Mi chiamo Camilla Corradini e viaggiare è la cosa che amo di più.
Ho iniziato prestissimo, con i miei genitori in camper. Loro non amano prendere aerei e sono bravissimi a scovare borghi e perle della nostra Italia, fuori dagli itinerari più battuti: si partiva ogni venerdì sera, appena mio padre rientrava dal lavoro. Io salivo sul camper, mi mettevo sulla cuccetta e la mattina dopo mi svegliavo in un posto nuovo, ogni volta uno diverso. Purtroppo ero così piccola che di molti luoghi ho dei ricordi sfocati.
Eppure, anche se nella memoria c’è solo un’immagine vaga, le sensazioni e le emozioni provate sono forti e ancora vive. In quegli anni, anche se non me ne rendevo conto, ho scoperto il piacere di viaggiare e ho imparato ad apprezzare la bellezza del mio Paese. Del mondo fuori dall’Italia, invece, mi sono innamorata ancora prima di varcare un confine, con i magici racconti di mia zia Mari: non sapevi mai in quale parte del globo fosse, ma ogni volta tornava con una storia affascinante. Credo di aver deciso prestissimo che avrei voluto vivere come lei.
Appena ho potuto, ho iniziato a viaggiare, da sola, con amici e con il mio fidanzato.
In camper, tenda e ovviamente alberghi. Mi sono resa conto quasi subito che il viaggio, che sia vicino o lontano, corto o lungo, è ciò che mi fa stare veramente bene. Partire, vedere posti nuovi, conoscere culture e tradizioni mi fa sentire viva, libera ed estremamente fortunata. Che sia un periodo bello o brutto, viaggiare mi dà la carica. Stacco dalla routine, mi immergo totalmente nella mia nuova avventura e tutto assume una sfumatura diversa. Quando torno, posso affrontare ogni cosa. I viaggi, in alcuni casi, sono stati il modo migliore per dare una svolta alla mia vita, per cambiare quando le cose non andavano, per affrontare il futuro con un nuovo passo.
Per quasi un anno ho abitato a Londra, che adoro e dove cerco di tornare spessissimo. Troppo lontana da lei non so stare. Ho vissuto anche in Etiopia, mentre lavoravo con una ong, ma l’ho girata tanto anche fuori dal lavoro, perché è un paese meraviglioso, che nasconde tesori incredibili purtroppo sconosciuti ai più. Lì, ho lasciato una parte di me: forse è vero che il mal d’Africa esiste, anche se definirlo così mi sembra riduttivo.
Dimenticavo, sona nata nelle Marche ma vivo in Abruzzo, a Vasto. A dire il vero non mi sento né marchigiana né abruzzese, forse perché più che legarmi ad un posto, mi piace vivere ogni luogo il più intensamente possibile. Alla fine, ogni posto che vedo diventa un po’ parte di me.
“E allora parto!” nasce dalla voglia di raccontare i miei viaggi, innanzitutto per me stessa, perché mi piace scrivere e tenere traccia dei luoghi in cui vado.
Spero però sia utile anche a chi è in cerca di un’idea o di qualche informazione utile per il suo prossimo viaggio. Il nome del blog – E allora parto – è forse la frase che ripeto più spesso, ormai è quasi un mio personale mantra. Ci sono sempre un motivo, un luogo, un momento che fanno nascere in me il bisogno di viaggiare E allora parto!