Boston, Philadelphia, Washington e New York: queste le quattro macro tappe del nostro viaggio on the road negli USA, durato circa due settimane.
In questo articolo ti illustrerò l’itinerario che abbiamo scelto di seguire per la nostra vacanza nella tanto sognata America, insieme a molti suggerimenti utili su cosa vedere e dove mangiare. Abbiamo scelto quattro città bellissime e diverse tra loro, rese ancora più affascinanti dall’atmosfera natalizia, perché il viaggio negli USA si è svolto proprio tra dicembre e gennaio.
Ovviamente ci sono tante altre cose da vedere oltre a quelle che troverai di seguito, ma questa è la mia personale selezione.
Siamo atterrati e ripartiti da Boston perché lì abita una coppia di amici, con cui avevamo condiviso parte dell’esperienza in Etiopia (se vuoi leggere qualcosa sui miei viaggi in Etiopia lo trovi qui, qui e qui).
Prima tappa: l’elegante Boston
Boston per noi era una meta particolare del viaggio negli USA proprio per la presenza dei nostri amici: ci abbiamo trascorso due giorni appena arrivati e un altro prima di partire. Personalmente me ne sono innamorata subito e ne ho parlato approfonditamente qui.
Nell’articolo su Boston troverai tutti i dettagli, ma intanto ti anticipo ciò che secondo me non dovresti perderti in città:
- Il Freedom trail, che ripercorre alcune tappe fondamentali della storia americana e comprende, in pratica, tutte le maggiori attrazioni.
- Il Common garden: a dicembre il laghetto centrale era ghiacciato e ci pattinavano, era un vero spettacolo.
- Bacon hill: un tipico quartiere residenziale con le case in mattoni rossi e graziosi negozietti.
- Copley square con la graziosa Trinity Church.
- Il Prudential Center, per una veduta dall’alto della città.
- Il Quincy market: (accanto alla Faneuil Hall), il posto perfetto per un pranzo (vicino c’è una piazza altrettanto carina).
- L’Harward university e l’altrettanto rinomato MIT.
- Il lungo il fiume, per ammirare la città da una prospettiva diversa e rilassarsi un po’.
- Il TD Garden, per vivere un’esperienza molto americana. Noi ci abbiamo visto una partita dei Celtics.
Cosa fare assolutamente a Boston oltre i musei
Vedere una partita di basket (o di hockey se preferisci) è una di quelle cose che merita di essere fatta negli Stati Uniti, perché è molto di più di un semplice match, è una sfida e una festa insieme: una di quelle occasioni ideali per capire lo spirito americano. Ti divertirai anche se di sport ci capisci poco!
Per visitare Boston abbiamo usato metro e autobus (e lunghe passeggiate).
Il momento “shopping”
Gli Stati Uniti sono un ottimo posto per gli amanti dello shopping, soprattutto in periodi con il cambio favorevole. Tra l’altro, sotto Natale ci sono tantissimi sconti. La convenienza è soprattutto se si è interessati ai marchi americani, che si trovano a prezzi bassi. Devo ammettere però che io ho fatto affari anche su quelli stranieri. Il mio consiglio è quello di andare in un outlet: ce ne sono molti alle porte delle grandi città americane. Noi siamo andati a quello nei pressi di Boston (circa un’ora di auto): Wrentham village premium outlets.
Sul sito spesso si possono scaricare gli sconti da usare sul posto, cumulandoli a quelli del negozio.
Per raggiungerlo abbiamo affittato l’auto che poi abbiamo usato per il resto del viaggio.
Seconda tappa: la sorpresa di Philadelphia
Ci siamo fermati a Philadelhia poco più di un giorno. L’avevamo inserita più che altro per spezzare il viaggio tra Boston e Washington, ma dopo averla visitata la consiglio vivamente a chi hai modo di fare più tappe negli Stati Uniti.
Questo è ciò che siamo riusciti a vedere noi e che mi sento di consigliare:
- L’Independence national park: il cuore storico della città, dove si trovano i monumenti di maggior rilevanza tra cui la Second Bank of the Unite States, l’Independence hall, il Liberty pavillon e la Carpenters’Hall (che ospitò anche il primo congresso americano).
- La visita guidata all’interno dell’Independence hall è imperdibile, lì fu firmata la Dichiarazione d’Indipendenza americana (ci sono tour guidati in Inglese).
- Il Philadelphia museum of art, che raccoglie opere di varie epoche. È in cima ad una lunga scalinata resa famosa dal film Rocky. Per gli appassionati di Stallone c’è anche il monumento a Rocky.
- City hall, che purtroppo era in parte chiuso per via di alcuni lavori.
- Love park, la piazza con la famosa installazione Love. Sotto Natale c’era anche un mercatino.
- Elfreth’s alley: è una delle vie più famose di Philly, assomiglia ad una stradina inglese del 1800 con le case in mattoncini. Si dice sia la più antica strada degli USA.
Noi avevamo un hotel centralissimo, a due passi da Love Park e dal Municipio, perciò abbiamo girato molto a piedi, soprattutto per visitare il centro e l’Indipendent national park.
Food: la specialità da non perdere
Quando siamo stati negli USA non eravamo ancora vegetariani quindi non ci siamo fatti scappare il miglior chees steak di Phlly. Il Chees steak è un piatto tipico della città e uno dei posti dove tutti vanno a mangiarlo è Jim’s cheesteak. Come ristorante non è bello: c’è un lungo bancone dove scegli gli ingredienti, mentre al piano di sopra una sala anonima dove sederti. Ma il panino era spettacolare! Attenzione: perché c’è spesso la fila, mettila in conto.
Se vuoi visitare questa città e vuoi saperne di più ti suggerisco questo articolo in cui ho parlato più dettagliatamente di cosa vedere a Philadelphia.
Terza tappa: la potente Washington
Whasington è molto diversa dalle altre città visitate negli Stati Uniti, sarà per quell’aura da luogo di potere, per via della Casa Bianca e del Congresso. O forse anche per tutti quei monumenti che vogliono ricordare la grandezza di questa nazione concentrati nel National mall. Sicuramente è una città piena di fascino che per certi aspetti mette anche un po’ di soggezione.
Noi ci abbiamo trascorso 4 giorni, ma uno era quello di Natale e molte delle attrazioni erano chiuse.
Ecco cosa consiglio di vedere a Washington:
- White house (in teoria per visitarla bisognerebbe fare domanda all’ambasciata italiana a Washington ma, a quanto pare, la stessa dice che al momento i tour per gli stranieri sono ancora sospesi, qui il sito per monitorare i cambiamenti). Noi l’abbiamo vista da fuori.
- National mall: una grande area che raccoglie tutti i memoriali più importanti di Washington, tra cui Lincoln Memorial, Martin Luther King Memorial, National WWII Memorial, Vietnam Veterans Memorial, Korean War Veterans Memorial, Jefferson Memorial e una serie di musei. Noi siamo partiti dalla Casa Bianca e abbiamo passeggiato a lungo: per visitare quasi tutta l’area, esclusi i musei, ci abbiamo impiegato circa 3 ore. All’inizio, subito dopo la casa bianca, c’era un enorme albero addobbato e un villaggio di casette carinissimo.
- U.S. Capitol: il Campidoglio (che in realtà fa parte del National mall ma abbiamo visitato in un secondo momento) dove si riuniscono i due rami del Congresso americano. Da fuori è maestoso e la cosa bella è che si può anche visitare. Ci sono tour guidati gratuiti, non molto lunghi ma interessanti (aperto dalle 8.30 alle 13.30).
- La National Cathedral: pare sia la sesta chiesa più grande al mondo (Ingresso gratuito, ma chiedono una donazione).
- Il National museum of American history: non aspettarti il classico museo, dentro c’è di tutto. Da zone dedicate alla lotta contro la schiavitù alle scarpette rosse di Doroty e la giacca di Bob Dilan.
- Georgetown: è il quartiere più antico di Washington, fondato nel 1751. Da un punto di vista architettonico non è cambiato molto ed è molto carino.
- Il Pentagono: l’avevamo messo in lista ma per questioni di tempo non siamo riusciti a vederlo. Comunque si osserva solo da fuori.
La città si può girare tranquillamente con i mezzi pubblici, noi ne abbiamo usufruito molto, lasciando spesso l’auto in hotel.
Food: la specialità da non perdere a Washington
Una cosa da assaggiare assolutamente a Whashington è il lobster roll e il posto migliore per farlo è Luc’s Lobster, un posticino piccolo e un po’ vintage che fa un panino all’aragosta buonissimo. Tra l’altro la zona intorno è anche carina per un giro veloce.
Quarta tappa: la spettacolare New York
L’impatto con New York è stato elettrizzante, avevamo già trascorso una settimana negli Stati Uniti e visto già moltissime cose, ma la Grande Mela è un mondo a parte. Le luci, il traffico, i suoni, i fumi dai tombini, e poi i grattacieli, le insegne luminose: lo sguardo non sa dove posarsi. C’erano pure il calessini trainati da cavalli in mezzo ai taxi: mille stimoli tutti insieme e l’euforia alle stelle.
Prima di procedere una precisazione: noi non siamo stati molto fortunati e siamo stati gli USA dopo un uragano e, a causa dei danni, Ellis Island e la Statua della libertà non si potevano visitare. Le abbiamo viste solo dalla barca, ma comunque facevano il loro effetto.
Ecco i miei suggerimenti su cosa vedere nella grande mela in circa 5 giorni:
- Time Square, è un vortice di luci, suoni, persone e non so cos’altro.
- Brodway con tutti i teatri dove vedere i musical. Noi abbiamo visto Merry Poppins, è stato favoloso. Vedere un musical è un’altra di quelle cosa da fare negli USA, specie a New York!
- Top of the rock: si raggiunge il settantesimo piano. Ci siamo saliti di giorno e la vista era pazzesca. (Attenzione alla fila: si fa per prendere il biglietto e prenotare la salita, ti indicheranno l’ora a cui tornare e dovrai metterti in coda di nuovo).
- Empire state building: qui siamo saliti di notte, inutile dire che anche qui si gode di un panorama unico. Se hai tempo sali su entrambi, magari facendo come noi: uno di notte e l’altro di giorno.
- Il Moma (Museo d’arte moderna). Metti in conto più di 3 ore, escluso il tempo della fila (lunga!).
- Il Guggenheim: anche solo da fuori vale la pena vederlo, perché l’edificio è bellissimo.
- Il Metropolitan museum: purtroppo l’abbiamo ammirato solo da fuori perché non avevamo tempo.
- Il National September 11 Memorial: è stato uno dei momenti più toccanti del viaggio. È un posto estremamente suggestivo ed elegante.
- Central park: quest’immenso parco con i grattacieli sullo sfondo dal vivo è ancora più bello che nei film.
- Soho: è un quartiere famoso per gli storici palazzi in ghisa e perché, secondo molti, rappresenta l’anima più autentica e unica dei newyorchesi. Ed ammetto che merita un giro..
- Brooklyn bridge: non servono parole per quella che è una delle icone della città. Si può attraversare a piedi ma tieni in considerazione che è lungo quasi 2 chilometri.
Ma non è finita qui, New York è veramente ricca di cose da vedere. Ecco altre tappe da non perdere nella Grande Mela:
- St’ Patrick Cathedral: il principale luogo di culto cattolico degli Stati Uniti ed è veramente bello.
- Tribeca: è un quartiere vip, con negozi pittoreschi, caffetterie e pub. A noi non ha colpito se non per il film center di De Niro e l’annesso ristorante.
- Wall street, una passeggiata nel quartiere dove si decide buona parte dell’economia globale è d’obbligo.
- South street seaport: la zona del vecchio porto, ora risistemata. Ci sono vecchi velieri ma anche locali e negozietti pittoreschi.
- La 5th avenue per gli amanti dello shopping è un must.
- Greenwich village: è il quartiere universitario di New York, pieno di vita e giovani, oltre che molto caratteristico. Perfetto per una serata per locali.
- Un giro in barca per vedere tutta New York: a me è piaciuto veramente molto e mi ha permesso di ammirare, seppur da lontano, aree che non avrei fatto in tempo a visitare e altre che in quei giorni non erano raggiungibili come la Statua della Liberta ed Ellis island.
- Macy’s: anche questo è un must per gli amanti dello shopping, ma a mio parere decisamente costoso.
Food: qualche tips su dove mangiare a New York
Troverai da mangiare ovunque ma io ti consiglio di provare il Bubba gump, il cibo è buono e il locale è troppo particolare, tutto completamente a tema Forrest Gump (non è economico).
Tribeca grill, la steak house di De Niro, piuttosto elegante ma se sei un fan dell’attore non puoi non andare. Il cibo è ottimo.
Per un ottimo brunch consiglio Bubby’s: non è centralissimo, ma è un tipico locale americano un po’ country e con pochi turisti.
Un hamburger al volo ed economico, ma buono e grande, lo trovi presso la catena Wendy’s.
Se cerchi un locale serale un po’ alternativo, e con buona musica dal vivo, suggerisco FAT CAT.
A New York siamo arrivati in auto ovviamente ma l’abbiamo lasciata sempre in garage, girando con i mezzi a qualsiasi ora della notte (anche le 4) e non abbiamo mai avuto problemi.
Queste sono le mie dritte per un viaggio on the road negli USA tra Boston, Philadelphia, New York e Washington. Per noi è stata un’esperienza bellissima, spero lo sia anche per te!
Nota a margine: Nella grande mela il traffico era folle, ma per il resto guidare in quelle immense strade è stato facile e divertente, tutti rispettano le regole, rigorosamente!
.
.
10 Commenti
ciao. io farei il giro al contrario rispetto alle 4 città americane che hai fatto te. nel mio viaggio sono compresi washington, philly e boston. Volevo chiederti come vi siete organizzati nella scelta delle strade da fare? quella che mi preoccupa di più è da philly a boston cercando di evitare la grande mela(già vista) senza dover fare il doppio delle miglia. voi come vi siete organizzati per quel tratto al contrario? grazie. Donatella
Ciao Donetalla, noi avevamo noleggiato il navigatore insieme all’auto e ci siamo affidati a lui. Ci eravamo informati prima e ci avevano detto che erano molto affidabili e in effetti non abbiamo avuto alcun problema. Per quanto riguarda il fatto di evitare New York non saprei, il problema maggiore quando vai nella grande mela è il traffico in città, ma non entrando è già molto più semplice.
Ciao! Una domanda: ma come vi siete sposati da una città all’altra?
Ciao Elia, ci siamo sempre spostati in treno. Sono super puntuali e c’è anche quello super veloce, Shinkansen, che è molto utile
Nell’articolo che di seguito sui consigli pratici trovi alcuni suggerimenti su come muoversi
https://www.ealloraparto.it/viaggio-in-giappone-consigli-utili/
Se posso esserti utile in altro modo chiedi pure 😉
Ottimo!
Vediamo se riesco ad organizzare un viaggio simile al tuo!
Grazie mill
A presto
Allora buon organizzazione, il Giappone è un paese stupendo, sono sicura ti colpirà. A presto
In verità avevo scritto All’interno dell’articolo di Boston-Washington-NewYork! Non sul Giappone
In effetti anche guardando il nome del treno che mi hai consigliato, non mi tornavano le cose…
Ciao Elia, scusami mi sono confusa con un altro messaggio, sarà il caldo, 😂 noi abbiamo affittato un auto su rental car aggiungendo il servizio GPS. Ci siamo mossi benissimo perché le strade sono ampie e comode, le indicazioni chiare, il GPS funziona bene e le persone rispettano i limiti. Il costo della benzina è piuttosto basso ed è hn vantaggio. Avete l’auto ci ha permesso di non essere vincolati ad orari e di fermarci qualche ora in più del pianificato in alcuni posti che ci piacevano. Noi usavamo l’auto principalmente per arrivare nelle città, una volta lì era spesso più facile muoversi con i mezzi o a piedi, per questo lasciavano l’auto in uno dei tanti parcheggi che si trovano e che per più giorni hanno dei prezzi bassi o nei parcheggi degli hotel quando c’erano. Però per guidare negli usa devi chiedere un documento apposito alla motorizzazione che però si ottiene senza grossi problemi. Scusami ancora per prima, magari l’info sul treno ti sarà utile in futuro😉
Noooo il Bubba gump. Tornerei a NY anche solo per andare in quel ristorante. Effettivamente sia Philadelphia che Washington non li ho visti, io avevo fatto altre città. Ma sono ancora in tempo per vedere queste 2 mete con l’aggiunta di San Francisco che mi ispira parecchio.
Ciao Marika, si il Bubba gump è uno spettacolo, noi ci siamo divertiti tanto lì. San Francisco è anche nella mia lista. Spero di poterci andare presto. Philly e Washington te le consiglio vivamente, son diverse ma entrambe molto belle.