. E ora, buono shopping, buoni assaggi di cibo e soprattutto buona scoperta di Londra.
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1 Commento
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