Pitigliano, una perla della Maremma

– Cosa vedere a Pitigliano –

Un angolo di Toscana che è un vero incanto: Pitigliano è un piccolo borgo arroccato su una rupe di tufo, un susseguirsi di vicoli, affacci sulla vallata e grotte sotterranee.

Noi abbiamo fatto base a Pitigliano durante un lungo weekend in Maremma che ci ha permesso di scoprire anche altri suggestivi luoghi della zona, come Sorano e Sovana. Abbiamo visitato l’area con la collaborazione del Parco archeologico Città del Tufo, che organizza anche iniziative e visite guidate. In questo articolo ti racconterò cosa vedere a Pitigliano e le sue particolarità. Tieni presente che il borgo è piuttosto piccolo e in una giornata si può visitarlo.

Pitigliano, un panorama da fiaba

Arrivati al paese abbiamo parcheggiato fuori dal centro storico e ci siamo avvicinati a piedi: la vista che ci siamo trovati davanti è stata spettacolare. L’antico borgo in cima allo sperone di tufo è estremamente suggestivo: l’abitato svetta in mezzo alla vallata, le case diventano un naturale proseguimento della roccia sottostante, dando vita ad una composizione da cartolina. Dalla passeggiata panoramica si può godere di una delle vedute più belle e iconiche di questo incantevole paese.

Cosa vedere a Pitigliano

Palazzo Orsini e acquedotto

Pitigliano è stata abitata fin dal Neolitico ma la sua storia è legata soprattutto agli Etruschi, come quella di gran parte dei borghi della zona. Sono tantissimi i reperti rinvenuti, molti dei quali sono sapientemente esposti nel museo archeologico all’interno di Palazzo Orsini, una delle prime cose da vedere a Pitigliano.

Il museo non è molto grande, ma permette di ricostruire la storia dell’intera area e di scoprire molto della civiltà etrusca. Nello stesso storico edificio c’è anche il museo di Palazzo Orsini, una raccolta di arte sacra che spazia dai gioielli ai dipinti, in ambienti che conservano gli antichi affreschi e soffitti. Anche il cortile del palazzo è veramente delizioso.

L’imponente castello è una delle prime cose che ci si trova davanti una volta entrati nel centro storico di Pitigliano, dal grande arco che dà accesso a piazza Petruccioli e quindi al centro storico. L’edificio, prima degli Aldobrandeschi poi degli Orsini, serviva a proteggere Pitigliano nell’unico lato che la collega alla piana. Per raggiungerlo si costeggia un altro dei simboli del paese, il grande acquedotto mediceo: costruito tra il 1636 e il 1639 e composto da quindici archi.

Pitigliano, la Piccola Gerusalemme

La storia di Pitigliano non è ovviamente legata solo agli Etruschi, il suo passato è stato successivamente segnato dagli Aldrobrandeschi in epoca medievale, dagli Orsini e in seguito dai Medici e dai Lorena. Furono gli Orsini che incoraggiarono la presenza di Ebrei nella zona: Niccolò IV nel 1556 donò al suo medico ebreo un terreno per il cimitero ebraico e nel 1598 fu costruita la sinagoga. Con l’arrivo dei Medici però la situazione cambiò nettamente e fu istituito il ghetto. Nel XIX secolo la popolazione ebraica a Pitigliano era così numerosa che la comunità di Livorno le diede l’appellativo di Piccola Gerusalemme.

Dopo l’unità d’Italia molti Ebrei si spostarono verso Livorno, Firenze e Roma. Nel 1938 erano meno di 100 e con le leggi razziali diminuirono ancora di più. Proprio la parte del ghetto è una delle più caratteristiche di Pitigliano. La Sinagoga, risalente al 1598, è visitabile all’interno con un percorso che comprende anche un piccolo museo sulla cultura ebraica e una serie di ambienti: la macelleria kosher, la cantina, il forno delle azzime, il bagno di purificazione e la tintoria. Oggi di Ebrei in zona non ce ne sono rimasti, se non un’anziana signora. Subito fuori dalla Sinagoga c’è un piccolo negozietto dove poter acquistare prodotti kosher, tra cui il dolce tipico, lo “sfratto”.

Cosa vedere a Pitigliano tra vicoli e chiese

Pitigliano è un susseguirsi di vicoli e affacci a strapiombo sulla rigogliosa vallata circostante, mentre sotto l’abitato si diramano grotte sotterranee, in passato abitate poi adoperate come cantine. È questo incrocio di vicoletti e vedute la caratteristica alla base del fascino di questo borgo medievale. Passeggiando arriverai sicuramente alla cattedrale di San Pietro e Paolo, accanto all’antica torre e al monumento agli Orsini. La piazza è piccola ma carina, peccato possano accedere le auto togliendo un po’ di atmosfera.

Forse però la chiesa più suggestiva è la piccola cappella romanica di Santa Maria e San Rocco, probabilmente una delle più antiche in paese. Tra i monumenti di Pitigliano c’è anche la fontana delle sette cannelle, oggi diventate cinque.

Museo all’aperto Alberto Manzi

Tra i luoghi d’interesse di Pitigliano spicca poi il museo all’aperto Alberto Manzi. Noi purtroppo non siamo stati fortunati: il giorno previsto per la nostra visita ha piovuto e non abbiamo potuto fare l’escursione. Il museo, adatto ad adulti e bambini, offre un percorso didattico tra la città dei vivi e quella dei morte: nella prima parte ci sono le riproduzioni di due case, una dell’età bronzea e una etrusca; nella seconda si visitano una necropoli etrusca e una delle famose vie cave. Queste ultime erano antichi camminamenti scavati dagli Etruschi che si sono conservati fino a noi. Nella zona ce ne sono molti, noi ne abbiamo visto una nella necropoli di Sovana.

Mangiare a Pitigliano

Un viaggio in Toscana vuol dire assaporare anche la lunga e squisita tradizione culinaria. Ecco quindi alcuni suggerimenti su dove mangiare a Pitigliano. Il primo locale che ti suggerisco, Delizie di Ale e Helga, è piccolo ma molto particolare, anche nell’arredo. Noi ci abbiamo fatto un aperitivo con formaggi e verdure (essendo vegetariani abbiamo evitato la carne) accompagnati da un’ottima birra artigianale. Per dei primi squisiti (noi abbiamo assaggiato quelli) ti suggerisco invece L’Osteria del Pozzo antico. Se vuoi gustare una pizza c’è il ristorante pizzeria La Rocca: ti parlo di pizza perché noi abbiamo assaggiato quella, ma persone del posto mi hanno detto che sono buoni anche gli altri piatti.

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