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Amsterdam, le cose da vedere e qualche curiosità sulla città

Di Camilla
Cosa vedere ad Amsterdam-Amsterdam-Olanda-Holland-Netherlands-Paesi Bassi-Europa-Europe

– Amsterdam, cosa fare in quattro giorni –

Dici Amsterdam e probabilmente la prima cosa che viene in mente sono i canali, le biciclette, i coffee shop e il quartiere a luci rosse. Ma la capitale dei Paesi Bassi va ben oltre questi aspetti, che pure la caratterizzano in modo unico. Per scoprire Amsterdam bisogna attraversare i suoi ponti e girare senza sosta tra vicoli e canali, ma occorre anche andare oltre: visitare i tanti musei, i quartieri meno turistici e più periferici, alla ricerca delle tappe più emblematiche che raccontano la sua storia e la sua capacità di adattamento.

Perché la Amsterdam che conosciamo è il risultato di un costante processo di assestamento per far convivere più anime ed esigenze, senza creare troppi disordini. La città che nacque in seguito alla costruzione di una diga, proprio dove oggi sorge l’importante piazza Dam, è stata in grado di far convivere situazioni apparentemente inconciliabili, costruendosi l’immagine di capitale tollerante e all’avanguardia. Basti pensare che la chiesa storica di Amsterdam è proprio nel Red light district.

Secondo la nostra guida il clero tollerava la frequentazione di prostitute a patto che gli avventori (marinai e commercianti) si confessassero subito dopo, elargendo però un dono in denaro alla chiesa. Visto che spesso il tempo per recarsi dal prete dopo la notte non c’era, pentimento e offerta si potevano fare anche prima degli incontri.

 

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Passeggiando lungo i canali di Amsterdam

 

Un giro tra i canali di Amsterdam

Un bel giro tra i canali è d’obbligo, anche per ammirare l’architettura unica della città, magari alla ricerca della casa più stretta di Amsterdam, in via Singel 7. Quella forse è da record, ma è comunque vero che molte delle abitazioni non sono poi larghe: in passato si pagavano le tasse in base alla larghezza della facciata, per questo le case erano più piccole davanti e si sviluppavano in profondità. Ma questa non è l’unica cosa che salta agli occhi: le abitazioni sono inclinate, sia di lato che in avanti. Le case danzanti (che si ammirano bene da Waterloo plein) sono ormai un emblema, ma storte lo sono un po’ tutte.

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Le case danzanti

Pendono di lato per via di problemi alle fondamenta, specie le più vecchie, perché la città poggia su un profondo strato di torba e argilla. Pendono in avanti per motivi pratici: scorre meglio via l’acqua dal tetto e agevolano il trasporto di materiali ai piani alti, che in passato fungevano da magazzini. Alzando gli occhi noterai spesso un gancio usato come carrucola: essendo la casa inclinata in avanti, i carichi non battono contro il muro mentre vengono sollevati. Oggi ci trasportano frequentemente i mobili.

Passeggiando tra i canali fai una sosta a Reguliersgrach, da cui si ammirano 7 ponti in mattoni uno in fila all’altro. Tra i ponti più famosi invece c’è il Magere brug, un ponte levatoio del 1934.

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Uno dei canali centrali di Amsterdam

Nella capitale olandese non ci si può però fermare ai canali, c’è tanto da fare. Ecco quindi il mio elenco delle cose da vedere ad Amsterdam in quattro giorni. 

Visitare Amsterdam con l’ Iamsterdam city card

Un buon modo per scoprire la città è utilizzare l’Iamsterdam city card: permette di usufruire dei mezzi pubblici (bus, tram e metro), di entrare gratis nelle maggiori attrazioni e di beneficiare di alcuni sconti. Per i paesi circostanti ti suggerisco l’Amsterdam travel region. Ne parlerò in dettaglio in un altro articolo.

Cosa vedere ad Amsterdam

I musei da non perdere nella Venezia del nord

La capitale olandese è piena di musei, molti dei quali sono concentrati in un’area nota come piazza dei musei (Museumplein). È una bellissima zona con tanto verde, dove si trova anche la famosa (e super affollata) scritta I Amsterdam. Nel tardo pomeriggio ai turisti si sostituiscono i cittadini che praticano sport sul prato. Visitare tutti i musei di Amsterdam è impensabile in pochi giorni, questi sono quelli imperdibili secondo me:

  • Van Gogh Museum: questa stupenda collezione racconta la vita e le opere del grande artista olandese. Meglio prenotare prima perché la fila è lunga e rischi di non entrare. Il consiglio è di andarci presto perché poi si riempie (ticket 18,00 euro – l’audio guida 5,00 – almeno un paio d’ore per la visita).
  • Stedelijk Museum: è il museo di arte contemporanea più importante dei Paesi Bassi. Ci sono pezzi di Karel Appel, Paul Cézanne, Marc Chagall, Marlene Dumas, Henri Matisse, Piet Mondriaan, Pablo Picasso, Jackson Pollock e Andy Warhol, per citarne alcuni. (Costo 17,50 euro – almeno 3 ore)

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    Lo Stedelijk, il museo di arte contemporanea

  • Moco Museum: propone esposizioni di arte contemporanea con un’attenzione particolare alla street art. Durante la nostra visita la mostra era dedicata l’artista inglese Banksy e a due fratelli iraniani, Icy e Sot. Nel giardino trovano spazio opere di altri artisti contemporanei (ticket 13,50 – circa 1 ora e mezza).

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    Il giardino del Moco Museum

Questi primi tre sono a Musemplein, dove si trova anche il Rijksmuseum, dedicato all’arte fiamminga, che non abbiamo visitato.
Nel quartiere Jordaan si trovano invece altri due musei da non perdere ad Amsterdam:

  • Anna Frank house: chi non ha letto almeno in parte il diario di Anna Frank? Il museo offre un’immersione molto toccante nella vita della famiglia Frank (e delle altre persone rintanate con loro) e nella storia olandese sotto la Seconda Guerra Mondiale. Nell’edificio dov’era stato ricavato il nascondiglio, il mobilio e la maggior parte degli oggetti furono buttati via dai nazisti e il padre di Anna Frank, l’unico superstite della famiglia, decise di lasciare le stanze così. Si possono vedere alcuni diari, oggetti scampati ai nazisti e una serie di riproduzioni grafiche e video. (Ticket 10,00 euro – la visita dura circa 1 ora e mezza). Anche in questo caso è necessario prenotare.

    canali Amsterdam-Amsterdam-Olanda-Holland-Netherlands-Paesi Bassi-Europa-Europe

    L’ingresso della casa di Anna Frank

  • Houseboat museum: vivere nelle case galleggianti ad Amsterdam non è strano e il posto per l’imbarcazione è anche costoso. Per capire com’è una casa ricavata in una barca, la cosa migliore è visitare questo piccolo e grazioso museo. Tra l’altro oggi ci sono anche case estremamente moderne, che vanno ben oltre la nostra immaginazione (ticket 3,5 euro).

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    L’house boat museum

Amsterdam e i quartieri da non perdere

Il red light district

Il centro di Amsterdam si può girare a piedi (fai attenzione alle bici che corrono a velocità folli): dalla stazione centrale si raggiungono facilmente le aree di maggior interesse. Tra le zone della capitale Olandese più note c’è il Red Light district con le donne in vetrina: l’area è frequentata da famiglie e persone di ogni età. Anzi, la zona è molto turistica, tanto che di sera in alcuni tratti è quasi impossibile camminare, specie nel weekend. Noi l’abbiamo visitato di giorno e di notte, ma è forse la parte della città che mi è piaciuta meno.  Nel quartiere si trova l’Oude Kerk, la chiesa vecchia, il monumento più antico di Amsterdam (ticket 8,00 euro).

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L’Oude Kerk, la chiesa nel Red light district

Non molto lontano c’è anche la chiesa cattolica (L’Amstelkring Museum – ticket 11,00 euro) nascosta all’ultimo piano di una normale abitazione: quando i calvinisti resero illegale il Cattolicesimo, i fedeli trasformarono questo spazio in una cappella che poteva accogliere fino a 300 persone. Le forze dell’ordine finsero di non vedere e la domenica le messe continuarono a svolgersi in una sorta di finto gran segreto.
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Il Red light district

Non molto distante si trova anche la piazza Nieuw-Markt, caratterizzata da una sorta di fortino che un tempo era la porta d’accesso alla città (oggi è un ristorante). Tra questa e il quartiere a luci rosse c’è Chinatown: l’arrivo dei Cinesi è in qualche modo legato alla legalizzazione della cannabis. Dall’Asia arrivò l’eroina che prese piede facilmente, per contrastare quell’abuso fu legalizzata la droga leggera.

Piazza Dam tra storia e shopping

Altra tappa d’obbligo ad Amsterdam è piazza Dam, la principale della città, sede del Palazzo reale, della Nieuwe Kerk (chiesa nuova) e del monumento nazionale (un obelisco di 22 metri che ricorda i caduti della Seconda Guerra Mondiale). Dam in Olandese significa diga: qui sorgeva quella che divise il fiume Amstel. Dall’unione di questi termine nacque il nome Amsterdam. Piazza Dam è attraversata da uno dei viali principali, costeggiato di negozi dei maggiori brand.

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Piazza Dam, la principale di Amsterdam

 

Joordan, un’area imperdibile di Amsterdam

Uno dei quartieri da non perdere ad Amsterdam è indubbiamente il Jordaan. Era una zona popolare nata per far fronte all’espansione della città: in passato fu segnata da varie proteste sociali, ora è un quartiere tranquillo, abitato e frequentato da artisti e professionisti che qui hanno studi e negozi, dal tocco piuttosto hipster. In alcuni tratti è costituito principalmente dalle tipiche abitazioni olandesi.

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Jordaam, uno dei quartieri più caratteristici di Amsterdam

Se vuoi vedere le parti più movimentate, ti suggerisco di andare in Ejelantiers dwarsstraat, dove ci sono bar e negozi, e a Westerstraat. Tra le cose tipiche della zona c’è il mercato che si tiene il sabato e il lunedì nell’area intorno alla Noordkerk. Una parte è dedicata al cibo, mentre nella piazzetta davanti alla chiesa si trova un po’ di tutto. Il Jordaan è anche il quartiere dove sono ubicati la casa di Anna Frank e il museo della casa galleggiante.

Il Begijnhof, il cortile nascosto di Amsterdam

Sempre restando in centro, tra le attrazioni da vedere ad Amsterdam c’è il Begijnhof. Si tratta di un incantevole cortile con un prato centrale circondato dalle tipiche casette in mattoni. Qui vivevano le beghine: signore vedove o non sposate, profondamente cattoliche ma che non avevano preso i voti e che dedicavano la loro vita ai bisognosi. All’interno, in una delle case, c’è anche una chiesa. Questo posto continuò a esistere anche durante il periodo calvinista, nonostante la religione cattolica fosse proibita. Anche oggi, è abitato solo da donne.

Il mercato dei fiori di Amsterdam

Una tappa classica in un viaggio ad Amsterdam è il Bloemenmarket: il mercato dei fiori galleggiante (non ti aspettare vere barche, sono più simili a dei containers sul bordo del canale). Qui potrai comprare i bulbi dei famosi tulipani, che in realtà storicamente arrivarono ad Amsterdam dalla Turchia durante una visita governativa, diventando poi uno dei simboli della città.

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Il Bloemenmarkt, il mercato dei fiori

I quartieri meno noti di Amsterdam

Quelli di cui ti ho parlato fin qui sono le zone più conosciute della capitale olandese, ma ci sono anche aree più periferiche o un po’ meno note di Amsterdam, che vale assolutamente la pena visitare. Qui te le elenco brevemente, se vuoi scoprire di più ho scritto un articolo proprio sui quartieri alternativi di Amsterdam.

  • De Pijp: un’area multiculturale nella parte sud della città, ricca di negozi particolari e bar trendy. Tra le attrazioni del quartiere c’è Cuypmarket, un mercato che si sviluppa su un lunghissimo viale che offre di tutto, dai vestiti allo street food (aperto tutti i giorni).
  • Ndsm: la vecchia area del cantiere navale trasformata in una fervente zona culturale. Qui potrai ammirare pezzi di street art, studi di artisti e gustare ottimo cibo in originali locali.

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    Il murales dedicato ad Anna Frank nell’area NDSM

  • Czaar Peterstraat: è una via del quartiere delle Isole Orientali, caratterizzata da bellissimi negozi di abbigliamento, design e cibo, oltre a locali particolari tra cui il Roest.

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    Il Roast, uno dei locali da non perdere

  • De Hallen: è un’ex deposito di bus trasformato in centro per le arti, l’artigiano e il cibo. Ci sono stupendi negozi di design ed è un vero paradiso dello street food (il Food Hallen).

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    Il Food Hallen nell’ex deposito dei bus

  • Leidsepport (più centrale rispetto agli altri): è un’altra zona piena di locali e negozi, piuttosto animata anche di sera. Se hai tempo un giro te lo consiglio vivamente.
  • Rembrand district (anche questo centrale): intorno a Rembrant centrum plein ci sono locali molto attivi la sera, ma anche piuttosto turistici e un po’ caotici.
  • Voldenpark: un enorme parco in stile inglese vicino al quartiere dei musei, perfetto per una pausa (ma se non si ha tanto tempo è tra le prime cose che tralascerei).

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    Voldelpark, un’oasi verde perfetta per rilassarsi

Qui hai trovato le cose principali da fare ad Amsterdam, se ad un certo punto sarai stanco di camminare potrai scegliere un giro in barca per uno sguardo diverso della città. Sicuramente passerai vicino al Nemo (il museo creato da Renzo Piano). Di cose da dire su Amsterdam ce ne sono tante, ho già in cantiere altri articoli con suggerimenti pratici e idee su cosa fare.

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Una veduta delle case di Amsterdam

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18 Commenti

Monica 10 Settembre 2018 - 16:08

Sono stata parecchi anni fa ad Amsterdam e mi piacerebbe ritornarci. Il bello di tornare in una città è che si sono già viste le cose più turistiche e ci si può dedicare ad altro quindi seguirò i tuoi consigli dei quartieri meno noti.
Mi ha fatto molto sorridere il pentimento preventivo concesso dalla Chiesa!

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Camilla 10 Settembre 2018 - 22:00

Ciao Monica, si hai ragione: quando si torna in un posto si riesce a dedicare tempo alle cose meno note ma altrettanto interessanti.

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Giulia 9 Settembre 2018 - 0:20

Sono stata ad Amsterdam praticamente 10 anni fa, quando i miei gusti in fatto di viaggi non erano poi così definiti. Con questo post ho scoperto tante particolarità interessanti,mi piacerebbe molto tornarci ❤️

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Camilla 9 Settembre 2018 - 8:09

Ciao Giulia, mi fa piacere che il mio post ti abbia fornito qualche dettaglio in più su Amsterdam. Ti auguro di tornarci presto perché è bellissima.

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Alessandra 8 Settembre 2018 - 12:06

Mi piacerebbe molto visitare Amsterdam. Di solito visitiamo una capitale ogni anno a dicembre (purtroppo é alta stagione, ma non possiamo fare altrimenti). Ho visto però che trovare un hotel decente a prezzi ragionevoli é veramente difficile ad Amsterdam. Consigli?? Grazie mille

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Camilla 8 Settembre 2018 - 16:06

Ciao Alessandra, si in effetti gli hotel sono piuttosto costosi. Noi abbiamo deciso di alloggiare un po’ fuori dal centro, vicino all’Amsterdam Arena. Di solito quando viaggiamo usciamo dall’hotel di mattina e rientriamo la sera, non facciamo tappe in camera durante il giorno quindi per noi non è un problema il fatto che non sia centrale (ovviamente sprima cerchiamo sempre qualcosa di centrale se fattibile, ma in effetti durante la settimana di ferragosto i prezzi erano alti). Eravamo all’Holiday inn express: stanze ampie e confortevoli, ottima colazione, non lontano dalla metro. Con l’Iamsterdam city card inoltre potevamo usare i mezzi tranquillamente quindi non è stato un problema muoversi.

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Paola 7 Settembre 2018 - 19:19

Quando sono stata ad Amsterdam la prima cosa che mi sono chiesta è stata proprio cosa ci facesse una chiesa in mezzo alla zona a luci rosse, e leggendo che parli delle confessioni pre o post “opera” mi ha fatto sorridere… Feci il giro sul fiume ed è stato molto interessante ma la cosa che mi ha interessata di più è stata la casa di Anna Frank, perchè alle medie avevo letto il suo diario.

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Camilla 8 Settembre 2018 - 9:03

Ciao Paola, concordo: la casa di Anna Frank è una delle esperienze più toccanti che si possano fare ad Amsterdam. 🙂

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Valentina 3 Settembre 2018 - 17:13

Che bella visione di Amsterdam ci proponi con questo articolo! Molto interessante davvero, sto trovando tantissimi spunti da appuntarmi per quando ci andrò (e direi molto presto)! Sogno da tantissimo di visitare la casa di Anna Frank!

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Camilla 3 Settembre 2018 - 22:09

Ciao Valentina, la casa di Anna Frank è decisamente una tappa da non perdere. Una visita molto toccante. Anche io desideravo tanto andare ad Amsterdam e ora che ci sono stata ci tornerei volentieri perché mi è piaciuta molto.

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Stefania Ciocconi 31 Agosto 2018 - 16:22

Se penso ad Amsterdam mi viene in mente subito Van Gogh che è il mio pittore preferito eppure non sono ancora riuscita a visitare la città. Davvero i bulbi dei tulipani arrivano dalla Turchia!? Ormai non c’è più nulla di genuino, si va in Olanda anche per vedere i tulipani e in realtà provengono da altri posti!

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Camilla 1 Settembre 2018 - 23:09

Ciao Stefania, spero tu possa visitare presto la città e soprattutto il museo di Van Gogh che è stupendo. Ma prenotalo prima, perché ci può essere tanta fila. 🙂

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Noemi 31 Agosto 2018 - 14:17

Amsterdam è uno dei luoghi della nostra Europa che mi è rimasta più nel cuore. Vorrei tornarci a breve e magari userò la card di cui scrivi perché l’ultima volta non la conoscevo 🙂

Reply
Camilla 1 Settembre 2018 - 23:12

Ciao Noemi, si anche io spero di tornarci. La card io l’ho trovata molto utile, soprattutto se riesci a concentrare le visite ai musei in pochi giorni e sfruttare al massimo la validità della carta.

Reply
Raffi 31 Agosto 2018 - 13:55

Leggendo il tuo post mi sono resa conto dei motivi per cui Amsterdam mi ha rapito il cuore. Ci tornerei mille e mille volte.
E ogni volta so che troverei qualcosa di bello da fotografare e raccontare.
Non ho visto il museo MOCO. Forse è il caso che ci torni subito per rimediare, cosa dici? 😉

Reply
Camilla 1 Settembre 2018 - 23:15

Ciao Raffi, si direi che il Moco è già un buon motivo per tornare. Ma poi come dici tu ad Amsterdam c’è sempre uno scorcio stupendo da fotografare. 🙂

Reply
Anna 31 Agosto 2018 - 10:37

Amo leggere i post su Amsterdam perché noi l’abbiamo amata subito, di pancia e quindi ora sono curiosa di conoscere opinioni allineate o diverse… la storia del clero che chiude un occhio sulla prostituzione mi mancava, d’altra parte avevamo notato che le famose finestre a luci rosse si trovano anche a ridosso delle chiese!

Reply
Camilla 31 Agosto 2018 - 12:01

Ciao Anna, si anche a me Amsterdam ha colpito subito. Poi è stato bello fare un giro con una guida perché ci ha raccontato molti episodi e curiosità utili per capire la città. :9

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