– La comunità Awra Amba in Etiopia-
C’è un luogo in Etiopia che vive secondo regole sue, ben distinte da quelle del resto del paese. Un posto dove l’uguaglianza è reale, le differenze di genere non esistono, dove i più deboli non sono lasciati in disparte e dove la religione non conta: è la comunità Awra Amba, un progetto rivoluzionario visto da molti come un’utopia.
Questo villaggio nel nord dell’Etiopia, tra le città di Gondar e Bahir Dar, è stato fondato nei primi anni ’70 da quello che potremmo definire un visionario: Zumra Nura. Proveniente da una famiglia estremamente povera, questo giovane uomo decise di ribellarsi a quelle che erano le convenzioni e le regole culturali e sociali del paese. Si racconta che già da piccolissimo parlasse di una società basata su pace e uguaglianza: ed è questo che vuole essere Awra Amba.
“Siamo tutti fratelli, come esseri umani siamo tutti uguali. Facciamo tutti parte di un’unica famiglia indipendentemente dalla provenienza”, ci ha detto quando lo abbiamo incontrato seduti nello spazio riunioni al centro del villaggio.
A parte quel cappello coloratissimo che indossa sempre, non aveva nessun segno particolare né tantomeno l’aspetto del personaggio carismatico che qualcuno potrebbe immaginarsi, ma infondeva una tranquillità e una serenità che non lasciavano indifferenti.
Nessuna modello ispiratore
Molti parlano di utopia riferendosi alla comunità Aera Amba, alcuni di rivoluzione socialista: al dott. Zumra, come lo chiamano i membri del villaggio, queste etichette non interessano. Lui non conosce le teorie e le posizioni di grandi filosofi e pensatori, a lui interessa che le persone possano vivere nel rispetto e nella pace.
Per portare avanti quella che chiamano la “loro filosofia di vita”, i membri di Awra Amba si sono dovuti scontrare per anni contro le ostilità del resto della popolazione, che vedeva questa comunità come qualcosa di completamente estraneo alla cultura locale. Solo negli ultimi quindici anni la posizione nei loro confronti si è ammorbidita e molti iniziano a visitarli per capire il loro modello di società.
La comunità Awra Amba e la sua filosofia di vita
L’uguaglianza, il rispetto e l’aiuto reciproco sono alla base della comunità Awra Amba: sono concetti fondamentali, non scontati da nessuna parte (neanche nei paesi più ricchi), ma in Etiopia assumono un’importanza ancora più pregnante, perché in questo paese le donne non hanno gli stessi diritti degli uomini, la povertà spinge spesso i più deboli e gli anziani ai margini, i bambini sovente non hanno accesso all’istruzione base e la fede religiosa condiziona ogni aspetto della società e della vita del singolo.
Nella comunità Awra Amba invece non ci sono né chiese ortodosse (la principale confessione religiosa in Etiopia) né moschee, lì la religione non conta: i membri semplicemente non appartengono a nessuna confessione, ma sono fedeli ai valori della loro filosofia. Questo è stato uno dei maggiori motivi di tensione con il territorio intorno al villaggio.
L’uguaglianza nella comunità
Altro principio cardine è che uomini e donne sono uguali, quindi svolgono gli stessi identici lavori: si può trovare un uomo che prepara l’enjera (il tipico pane locale), mansione tradizionalmente femminile, e donne al lavoro al telaio, attività prettamente maschile.
Se ancora oggi anche le società occidentali sono fortemente segnate da una distinzione tra i sessi, a volte tanto intrinseca da non riconoscerla neanche, questa demarcazione in Etiopia è palese e fortissima. Il fatto che nella comunità Awra Amba non ci sia è qualcosa di straordinario. Ma non è solo questo a rendere il villaggio speciale.
Assistenza e istruzione
Questo progetto rivoluzionario ha come aspetti fondanti anche l’aiuto reciproco e l’assistenza ai più deboli, che hanno trovato come concreto risvolto la realizzazione di un dormitorio per anziani che non sono più in grado di lavorare. Qualcosa che nel resto del paese non avevo mai visto.
Poi ci sono le lezioni gratuiti per adulti che, chi ha avuto la fortuna di studiare, impartisce a chi non ha avuto quell’opportunità. L’istruzione è infatti fondamentale: per questo esiste una scuola per formare i bambini fin da piccoli, altro aspetto non scontato se si pensa che moltissimi in Etiopia non hanno accesso all’istruzione, soprattutto nelle zone rurali.
La centralità del lavoro nella comunità Awra Amba
Uguaglianza e rispetto reciproco sono due dei pilastri della comunità Awra Amba. Il terzo è il lavoro, perché dando ognuno il proprio contributo in maniera massiccia e costante si può ottenere una crescita e un miglioramento dell’intera collettività. Quello che viene guadagnato è reinvestito per portare ad un ulteriore sviluppo. La tessitura è l’attività principale e i prodotti realizzati qui sono piuttosto apprezzati, ma l’idea è quella di diversificare per poter rendere più solida l’economia del villaggio.
La guida che ci accompagna ci spiega che esiste una sorta di divisione tra membri di comunità e membri di associazione, dove i secondi, oltre a condividere la filosofia di vita, lavorano anche insieme in una sorta di cooperativa, che poi ridivide gli utili.
La comunità Awra Amba però non vede di cattivo occhio chi ha delle proprie attività, lavora quindi da solo e riesce ad avere “successo”: questi infatti diventano uno stimolo e un esempio per gli altri. Anche perché, condividendo i principi fondanti, saranno poi loro stessi ad usare i propri mezzi per contribuire al benessere della collettività in un’ottica di mutuo soccorso.
Supporto ma non elemosina
Ovviamente, ciò non si traduce in elemosina per chi non vuole dare il proprio contributo: chi per scelta decide di non lavorare troverà più che altro consigli e buoni esempi, ma non per forza supporto economico. Al tempo stesso non riceverà però punizioni, sarà invitato a riflettere, magari ad allontanarsi, ma con la possibilità di tornare se lo vorrà. Un approccio ben diverso da quello più rigido del resto della società etiope.
L’idea di libertà su come vivere la comunità, se lavorare nella “cooperativa” o esternamente così come la possibilità di allontanarsi e tornare, viene considerata come uno dei fattori che garantiscono il funzionamento del villaggio.
Differenze non solo di valori
Abbiamo trascorso qualche ora visitando Awra Amba. Tra le tante cose che saltano subito agli occhi a chi ha girato un po’ l’Etiopia rurale è anche la struttura del villaggio, o meglio degli edifici. Come in molte altre zone del paese, si usano terra e materiali locali per costruire le case, ma rispetto ad altri luoghi poveri c’è un’attenzione particolare alla cura degli spazi e anche il mobilio viene realizzato con fango e bastoncini di legno: nella scuola, ad esempio, non ci sono sedie ma una sorta di panchine di terra, così come di fango è anche la libreria.
L’idea è quella di usare al massimo i materiali locali.
Impossibile poi non notare le cucine: in Etiopia la tradizione vuole che il cibo si prepari fuori dalle porte di casa in piccoli bracieri e all’interno non ci sono vere e proprie cucine. Nella comunità Awra Amba all’interno delle abitazioni ho invece visto cucine fatte di terra con tanto di stufa e canna fumaria.
Scelte collettive e utopia
Condivisione di principi e supporto reciproco si traducono anche in una collettività che prende insieme le decisioni: se Zumra Nura è il fondatore e mentore di questa comunità utopica, non è però lui a dettar legge. Nel villaggio, ci spiega la guida, le decisioni si prendono insieme, senza distinzione di genere, in assemblee che si riuniscono secondo le necessità. Principi e regole sono poi raccolti in un vero e proprio manuale – precisa -, dove spicca fortemente la condanna per la corruzione, problema endemico nel paese.
La comunità Awra Amba in Etiopia non è forse pura utopia, non è probabilmente il modello socialista che molti ci vogliono vedere. Ha i suoi problemi come ogni società e paese, ma è indubbiamente una realtà straordinaria. Ciò che la rende ancora più interessante è quell’atteggiamento di apertura che manifesta verso l’esterno e chi la pensa diversamente.
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