—– Molise: tre tesori da scoprire in un giorno —-
Il Molise è una regione un po’ bistrattata, ma in realtà nasconde anch’essa piccoli tesori che vale la pena scoprire.
Forse la località più conosciuta e apprezzata di questa regione è Termoli, che in effetti è un vero gioiellino, soprattutto per il borgo antico, con il castello Svevo che si affaccia sul mare.
L’antico nucleo è costituito da una serie di graziose viuzze bianche che conducono alla bella piazza con l’elegante cattedrale di Santa Maria della Purificazione. Soprattutto d’estate, il borgo si anima: piazza e vicoli si riempiono di persone, mentre i portoni restano aperti fino a tardi, regalando un’atmosfera familiare e calda.
Se ci si allontana dalla costa, e senza fretta ci si dirigere verso l’interno, si possono però scoprire luoghi altrettanto affascinanti ma poco conosciuti. Piccoli angoli di particolare bellezza, spesso immersi nel verde, in punti dove non ti aspetteresti di trovarli.
In quest’articolo ti suggerisco 3 luoghi del Molise che vale la pena vedere e che narrano la storia di questa terra: la basilica di Castelpetroso, il santuario di Santa Maria del Canneto e il sito archeologico di Pietrabbondante.
Noi li abbiamo visitati tutti in un giorno, partendo da Vasto. Certo, bisogna fare un po’ di strada, perché purtroppo le bellezze del Molise non sono tutte concentrate in un’area, ma sarai ripagato dall’atmosfera che si respira in questi luoghi. In questo si costeggiano paesi abitati spesso da poche migliaia di persone ma incastonati in stupendi paesaggi.

La vallata che si vede dal paesino di Castelpetroso
Santa Maria del Canneto
A Roccavivara (provincia di Campobasso), immersa in un intimo angolo di verde, in un’atmosfera decisamente suggestiva, sorge il grazioso complesso di Santa Maria del Canneto. Il nome deriva dall’antica presenza di un canneto lungo le rive del vicino fiume. La Chiesa di stile romanico è stata edificata tra il 1137 e il 1166 utilizzando i resti di un insediamento romano.
A rendere particolarmente interessante questo luogo, infatti, non sono solo la chiesa e l’annesso parco, ma anche la presenza di scavi cha hanno riportato alla luce i resti di una villa rustica di epoca romana. Era un’azienda agricola per la produzione di vino e olio. La struttura, costruita per essere autosufficiente, aveva un enorme magazzino, vasche di decantazione, torchio, mulino e forno. Annessa a queste stanze, c’era la parte residenziale, decorata con mosaici policromi.

I resti della villa romana
La chiesa di Santa Maria del Canneto fu abitata dai monaci benedettini fino al 1471. Dopo un lunghissimo periodo di abbandono, che causò un inesorabile declino, fu riportata a nuova vita grazie all’impegno di un sacerdote e della comunità locale. La facciata colpisce per la sua elegante semplicità, ma è soprattutto l’interno a tre navate che ha attirato la mia attenzione, grazie anche al bellissimo andone del 1223 e alla statua lignea della Vergine, dall’espressione tanto serena da esser soprannominata la Madonna del Sorriso.
Il Santurario è aperto tutti i giorni, dalla mattina alla sera, ma non sono specificati gli orari.
Basilica dell’Addolorata a Castelpetroso
Nel comune di Castelpetroso (provincia di Insernia), lungo il pendio della montagna, circondata da una fitta vegetazione che ne esalta ancora di più la bellezza, si erge la stupenda basilica dell’Addolorata. Da lontano è quasi eterea, sembra un castello, un luogo di un sogno o di una favola. Sicuramente è uno dei gioielli del Molise che meriterebbe di essere più conosciuto. L’edificio, in stile neogotico, è stato interamente scolpito con pietra locale. La facciata è veramente stupenda: realizzata a mano, con le sue elaborate decorazioni rievoca l’antica arte del tombolo.
L’interno della chiesa appare in realtà molto più semplice e scarno rispetto alla maestosità e alla ricercatezza dell’esterno. A colpire è più che altro la grande cupola decorata con 48 mosaici raffiguranti i santi. La basilica custodisce anche diverse reliquie. Nei pressi della basilica c’è poi un percorso di 750 metri immerso nella natura che conduce al luogo dove la Madonna apparve nel 1888 a due contadine e dove, poco dopo, si formò una sorgente d’acqua considerata miracolosa. Fu proprio in onore della Vergine che fu costruita la basilica, la cui realizzazione durò ben 85 anni.
La basilica è meta di pellegrinaggi e offre anche un servizio ristorazione e alloggio. Noi però non abbiamo usufruito di nessuno dei due. La basilica è aperta nel periodo estivo dalle 6.30 alle 20, in quello invernale dalle 6.30 alle 18.15.
Il teatro Sannita di Pietrabbondante
Tra le tappe da non perdere se si visita il Molise c’è sicuramente il sito archeologico di Pietrabbondante. Sulle pendici del monte Saraceno, in provincia di Isernia, si trovano infatti i resti di un grande complesso sannita, che comprendeva un teatro, un tempio e due edifici laterali. La struttura era destinata sia al culto che alle attività istituzionali: nel grande tempio si svolgevano riti religiosi, mentre nel teatro si riuniva il senato per adottare deliberazioni importanti nell’interesse dello Stato.

Il sito archeologico di Pietrabbondante
Il complesso, secondo gli archeologi, unisce elementi italici, ellenistici e latini. Il teatro è ancora ben visibile ed è probabilmente la parte che attira di più l’attenzione, catapultandoti subito ad un lontano passato. Passeggiando si possono poi riscoprire le stanze laterali, che ospitavano anche delle botteghe, e i resti di quello che era il tempio. Purtroppo però, salvo in alcune occasione, non ci sono visite guidate e le informazioni a disposizioni sono veramente poche. Un vero peccato perché il sito è molto bello.

Il teatro sannita di Pietrabbondante
Da settembre a marzo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 15.30; da aprile a fine agosto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19.30. (Ingresso: 2 euro, 1 ridotto)
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8 Commenti
Dalla Puglia per andare al nord in treno, Termoli è una tappa d’obbligo. Più di tutto però è conosciuta per il famoso brodetto. Mi piace questo post, del Molise si parla poco, magari si pensa che non attiri molto. L’ho visitata solo di passaggio, addentrandomi nell’entroterra, e la trovo ancora autentica.
Già Maria, autentica mi sembra il termine esatto. Ci sono posti incantevoli peccato che siano poco conosciuti.
Altro che “non esiste” questo Molise esiste ed è anche bellissimo! grazie di questo post, stavo pensando proprio di approfondire la mia conoscenza di questa regione…
Ciao Elisa, esiste esiste. Bisogna solo saper trovare i suoi gioielli che sono un po’ nascosti. 😉
Di Termoli non ho un bel ricordo. Ero lì in vacanza e sono caduta con la sedia. Mi hanno portata in ospedale ma ho trovato personale maleducato e scortese. E non ci sono più tornata 🙁
Mi spiace molto per questa tua esperienza, a volte brutti episodi possono segnare il ricordo di una città. Però io ti consiglierei di tornarci, soprattutto d’estate, perché è veramente carina: magari camb
Mi sono fiondata su questo articolo perché dopodomani vado in Molise! A Isernia, per la precisione… Mi hanno impressionato le foto della Basilica dell’Addolorata a Capestrano. Pazzesche!! E comunque mi fa piacere che qualche blogger parli di Molise. Finora non avevo mai trovato articoli sulla regione
Son contenta che tu lo abbia trovato utile, spero che tu abbia modo di far tappa a Capestrano. Fammi sapere se ti piace. 😉