– Cosa vedere ad Ascoli Piceno –
Non se ne sente parlare spessissimo, ma Ascoli Piceno è una delle città da mettere in lista se si decide di visitare le Marche. Per vedere i luoghi principali basta una passeggiata in centro: passando da una piazza all’altra attraverserai i suoi iconici portici, costeggiando stupendi palazzi storici e ammirando le chiese principali.
Ci sono tornata sotto il periodo natalizio, era un po’ che non ci andavo ed è stata un’ottima idea: le illuminazioni le donavano quell’atmosfera magica dei momenti speciali, esaltando ancora di più le caratteristiche e le particolarità del centro storico. In questo articolo ti racconto cosa vedere ad Ascoli Piceno in poco tempo.
Se poi vuoi fare un giro in mezzo alla natura (magari quando si alzano le temperature) qui trovi un articolo con due posti incantevoli immersi nel verde non molto distanti dalla città.
Cosa vedere ad Ascoli Piceno
Come ti accennavo sopra, con una bella passeggiata potrai vedere tutti i luoghi di maggior interesse della città, tutti raccolti nel bellissimo centro storico. Non sono di parte (anche se sono Marchigiana), Ascoli Piceno è veramente un gioiellino che merita di essere visitata. Ma andiamo al punto.
Piazza del Popolo e i suoi edifici
Tra i luoghi simbolo della città c’è indubbiamente Piazza del Popolo, ammirata per la sua eleganza e armonia, con il loggiato che ne occupa buona parte dei lati, la chiesa di San Francesco, il Palazzo dei Capitani del Popolo e altri edifici storici come il caffè Meletti. Il travertino, proveniente dalle cave della zona, è protagonista. Quando fu costruito il Palazzo dei Capitani, la Piazza fu soprannominata in dialetto “le scaie”, cioè le schegge, perché qui si svolgeva il lavoro degli scalpellini che lavoravano il travertino.
La Piazza deve il suo attuale aspetto armonioso ad un progetto del ‘500 voluto dal governatore Raniero Dè Ranieri che, per contrastare l’anarchia costruttiva e coprire le irregolari botteghe medievali ,volle un loggiato in mattoni rossi e travertino imponendo severe regole ai privati che possedevano edifici sulla Piazza.
Furono stabiliti anche limiti per le altezze e per le finestre. La sistemazione rinascimentale non era comunque perfetta, perché gli archi avevano diverse dimensioni per via delle diverse ampiezze dei lotti preesistenti.

Piazza del Popolo
Palazzo dei Capitani del Popolo
Palazzo dei Capitani del Popolo è uno de più importanti edifici della città, assolutamente da inserire nel programma di cosa vedere ad Ascoli Piceno. Fu costruito tra il 1200 e il 1300, con l’accorpamento di tre edifici medievali, e rappresentò sempre la sede del potere amministrativo locale. Nacque come sede dei Ceti artigiani, ma quando Ascoli divenne libero comune fu denominato Palactium Communis et Populi e trasformato in sede del Capitano del Popolo.

Piazza del Popolo
Nel tempo fu poi sede di Podestà, ma anche dei rappresentanti pontifici di Roma. Nel 1535 subì enormi danni, quando alcuni rivoltosi di famiglie gentilizie locali vi si barricarono: fu appiccato un incendio per porre fino alla rivolta e l’edificio bruciò a lungo. Venne successivamente ricostruito. Oggi è la sede di un assessorato e ospita delle mostre, mentre nella storica sala della Ragione si riunisce la giunta.

Cortile di Palazzo dei Capitani
Chiesa di San Francesco
La Chiesa di San Francesco è sicuramente uno dei monumenti da considerare quando si pensa a cosa vedere ad Ascoli Piceno. Il lato che si affaccia su Piazza del Popolo è in realtà un laterale, mentre l’ingresso principale è in via del Trivio. La costruzione della chiesa richiese quasi tre secoli ed è legata al passaggio di San Francesco ad Ascoli nel 1215. Qui il frate conquistò un gruppo di giovani, che crearono una comunità fuori le mura della città. Ottennero poi il permesso dal vescovo, nella seconda metà del 1200, di spostarsi all’interno.

Ingresso chiesa San Francesco
L’edificazione iniziò nel 1258, la consacrazione avvenne nel 1371, ma la chiesa non era terminata. Fu conclusa solo nel 1549. Nell’800 però venne trasformata per ricondurla alla semplicità e alla linearità francescana.
Tra le particolarità c’è la presenza di un crocifisso ligneo considerato miracoloso perché, secondo la tradizione, quando fu spostato dal Palazzo dei Capitani alla chiesa perse sangue. C’è anche una bella edicola barocca realizzata da Lazzaro Morelli, allievo e collaboratore di Bernini. L’ingresso principale è caratterizzato da tre portali gotici.
Il chiostro di San Francesco
Altro luogo estremamente suggestivo annesso alla chiesa di San Francesco è il chiostro. In realtà ce ne sono due, ma il minore è oggi privato e inglobato in un’altra struttura. L’edificazione del chiostro maggiore, che si apre su Via del Trivio, fu iniziata nel 1565 e terminata nel 1623 grazie ad un lascito di un nobile ascolano.

Chiostro San Francesco
Si tratta di un portico con archi gotici formato da venti arcate a tutto sesto e da colonne corinzie sostenute da plinti. Al centro si trova un pozzo gotico di forma ottagonale.
La loggia dei Mercanti
Sul lato della chiesa, praticamente uscendo da piazza del Popolo per andare verso l’ingresso principale di San Francesco, si trova un altro luogo storico della città. Terminata di costruire nel 1513 si rifà chiaramente allo stile di Bramante. Fu edificata per volere dei mastri lanai che volevano un posto per esporre i loro manufatti.
Su una delle pareti si può leggere la misura del materiale edile (anche qui travertino) stabilita nella seconda metà del 1500 dal Governatore e dal Consiglio degli Anziani per evitare che i fornaciari facessero opere scarse e di misura minore. Per chi non la rispettava c’era anche una multa di dieci scudi.
Il caffè Meletti
Uno dei luoghi storici della famosa piazza del Popolo è poi il caffè Meletti, una sosta qui è praticamente d’obbligo se si visita la città di Ascoli. Originariamente era sede delle Poste e dei Telegrafi: a ricordarlo restano degli affreschi nel sottoportico. Nel 1903 fu acquistato dalla famiglia Meletti per trasformarlo in luogo di ritrovo. All’interno conserva ancora lo stile Liberty, tanto negli arredi quanto negli affreschi e nelle ampie specchiere.

Caffè Meletti
Sulla facciata si trova la scritta Anisetta Meletti, storico liquore all’anice prodotto dai Meletti che di solito si beve con la mosca, cioè un chicco di caffè.

L’interno del caffè Meletti
Piazza Arringo
Da Piazza del Popolo ci spostiamo a Piazza Arringo o dell’Arengo, anch’essa dall’aspetto maestoso ed elegante. Qui si affacciano un’altra serie di edifici di grande interesse, tra cui il Duomo e il Palazzo comunale, la Pinacoteca e il Palazzo Panichi Già Ridolfi.

Piazza Arringo o dell’Arengo
Il nome della Piazza è dovuto alle arringhe che vi si tenevano durante le assemblee popolari. Sede del potere politico, questa Piazza è anche il luogo storico della giostra e della quintana.
Il Palazzo Comunale è l’insieme di due edifici medievali uniti da un’unica facciata dall’architetto Giuseppe Giosafatti e dal figlio. Del periodo medievale restano due sale, tra cui quella dei mercanti perché un tempo ospitava la borsa.
La Pinacoteca, costruita nel 1861, ospita eleganti arredi e diversi quadri di ampie dimensioni del ‘500 ma anche di periodi successivi.
Mentre Palazzo Panichi Cià Ridolfi oggi ospita il museo archeologico, dove sono conservati reperti dell’epoca preistorica, picena, ma anche Romana, del Medioevo e del Rinascimento.
Il Duomo di Ascoli Piceno
Altra chiesa che non puoi non inserire nelle cose da vedere ad Ascoli è il Duomo, che chiude uno dei lati corti di Piazza Arringo. La cattedrale è dedicata a Sant’Emidio, patrono della città e protettore dai terremoti. Fu costruita su una precedente edificio romano nel V secolo, poi modificato più volte successivamente fino a raggiungere la struttura odierna nel ‘400.

Duomo
Prenditi il tempo di visitarla all’interno perché di tesori ne custodisce diversi, a partire dal polittico del pittore veneziano Carlo Crivelli. L’altare maggiore è rivestito da un maestoso paliotto in argento con 27 formelle con il racconto della vita di Cristo: fu realizzato dall’Ascolano Pietro Vannini tra il 1414 e il 1464.

Altare del Duomo
La Cripta
Scendi poi nella bellissima cripta, realizzata per ospitare le spoglie di Sant’Emidio nell’XI secolo. Originariamente realizzata con materiale di recupero di epoca romana, fu poi modificata con colonne di marmo rosso di Verona e l’aggiunta di elementi decorativi nel corso del tempo, dagli affreschi del ‘700 ai più recenti mosaici.

Battistero
Accanto al duomo si trova invece il Battistero, che ha mantenuto la sua struttura romanica. All’interno è ancora presente la fonte battesimale del XII secolo.
Cosa vedere ad Ascoli Piceno, altre chicche
Fin qui ti ho elencato cosa vedere ad Ascoli Piceno concentrandomi sui monumenti e le piazze che non devi assolutamente perderti. Se poi hai voglia di girovagare ancora, ti suggerisco di fare una sosta a Piazza San Gregorio, dove ci sono storici edifici medievali come le case-torre. Il nome della Piazza deriva dalla chiesa, la cui denominazione popolare è in realtà Tempio di Vesta, per via di un’antica iscrizione. Qui infatti c’era un tempio pagano, di cui si notano ancora alcuni elementi architettonici.
Storici simboli di Ascoli sono poi i ponti, come quello di porta Solestà: fu voluto dall’imperatore Augusto durante il programma di risistemazione dell’impero che prevedeva anche ingenti opere stradali. Il ponte doveva collegare le due rive del fiume Tronte e le due province romane Fermo e Ascoli. Fu costruito a secco con un’unico arco di 22 metri: è lungo 62 metri e largo 6,5, per permettere il passaggio dei carri. Da qui si raggiunge un’altra storica piazza di Ascoli, piazza Ventidio Basso dove sorge la chiesa dei Santissimi Vincenzo e Anastasio.
Altro ponte storico, luogo tra l’altro di leggende, è quello di Ceccho: primo in muratura della città, oltre che di importanza strategica perché collegava la Salaria con la Costa Adriatica. Secondo la tradizione fu costruito dal poeta Cecco D’Ascoli in una notte. Lungo 43 metri e largo 4,5, è composto da due arcate asimmetriche.
Ultima nota su cosa vedere ad Ascoli Piceno: il tempietto di Sant’Emidio. Lo metto qui in fondo perché si trova fuori dal centro ed è spesso trascurato dai giri turistici. Si narra che il santo, decapitato, portò da solo qui miracolosamente la sua testa. Si trova addossato alla roccia ed è per questo che viene anche definito alle grotte. Viene considerato un ottimo esempio di arte barocca nelle Marche.
Le olive Ascolane
Piccola nota culinaria: se va ad Ascoli e mangi carne assaggia le olive ascolane. In centro, vicino Piazza Arringo c’è un locale storico che le vende: prendi un cartoccio e gustale girovagando per la città.

scorci Ascoli Piceno
Si chiude qui questo articolo dedicato a cosa vedere ad Ascoli Piceno. Spero di averti dato spunti interessanti. Sulla città ci sarebbe ancora molto da dire, come ad esempio parlare della storica Quintana (che si tiene a luglio ed agosto), ma per questa volta mi son già dilungata tanto.
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