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Una giornata tra Sulmona e Pacentro, due perle d’Abruzzo

Di Camilla
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– Sulmona e dintorni –

Se c’è una tappa da non perdere in Abruzzo, quella è sicuramente Sulmona. Famoso per la produzione di squisiti confetti e per aver dato i natali ad Ovidio, questo comune sorge a ridosso del parco nazionale della Majella, in provincia de L’Aquila, ed è un vero gioiellino.

Una visita a Sulmona permette di scoprire non solo uno dei più bei comuni dell’Abruzzo, ma anche di fare tappa in altri due luoghi molto affascinanti della regione: l’Eremo di Sant’Onoforio, scenograficamente arroccato sul monte Morrone, e il piccolo borgo di Pacentro, per me una vera scoperta. Quello che ti propongo oggi è proprio un mini itinerario a Sulmona e dintorni.

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Gli spettacolari confetti di Sulmona

Una gita a Sulmona

Sulmona è decisamente uno di quei centri abruzzesi dove mi piace tornare, resto ogni volta affascinata dalla sua architettura e dall’atmosfera che si respira. È uno di quei luoghi che va vissuto con calma, facendo una lunga passeggiata nel suo centro storico. È proprio l’insieme delle vie, delle piazze, delle chiese e dei palazzi signorili, da quelli medievali a quelli liberty, a caratterizzare questo delizioso centro abruzzese. La cosa più bella è camminare intrufolandosi nelle stradine laterali, sbirciare tra i cortili, fermarsi ad ammirare gli antichi edifici, godendosi quella sensazione di trovarsi in luogo senza tempo. Sulmona è un susseguirsi di scorci suggestivi, dove le montagne fanno da maestosa cornice naturale.

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Uno degli scorci del bellissimo centro storico di Sulmona

 

Cosa vedere a Sulmona

Sulmona è ricca di storia, cultura e punti d’interesse. Sarà facile imbatterti nelle attrazioni maggiori della città. Di seguito troverai le cose più importanti da vedere a Sulmona secondo la mia esperienza.

Dalla cattedrale a corso Ovidio

Il giro che ti voglio proporre parte dalla Cattedrale di San Panfilo, una delle chiese più antiche della città, il cui aspetto oggi è il risultato di lavori stratificati nel tempo, dall’edificazione su un tempio romano ai successivi interventi tra cui quelli del 1706 quando fu ricostruita con forme barocche dopo i gravi danni del terremoto. Nella sua cripta altomedievale custodisce un frammento del cuore di Papa Celestino V.

Dopo la visita alla chiesa, ti potrai inoltrare in corso Ovidio, che attraversa il centro cittadino e lo caratterizza con i suoi negozi, bar e trattorie che sembrano esser rimasti fermi nel tempo.

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La cattedrale di Sulmona

Qui si affacciano alcuni degli edifici più importanti di Sulmona, come il complesso dell’Annunziata. Questa è indubbiamente una delle strutture più affascinanti e rappresentative della cittadina: è composta da più edifici costruiti in epoche diverse. Chiesa ed ospedale furono fondati nel 1320 dalla confraternita laica dei Compenitenti (o della Penitenza), che aveva soprattutto scopi assistenziali. Con l’aiuto di potenti e il contributo della cittadinanza, l’ospedale divenne uno dei più importanti del Regno di Napoli e assorbì strutture analoghe già presenti allora in città.

Non ti accontentare di osservare da fuori la bellissima facciata, entra anche all’interno della chiesa. L’edificio ospita inoltre il museo civico e il centro informazioni dove potrai verificare tutti gli orari di apertura delle attrazioni, che variano in base al periodo.

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L’elegante complesso dell’Annunziata

 

Lungo corso Ovidio una tappa d’obbligo è in almeno uno dei negozi di confetti, antica tradizione locale. Una delizia per il palato (ce ne sono di tutti i gusti) ma anche per gli occhi, perché sono disposti in modo da formare artistiche composizioni di fiori.
Tra le chiese di Sulmona dove ti suggerisco di fare tappa c’è sicuramente Santa Maria della Tomba: secondo alcuni fu edificata nel luogo dove sorgeva la casa di Ovidio; mentre secondo altri prese il posto di un tempio pagano e da lì deriverebbe il nome Tomba. La chiesa fu costruita nel XIII ma fu più volte modificata, tanto da aver assunto anche forme barocche. Alla fine fu smantellata e riportata all’aspetto originario.

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La chiesa di Santa Maria della Tomba

La piazza principale di Sulmona

Percorrendo corso Ovidio si arriva a Piazza Garibaldi, detta anche piazza Maggiore: la principale di Sulmona, da sempre centro di mercati ed eventi. A caratterizzarla è senza dubbio l’acquedotto medievale, risalente al periodo svevo (1256): la sua imponenza è testimonianza della floridezza e del ruolo che aveva raggiunto la città grazie a Federico II. All’epoca infatti era sede del Giustizierato, di una cattedra di diritto canonico e di una delle sette fiere più importanti del regno di Sicilia per favorire gli scambi.

Quando penso a Sulmona la prima cosa che mi viene in mente è proprio questo bell’acquedotto in pieno centro, uno sfondo suggestivo della vita cittadina.

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La fontana del Vecchio e l’acquedotto di Sulmona

Arrivando in piazza non potrai non notare la Fontana del Vecchio, già presente nel 1400, sicuramente una delle più famose di Sulmona, anche per la vicinanza all’acquedotto.

Il nome deriva dalla statua barbuta che vi è scolpita e che viene ricollegata a Solimo, fondatore della città. Prima di entrare in piazza presta attenzione al portale laterale tardogotico sulla destra. Si tratta del maestoso ingresso della chiesa di San Francesco della Scarpa, distrutta nel grande terremoto del 1706. La chiesa fu poi ricostruita in una nuova posizione e con dimensioni ridotte, lasciando il portale isolato a formare un monumento a se stante.

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Il grande portale in piazza

Al centro di piazza Garibaldi c’è una grande fontana, costruita per il ristoro dei mercanti di una volta. Sempre sulla piazza si affaccia la chiesa di San Filippo Neri, dall’elegante portale gotico angioino. Noi non siamo riusciti a vederla da dentro in nessuna delle volte che siamo stati a Sulmona, ma una guida ci ha detto che la parte più bella è l’esterno.

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La grande piazza Garibaldi

Altre particolarità della città di Sulmona da non perdere

Tra le caratteristiche di Sulmona ci sono sicuramente le antiche porte d’ingresso alla città, una delle più importanti è la maestosa porta Napoli.

Una tappa d’obbligo è poi in piazza XX settembre per un saluto alla statua del Poeta Ovidio.

Queste sono le attrazioni principali di Sulmona, ma molto altro si può ammirare in città. Basta prendersi il tempo di girarla senza fretta.
Se invece vuoi scoprire tutto sui confetti c’è il museo, qui trovi tutte le informazioni.

Cosa vedere alle porte di Sulmona

Sempre nel territorio di Sulmona ma fuori dal centro cittadino ti consiglio una breve (ma un po’ faticosa) escursione: quella per raggiungere il santuario di Sant’Onofrio sul monte Morrone. La strada da fare a piedi non è lunga (circa 20 minuti) ma molto in salita e bisogna avere scarpe comode ed acqua. Lo spettacolo però, quando si arriva lassù, è impagabile. È l’eremo di quello che diventò poi Papa Celestino V. Fu lì che ricevette la comunicazione della sua elezione.

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L’eremo di Sant’Onoforio arroccato sulla montgna

C’è una graziosa chiesetta con un bellissimo soffitto ligneo quattrocentesco e vari dipinti, le celle dei monaci, l’oratorio e la grotta in cui si ritirava Frate Pietro (che fu poi Papa Celestino V).
Il percorso che conduce all’eremo inizia da un parcheggio gratuito (attrezzato anche con tavoli) dal quale si può raggiungere anche il sito archeologico del santuario di Ercole Curino (in questo caso la camminata è più breve e meno faticosa). Nei pressi si trova poi l’Abbazia di S. Spirito al Morrone, che noi però abbiamo trovato chiusa per lavori.
Informazioni per organizzare la visita al santuario le trovi qui.

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Verso l’eremo di Sant’Onofrio

Pacentro, un gioiellino a due passi da Sulmona

Pacentro è stata una piacevolissima scoperta fatta l’ultima volta che sono stata a Sulmona. È sicuramente uno di quei piccoli borghi abruzzesi che vale la pena visitare. Tra l’altro se si è in visita a Sulmona è una tappa perfetta per completare la giornata (dista 10 minuti d’auto dalla città dei confetti). Soprattutto la parte vecchia, fatta di strette viuzze che si arrampicano fino al castello, è molto suggestiva.

Pacentro lo si scorge da lontano, con la torre del campanile e quelle della fortezza che svettano alte. Secondo la leggenda fu fondato da Pacinus, l’eroe troiano che dopo aver lasciato Enea sulle rive del Tevere arrivò fino al monte Morrone e qui diede vita a questo centro.

Pacentro, tra viuzze e castello

Il punto centrale di Pacentro è la piazza, intorno alla quale si sviluppa la vita cittadina. Però, come ti accennavo, la parte che più mi ha colpita è l’intricato intreccio di stradine che conduce al castello. Camminando verso la parte più alta arriverai infatti a questa struttura fortificata molto ben conservata.

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Il castello di Pacentro

Il castello è formato da una base trapezoidale circondata da tre torri quadrate, alcune merlate, e da tre torrioni cilindrici. (Nei mesi invernali è aperto il weekend dalle 15 alle 18, durante l’estate gli orari sono più flessibili e conviene chiedere al centro informazioni di Sulmona).

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Un’immagine del castello di Pacentro

L’Abruzzo è pieno di fortezze e Pacentro è una di quelle che meritano di essere visitate. Se anche a te piacciono le fortezze ti suggerisco anche quella di Celano (il castello Piccolomini), il castello di Roccascalegna   e la scenografica Rocca Calascio. Se vuoi altri suggerimenti su cosa vedere in Abruzzo ne troverai molti qui ma anche qui dove ti parlo dei borghi da non perdere e qui dove ti suggerisco sei gite fuori porta per una giornata tranquilla.

Spero che questo viaggio alla scoperta di due stupendi borghi abruzzesi ti sia piaciuto, se li conosci o li visiterai lasciami un tuo commento.

 

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14 Commenti

MariaAnna Patruno 3 Agosto 2021 - 6:31

Molto interessante

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Camilla 7 Agosto 2021 - 20:53

Grazie mille, io adoro Sulmona e spero che molti altri possano innamorarsene.

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Antonio Di Giulio 8 Luglio 2021 - 14:03

Grazie di cuore, la mia famiglia è originaria di Sulmona.
Fatto molto bene.Complimenti.

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Camilla 9 Luglio 2021 - 11:53

Grazie, mi fa piacere. Sulmona è un vero incanto.

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Paolo Polidoro 24 Settembre 2020 - 16:39

grazie per aver cosi bene descritto la mia terra a volte cosi tanto trascurata.
ciao

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Camilla 24 Settembre 2020 - 16:57

Grazie Paolo, mi fa piacere che tu abbia trovato l’articolo interessante. é una zona dell’Abruzzo che amo particolarmente.

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Clara 26 Agosto 2020 - 23:23

Ciao, mi avventuravo per la prima volta in questi luoghi che ho approfittato di visitare in questo momento un po’ particolare della nostra storia! Sono incappata nel tuo blog e ho preso spunto per visitare questa parte di Abruzzo a me non conosciuta e ti devo ringraziare perché ho alternato Pacentro a Sulmona e ho goduto delle meraviglie da te raccontate, che dal vivo mi hanno riempito gli occhi di entusiasmo e il cuore di pace!

Reply
Camilla 27 Agosto 2020 - 9:36

Ciao Clara, che bello, sono veramente molto contenta che tu abbia trascorso momenti piacevoli in Abruzzo e scoperto alcune delle sue meraviglia. Sono contenta che i miei articoli ti sono stati d’aiuto. Vivo in questa regione ormai da diversi anni e con il tempo ho scoperto quanta bellezza offre.

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Gianluca Malerba 20 Giugno 2020 - 13:38

Grazie per la ‘dritta’
Appena visitato e che dire… Davvero incantevole! 😃

Reply
Camilla 20 Giugno 2020 - 14:39

Ciao Gianluca, mi fa piacere che ti siano piaciuti, sono posti che adoro.

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ingrid Mestrinaro 2 Settembre 2018 - 22:01

Ciao Camilla, Io Sulmona la conoscevo solo per i famosissimi confetti ma sono rimasta a bocca aperta quando ho visto le foto. Non sapevo fosse così bella e culturalmente ricca, certo è innegabile che in Italia ogni angolo ha tantissima storia e bellezza.

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Camilla 3 Settembre 2018 - 22:11

Ciao Ingrid, è vero: in Italia anche i borghi più piccoli hanno tanta storia da raccontare e sono pieni di fascino

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Valeria (@Chiusiperferie) 1 Settembre 2018 - 11:38

Grazie, la tua guida turistica invoglia alla visita. Spesso Sulmona è ingiistamente conosciuta per I famosi confetti (che comunque sono uno spettacolo per gli occhi e per il gusto), mentre come hai evidenziato è città d’arte e di lunghissima storia.

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Camilla 1 Settembre 2018 - 23:06

Ciao Valeria, grazie. Mi fa piacere che hai trovato l’articolo interessante. Io adoro Sulmona, è veramente un gioiellino. 🙂

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