– Una giornata a Roccascalegna e dintorni –
Il castello Roccascalegna è indubbiamente uno delle tappe più suggestive da fare in Abruzzo. La sua rocca si erge su uno sperone di roccia in una scenica cornice naturale, che regala un’immagine quasi fiabesca al visitatore.
Quando mi chiedono suggerimenti su escursioni da fare in giornata in Abruzzo propongo sempre anche Roccascalegna, perché la conformazione del borgo medievale, il castello sulla punta della roccia, le sue leggende e i panorami intorno la rendono una meta perfetta per una suggestiva gita tra storia e natura.
Un altro luogo che suggerisco spesso quando si parla di fortezze in Abruzzo (e su cui ho scritto un articolo) è il castello Piccolomini a Celano. Ma torniamo a Roccascalegna, alla sua storia e alle sue leggende.
Il nome del borgo medievale di Roccascalegna deriverebbe secondo alcuni da “Rocca con la scala in legno” in riferimento ad una scala a chiocciola che portava alla rocca; secondo altri avrebbe la sua origine invece in “scarengia” che viene tradotto con sperone, in riferimento appunto alla rocca.
Il castello di Roccascalegna nella storia
Il comune di Roccascalegna è molto piccolo: risalente probabilmente al XII secolo, è immerso tra le colline che circondano il fiume Sangro. Le origini del castello vanno ricollegate ai Longobardi, che videro in questo sperone isolato e ben difendibile, un luogo perfetto per creare un avamposto con torre di avvistamento durante le lotte con i Bizantini. Secondo alcune fonti però, il castello vero e proprio probabilmente è di epoca normanna.
Secondo i documenti ritrovati, nel 1320 la fortezza già esisteva ma per lunghi periodi non si hanno notizie che la riguardano, almeno fino 1525 quando ci fu un restauro per adattare la struttura all’armi dell’epoca. Dopo il 1700 la rocca vide un lungo periodo d’abbandono. Nel 1940 ci fu un pesante crollo che riguardò la torre. Oggi il castello di Roccascalegna è ristrutturato e completamente visitabile. Io credo che sia uno di quei luoghi dell’Abruzzo da non perdere.
La leggenda del castello di Roccascalegna
Come ogni castello che si rispetti anche quello di Roccascalegna ha la sua leggenda e chiama in causa la Ius primae noctis. Si tratta un diritto medievale per cui quando c’era un matrimonio la sposa doveva concedersi prima al signore feudale.
La leggenda vuole che nel 1646 il barone del castello, Corvo de Corvis, avesse reintrodotto questa pratica. Ad un certo punto però una donna, o un marito geloso mascherandosi da donna, s’intrufolò nel castello e lo pugnalò mortalmente.
Pare che il barone morendo avesse lasciato l’impronta insanguinata della sua mano su una roccia della torre a cui si era aggrappato. Nonostante provassero a lavarla, quell’impronta restava lì. Purtroppo con il crollo del 1940 la torre venne giù e da allora la traccia sparì. Gli abitanti più anziani però ricordano di aver visto il segno di quella mano insanguinata.
Castelli d’Abruzzo, cosa c’è a Roccascalegna
All’interno del castello non ci sono arredi, ma c’è una stanza dedicata alle armi con molti dettagli storici, una dedicata agli strumenti di tortura e una piccola ma interessante mostra dedicata a storie e leggende. La struttura ospita poi esposizioni temporanee. Si può entrare in varie stanze e salire fino alla torre, dalle cui finestre si gode di un panorama stupendo.
Il biglietto d’ingresso al Castello è di 3,00 euro (2,00 ridotto). A luglio e agosto è aperto tutti i giorni dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00alle 19,00; il resto dell’anno solo nei weekend e nei giorni festivi (10,00 – 13,00 e 15,00-18,00). Come vedrai dalle foto possono entrare anche i cani. Il castello offre anche visite guidate per gruppi, trovi più info qui.
La visita al castello
Il castello di Roccascalegna è una delle prime rocche che ho scoperto in Abruzzo, ormai parecchi anni fa, ma mi piace tornarci quando posso. L’ultima volta è stata in occasione di una particolare iniziativa che ha visto il castello illuminato con scenografici effetti di luce.
Una mia visita a Roccascalegna ormai prevede sempre una tappa al forno della signora Maria, lo riconoscerai dalla semplice insegna forno intagliata su legno (penso anche che sia l’unico): lei è un’infaticabile signora abruzzese pronta a servirti ottime specialità con un gran sorriso. Sulla stradina che porta all’ingresso del castello presta attenzione ai sassi: su molti sono stati scritti versi e citazioni, un dettaglio che ho apprezzato molto. Sempre sulla via che porta al castello ti imbatterai anche in un ottimo birrificio artigianale, il Microbirrificio Delphin: buone le birre e particolare la location, piena di libri. Passeggiando per Roccascalegna, ti suggerisco poi di fare un salto alle chiese di San Cosma e Damiano e San Pietro.
Cosa vedere vicino a Roccascalegna
Roccascalena è sicuramente una delle cose da vedere in Abruzzo, ma non impiegherai molto a visitarla, quindi ti suggerisco altre località non molto distanti: sono piccole tappe, meno note rispetto agli itinerari più classici sull’Abruzzo, ma comunque interessanti per farti un’idea di questa ricca e variegate regione. Sto parlando del lago di Bomba, del lago Sant’Angelo e di Gessopalena.
I primi due sono bacini artificiali, creati sbarrando rispettivamente il Sangro e l’Aventino. Non sono forse i lago più belli dell’Abruzzo ma sono perfetti per una pausa, magari un picnic.
Gessopalena invece è un piccolo comune caratterizzato dal fatto di sorgere su uno sperone di gesso. L’estrazione del gesso era anche la principale attività e a questo materiale sono legati tutti i nomi dati nel tempo al paese. La parte più vecchia, ormai disabitata, mostra ancora le antiche abitazioni. Purtroppo la prima volta che ci sono stata erano un po’ in stato di abbandono, la seconda invece in fase di restauro. Comunque, se si è in zona una visita anche veloce la consiglio.
La storia di Gessopalena fu anche segnata profondamente da un terribile eccidio ad opera dei nazisti che nel 1944 bruciarono vive una quarantina di persone (donne, anziani e bambini). Dopo il terribile fatto gli abitanti formarono una brigata partigiana che poi confluì nella famosa brigata Maiella.
Spero di averti incuriosito con il mio articolo su quest’angolo d’Abruzzo: se ai borghi preferisci il mare, qui ti suggerisco le spiagge più belle di Vasto. Se invece vuoi unire una visita ad uno dei laghi più conosciuti della regione nonché uno dei borghi più belli dell’Abruzzo, non perderti l’articolo su Scanno.
.
.
8 Commenti
Ci devo andare assolutamente!!! Ho la mamma abruzzese, quindi sono spesso in Abruzzo, ma qui non ci sono ancora stata! Grazie per il post 🙂
Ciao Valentina, te lo consiglio soprattutto se ti capita di venire spesso da queste parti è un posto da vedere. Magari informati bene sugli orari di apertura perché d’inverno non sono sempre aperti. 😉
Sono molto attratta dal territorio abruzzese, non ci sono mai stata e spero di riuscire a organizzare un viaggio alla scoperta delle sue meraviglie. Ho letto che vivi in questa regione, continua a scriverne, nessuno la conosce meglio di chi la vive.
Ciao Maria Rita, si vivo qui da qualche anno e sto scoprendo una regione stupenda, il mio desiderio è scriverne il più possibile così da farla conoscere. Anche io prima di venirci a vivere la frequentavo poco.
Interessante questo borgo, so già che lo amerei. Il castello è davvero pieno di fascino… Peccato essere tanto distante dall’Abruzzo! Amo quando le visite ai castelli sono accompagnate da storie particolari, ti fanno vivere l’esperienza con quel tocco di magia in più. Grazie per avermi fatto conoscere Roccascalegna, spero di passare da quelle parti prima o poi!
Ciao Jessica, di castelli affascinanti l’Abruzzo è pieno e ci sono anche diverse rievocazioni che permettono di rivivere lo spirito d’un tempo. Spero tu abbia l’occasione di visitare presto questa zona. 🙂
Sono stata a Roccascalegna, ma purtroppo non ho potuto visitare l’interno perché era chiuso. E’ in posizione straordinaria! Tra l’altro qui mi sembra che abbiano girato il film ‘Il Racconto dei Racconti’ di Matteo Garrone.
Ciao Alessandra, si esatto: il Castello di Roccascalegna compare nel film di Garrone. Peccato che tu non sia riuscita ad entrare, magari è un buon motivo per tornare in Abruzzo e vedere le altre bellezze della regione.