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On the road in Calabria: cosa vedere sulla costa tirrenica

Di Camilla
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– On the road in Calabria: itinerario costa tirrenica –

Del mio on the road in Calabria porterò per sempre con me le infinite sfumature di turchese e smeraldo dell’acqua, così straordinariamente limpida da mostrarti già ad occhio nudo un meraviglioso mondo sottomarino. Poi ci sono quei paesaggi che sembrano quadri, dove le scogliere creano panorami che l’occhio non riesce a contenere, e gli antichi borghi arroccati su speroni di roccia, custodi di tradizioni ed eccellenze, che vengono tramandate anche attraverso la street art. Il tutto avvolto in un’autentica e calda ospitalità, bisogna provarla per capire veramente. In questo articolo ti racconto il mio itinerario della Calabria tirrenica.

La mia prima volta in Calabria è stata un pieno di meraviglia e tinte vivaci: ci siamo concentrati sulla costa tirrenica, per questioni di tempo, volevamo fermarci un po’ di più nelle varie località, senza costringerci a una serie di tappe “toccata e fuga”. Di seguito troverai l’itinerario seguito e, alla fine, alcuni utili consigli.

Itinerario della Calabria: lungo la costa tirrenica

Il nostro on the road in Calabria è partito dal nord della regione. Ad alcune località dedicherò un articolo a parte perché altrimenti questo diventerebbe lunghissimo, ma già qui ti potrai fare un’idea molto chiara di cosa vedere lungo la costa tirrenica della Calabria (borghi e spiagge annessi). Le tappe sono state queste:

  • San Nicola Arcella – Arcomagno
  • Diamante e Cirella
  • Cetraro
  • Pizzo
  • Briatico
  • Tropea
  • Capo Vaticano
  • Scilla – Chianalea
  • Reggio Calabria

On the road in Calabria: Riviera dei Cedri

San Nicola Arcella

Il nostro itinerario della Calabria è iniziato dalla Riviera dei Cedri e in particolare da San Nicola Arcella, un piccolo borgo famoso soprattutto per una delle sue spiagge, la suggestiva insenatura dell’Arcomagno.

Prima però di scendere al mare, ti consiglio un giro in paese: è piccolo ma molto carino, con viuzze strette adornate delle immancabili piante grasse, che qui son veri alberi, e poi le graziose piazzette, che d’estate si riempiono di tavolini. Il tratto distintivo sono gli affreschi sui muri delle case: veri e propri quadri che ripercorrono momenti importanti del passato e tradizioni del borgo.

San Nicola Arcella-Calabria-Italia

San Nicola Arcella

Dopo una passeggiata al paese, è il momento di scendere al mare, alla spiaggia di Marinella. Se vai d’estate metti in conto di dover camminare, magari lasciando la macchina nel “parcheggio” sotto il cavalcavia, perché poi sarà difficile trovare posto per l’auto (salvo di mattina presto). Il percorso non è breve, ci vorranno una ventina di minuti, ma vale la pena.

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Arcomagno

Per andare all’Arcomagno ci sono principalmente due modi: con il pedalò (il tragitto non è lungo) o attraverso un viottolo immerso nella vegetazione che taglia la scogliera in fondo alla spiaggia. Il sentiero, circa 15 minuti (un po’ in salita e sotto il sole) ora è chiuso da un cancello (qualcuno dice per limitare gli assembramenti) ma molti lo scavalcano. Se riesci, però, prendi il pedalò. La laguna, di circa 25 metri, è racchiusa da un arco naturale: un luogo da favola, sicuramente uno dei più suggestivi della costa.

Diamante e Cirella

Il nostro on the road in Calabria (tirrenica) è proseguito con una sosta a Diamante: non è famoso come Tropea o Scilla ma per me è uno dei paesi più belli. È un grazioso borgo marinaro proprio a ridosso della spiaggia. Diamante è una tappa da non perdere anche per la presenza di un numero indefinito di stupendi murales, realizzati a partire dal 1981: mai visti tanti in un paese così piccolo, e quanto sono belli! Della street art e del resto delle cose da vedere parlerò in un prossimo post. Quel mix di arte urbana e paesino di mare legato alle vecchie tradizioni, con la signora che fa le file di peperoncino seduta sul balcone del corso principale, è veramente unico.

Diamante-riviera degli cedri-Calabria-Italia

Diamante

Cirella è una frazione di Diamante (distano circa 4 km l’uno dall’altra) ed anche qui potrai ammirare vari murales. Tra le cose da vedere anche i reperti dell’antica Cerillae dell’850, 1000dc e del castello del principe Caraffa nel XVIII sec.

Qui trovi l’articolo approfondito su Diamante. 

Cetraro

La prima notte dell’on the road in Calabria l’abbiamo passata a Cetraro. Nel nostro caso il motivo principale è che volevamo incontrare un carissimo amico, originario di quelle parti, che era tornato per le ferie. Secondo me, però, una sosta a Cetraro è un’ottima idea per più di un motivo. Il paese, non molto grande, è carino, soprattutto nella parte alta, quella più antica. Nella parte bassa potrai invece goderti il mare calabrese in tranquillità: soprattutto se si va d’estate, le località più famose sono molto affollate, mentre lì c’è relativamente più calma, la spiaggia è molto bella e ampia, l’acqua limpida e gli stabilimenti attrezzati.

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Spiaggia di Cetraro

La particolarità tra l’altro è la sabbia scura, perché di origine vulcanica. Ma non finisce qui: la costa di Cetraro riserva interessanti sorprese come grotte e lo scoglio del Leone. Io non sono riuscita a fare il giro in barca/pedalò ma amici del posto me lo hanno raccomandato e inviato la foto che vedi qui. A Cetraro potrai anche ammirare una delle torri d’avvistamento della costa, la torre di Rienzo.

Itinerario della Calabria: Costa degli Dei

Pizzo

Dopo Cetraro, il nostro itinerario della Calabria prevedeva una tappa nell’incantevole Pizzo, qui all’incirca inizia il tratto chiamato Costa degli Dei, dove lunghe spiagge bianche si alternano a scogliere e calette.

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Castello di Pizzo

Anche su Pizzo farò un articolo a parte, ti anticipo però le cose da vedere assolutamente: il centro storico; i vari affacci panoramici, il castello dove fu ucciso Murat (cognato di Napoleone); la chiesetta di Fuorigrotta e la spiaggia di fronte. Non si può poi parlare di Pizzo e non nominare la sua eccellenza dolce: il tartufo, una squisitezza assolutamente da provare.
Per visitarlo non ci vuole molto, basta anche mezza giornata, ma riservati del tempo per un bel bagno.

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Spiaggia Fuorigrotta Pizzo

Briatico

La tappa a Briatico è stata un altro ottimo suggerimento dei nostri amici calabresi, spesso viene trascurato ma secondo me vale indubbiamente una sosta. Del borgo originario non resta molto, poiché fu colpito da vari terremoto ed oggi è ricostruito, ma lungo la spiaggia si può ammirare la Rocchetta, una delle torri di vedetta proprio sul mare, costruita in origine dai Greci, ricostruita dai Romani e modificata in epoca medievale.

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Briatico

Quel tratto di mare, con i colori che ti esplodono davanti agli occhi, e i resti della torre a dominare la spiaggia è molto suggestivo. Meno affollato di Pizzo e Tropea, è il luogo perfetto per godersi un po’ di relax senza folla in un posto dall’indubbio fascino. È anche più facile trovare parcheggio.

Il Paradiso dei Sub

Prima di arrivare a Tropea abbiamo fatto una sosta al Paradiso dei Sub, una baia con le rocce che scendono al mare, sabbia bianca e acqua cristallina: perfetta per le immersioni.  Si trova in località Zambrone e si raggiunge con un sentiero che inizia dietro la stazione ferroviaria e prosegue con vari scalini (una quindicina di minuti almeno). Si fatica ma il luogo selvaggio ripaga dello sforzo.

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Paradiso dei sub

Non è molto grande e d’estate a mio parere troppo affollato, per questo abbiamo deciso di dare solo un’occhiata.

Tropea, perla dell’itinerario in Calabria

Tropea è la perla della Calabria tirrenica, forse una delle località più note, ma devo ammettere che la sua fama è più che meritata. Il borgo è un incanto, con palazzi nobiliari stupendi che si affacciano su viuzze e piazzette piene di vita, una serie di punti panoramici da togliere il fiato e lo scenografico santuario di Santa Maria dell’Isola.

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Tropea

Ad agosto era parecchio affollata, ma me ne sono comunque innamorata e ho deciso di dedicargli un articolo più approfondito. Ti anticipo che se vuoi fare un bel bagno, oltre alle note spiagge sotto il santuario, ci sono altre due baie stupende da prendere in considerazione: la spiaggia Michelino (più selvaggia) e la spiaggia di Riaci (qui c’è anche uno stabilimento). Il mio suggerimento è quello di fermarti a Tropea un paio di giorni, così da goderti il borgo di giorno e di sera, ma anche le sue spiagge più belle.

Qui trovi l’articolo approfondito su cosa fare a Tropea. 

Capo Vaticano

Tappa immancabile di un on the road della Calabria tirrenica è Capo Vaticano: tra le località balneari più amate. Dopo aver dato un’occhiata dal punto panoramico, il modo migliore per goderti questo angolo di paradiso è affittare un pedalò e dirigerti verso le grotte: lo sguardo non saprà dove posarsi.

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Capo Vaticano

Calabria Tirrenica: la Costa Viola

L’ultimo tratto della costa Tirrenica prende il nome di Costa Viola e anche potrai fare il pieno di bellezza.  Il nostro itinerario della Calabria prevedeva il pernottamento a Scilla e non poteva esser altrimenti. Questo borgo richiama antichi miti e prende il nome dalla ninfa che, trasformata in mostro a sei teste, terrorizzava i marinai che attraversavano lo stretto di Messina. Da Scilla si intravedono anche le isole siciliane e lo spettacolo è suggestivo, specie la sera:  il tramonto ammirato qui è forse uno dei più belli che io ricordi, tanto profondo che sembrava quasi trascinarti a sé.

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Chianalea dall’alto

Il borgo di Scilla è famoso soprattutto per il quartiere dei pescatori, Chianalea: una vera chicca. Viuzze strette strette dove le case più in basso sono proprio a ridosso del mare. Ora è diventata molto turistica e ha perso un po’ i tratti più autentici, ma resta comunque un luogo ricco di fascino. A Scilla ti consiglio di andare a vedere anche il castello e farti un giro a piedi tra le vie più vecchie. (In giornata riesci a vedere sia il borgo che Chianalea).

Reggio Calabria

Reggio Calabria è stata l’ultima tappa del nostro on the road, tra l’altro non prevista. L’ultimo giorno saremmo dovuti restare a Scilla, ma per una serie di motivi abbiamo proseguito e abbiamo fatto benissimo: la città ci è piaciuta molto, sarà per il lungomare stupendo da cui si vede la Sicilia o per i larghi viali su cui si affacciano palazzi nobiliari. Te ne parlerò meglio in un prossimo articolo.

On the road in Calabria, consigli pratici

Chiudo con qualche consiglio pratico: sicuramente luglio e agosto non sono i mesi migliori per visitare la Calabria tirrenica, perché molto affollata, se riesci ad andare a giugno o settembre secondo me è l’ideale. Attenzione a dove parcheggi l’auto: per raggiungere molte calette dai centri storici serve la macchina e molti la lasciano lungo la strada, ma presta attenzione a dove sono le strisce, perché noi ovunque abbiamo visto vigili che facevano le multe. Ricorda che alcune delle più belle insenature non hanno stabilimenti, arriva preparato, e non dimenticare le scarpette da scoglio. Porta con te sempre anche una busta per l’immondizia da riportarti via alla fine: sembrerà scontato ma in molti dei luoghi più belli purtroppo ho visto immondizia lasciata a terra.

La Calabria mi ha colpita subito, fin dalle prime ore, per la sua bellezza, il suo lato più autentico e la sua ospitalità. Giorno dopo giorno l’ho scoperta meglio e apprezzata sempre più. Spero che il mio itinerario ti possa esser utile, buon viaggio!

 

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