– Quartieri e luoghi meno turistici di Amsterdam –
Cosa vedere ad Amsterdam fuori dai classici itinerari? Quali sono le aree meno famose ma comunque imperdibili della capitale olandese? Il centro di Amsterdam è stupendo, ma non è l’unica parte della città che merita una visita. Oltre alle tappe più classiche, ci sono una serie di quartieri, vie ed edifici che credo valga assolutamente la pena vedere.
Ho già scritto delle cose da vedere ad Amsterdam, elencando tutte le attrazioni più importanti, quelle che mi sono piaciute di più e una serie di chicche e curiosità. In quell’occasione avevo accennato anche ad alcune aree meno note della capitale olandese. In questo articolo ti racconterò proprio dei quartieri alternativi di Amsterdam, delle zone da non perdere fuori dalle tappe principali. Alcuni sono un po’ più conosciuti altri meno e frequentati soprattutto da gente del posto.
Le aree e i quartieri meno noti di Amsterdam
- Ndsm
- De Pijp
- Oostelijke Eilanden
- De Hallen
- Voldenpark
Ndsm, l’ex cantiere navale divenuto pontile per le sperimentazioni creative
Un tempo era uno dei più grandi cantieri navali d’Europa ma negli anni ’80, in seguito alla bancarotta della compagnia, la zona fu abbandonata. Negli anni però il pontile, i vecchi magazzini e in generale tutta la zona sono stati oggetto di una rinascita in cui la sperimentazione culturale è protagonista. Gli spazi del vecchio cantiere sono diventati aree culturali libere che ospitano artisti e giovani imprenditori. Ci sono laboratori e studi, ma non solo. L’area è stata rilanciata nel suo complesso anche come quartiere per vivere. Le vecchie strutture sono state recuperate e sono diventate bar, ristoranti e uffici. Gli spazi all’aperto ospitano spesso grandi eventi di vario genere e la street art ha dato un nuovo volto alla zona.
NDSM è oggi uno dei quartieri più alternativi e underground di Amsterdam. I laboratori e gli studi di design chiudono intorno alle 18, ma bar e ristoranti sono aperti fino a tardi. NSDM è raggiungibile tramite i ferry (gratuiti – all’incirca uno ogni 30 minuti) che partono dietro la stazione centrale di Amsterdam.
Tra i locali che consiglio assolutamente di provare c’è il Pllek: si accede passando tramite dei container e si arriva in uno grande spazio molto originale con vista sulla capitale. La cosa bella è anche lo spazio all’aperto, che la sera si anima attorno ad un falò. Il cibo poi è ottimo.
De Pijp, una delle aree più vivaci e multiculturali di Amsterdam
Il De Pijp è un’area molto dinamica e multiculturale, piena di negozi e locali di tutti i tipi. Qui è facile trovare oggetti alternativi ma anche le specialità culinarie più varie. Il quartiere è infatti cresciuto notevolmente con l’arrivo negli anni ’60 e ’70 di tanti lavoratori da varie parti d’Europa e del mondo, attratti dalle possibilità offerte soprattutto dal birrificio Heineken. Oggi anche tanti studenti vivono in quest’area.
Oltre ai numerosi e originali bar, ristoranti e negozi, una delle maggiori attrattive a De Pijp è l’Albert Cuyp Market, un grande mercato che si sviluppa lungo uno dei viali principali e dove si vende di tutto.
Tra le tappe da fare al De Pijp c’è anche l’Heineken experience: una riscoperta di vecchie tradizioni accompagnata a degustazioni di birra.
De Hallen, da deposito di bus a centro di design
Il De Hallen è una delle tappe da non perdere ad Amsterdam: si trova nel quartiere Oud West ed è un grande spazio industriale del 1902, un tempo adibito a deposito di bus oggi trasformato in un centro per il design e non solo. Una di quelle trasformazioni che tanto mi affascinano: il riuso di vecchie strutture che rischierebbero di rimanere inutilizzate e trovano invece una seconda vita. All’interno ci sono un cinema, spazi espositivi e negozi indipendenti di design.
Troverai dall’arredamento all’abbigliamento passando per l’oggettistica. C’è anche un laboratorio che ripara bici (un classico ad Amsterdam). Tra i motivi per cui una tappa al De Hallen è d’obbligo è il Food hallen, l’area dedicata al cibo, dove si possono gustare specialità locali e non solo (con varie opzioni vegetariane). Un vero paradiso culinario.
Dalla piazza dei musei, con il bus 3, si arriva in 10 minuti al De Hallen, per cui è un buon posto dove trascorrere la pausa pranzo dopo aver visitato uno degli stupendi musei di Amsterdam (noi almeno abbiamo fatto così).
Oostelijke Eilanden, il quartiere delle isole orientali
Quest’area un tempo punto di partenza per le navi che andavano verso le Indie è oggi una zona molto dinamica che ha visto un interessante processo di rinnovamento architettonico. Quelli che prima erano magazzini sono stati riconvertiti in moderni e originali edifici, affiancati a nuove costruzioni che rendono questa una delle zone da scoprire ad Amsterdam. Tra gli edifici che di certo non passano inosservati c’è la sala concerti Muziekgebouw aan ’t IJ, il cui auditorium dedicato al jazz sembra una scatola nera che sbuca dall’edificio. Ma è un po’ tutto il quartiere ad essere particolare e non mancano stupende istallazioni dove non te le aspetteresti.
Una delle vie principali di Oostelijke Eilanden è Czaar Peterstraat, un lungo viale di edifici piuttosto simili che ospitano negozi indipendenti e bar. La cosa particolare è che tutti i negozi e locali hanno l’insegna con lo stesso layout, un tocco che rende la via molto caratteristica. Attenzione perché anche qui la maggior parte dei posti chiude alle 18 (la domenica alle 17). Ovviamente non chiudono presto pub e ristoranti e tra questi c’è uno dei pub da non perdere ad Amsterdam se ami i locali un po’ alternativi e fuori dai soliti schemi: il Roest. Affacciato sull’acqua è ricavato in una sorta di vecchio magazzino riadattato con uno stile post industriale. All’esterno c’è una spiaggetta con tanto di sabbia. Il cibo è buono ed organizza anche concerti.
Nel quartiere Oostelijke Eilanden si trova anche uno dei pochi mulini rimasti ad Amsterdam, il De Goyeer. Sotto le pale c’è uno dei birrifici più antichi della capitale olandese, il Brouwerij (perfetto per gustare birre particolari). Il mulino è visitabile.
Vondelpark, il cuore verde di Amsterdam
Il Vondelpark è un grande parco all’inglese nel centro di Amsterdam. È una vera oasi di pace. È abbastanza vicino alla piazza dei musei e può essere il luogo ideale per una sosta rilassante. Nel parco, usato anche per manifestazioni e concerti, si trovano laghetti, giochi per bambini, fontane, statue e bar.
Leidseplein, tra shopping e vita notturna
Aggiungo Leidseplein a margine, perché in realtà rientra tra le tappe più famose piuttosto che tra quelle più alternative, ma parlando di quartieri ho deciso di dare una panoramica un po’ più ampia. Leidseplein (con tutte le vie circostanti) è una delle piazza di Amsterdam perfette per chi vuole divertirsi la sera: è un pullulare di bar, ristoranti, discoteche e coffe shop.
Con questa panoramica sulle aree e i quartieri più alternativi di Amsterdam spero di averti dato qualche spunto per scoprire la città anche fuori dalle tappe più classiche. Ci sono altre zone della capitale olandese che avrei voluto visitare, ma non ne ho avuto tempo (questa volta!). Se hai suggerimenti lasciali nei commenti, prendo appunti per il prossimo viaggio in Olanda!
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4 Commenti
Il De Pijp e lo Jordaan fuori dalle rotte turistiche, sono per me due pezzi di Amsterdam imperdibili. Ho la fortuna di avere ben due amiche che vivono in questi quartieri e tutte le volte che sono in città li visito assieme a loro.
Sei molto fortunata Giovy a poterli visitare con qualcuno che vivie lì 🙂
Conosco De Pijp perché quando sono stata ad Amsterdam ho prenotato proprio in questa zona, che ho trovato molto più interessante rispetto al centro vero e proprio, o comunque più tranquilla e meno turistica.
Al birrificio nel mulino abbiamo pranzato un giorno: bellissimo!
Mi incuriosisce molto De Hallen: la prossima volta non me lo perdo.
Ciao Silvia, il progetto di recupero di De Hallen è molto interessante, una visita lì la super consiglio. Secondo me hai fatto bene ad alloggiare a De Pijp è una zona molto bella. Se ritornerai ad Amsterdam però fai un giro anche a NDSM, almeno per una serata in uno dei locali. 😉
Io anche vorrei tornare ad Amsterdam, quindi se hai qualche consiglio dimmi che prendo appunti.