– Atene: le cose da sapere prima di partire –
Atene è una città particolare, mi attirava per la sua storia e il suo antico prestigio (per non parlare dei miti), ma a conquistarmi è stata la sua anima ricca di contraddizioni. Luoghi stupendi, segnati dalle difficoltà della crisi ma anche resi unici dal forte spirito di rivincita e rivolta.
La prima cosa che ho visto di Atene è stata la Biblioteca di Adriano, uscita dalla stazione metro di Monastiraki. Poi, alzando lo sguardo, ecco l’Acropoli, baciata dal sole di una calda giornata di marzo. Lo stupore è stato immediato: il Partenone che svetta sulla rocca è scenografico, era come se d’un tratto fossi stata catapultata nell’antichità. Proprio dall’Atene classica è quindi iniziato il mio viaggio nella capitale greca: cliccando qui puoi leggere il pezzo sulle cose da vedere ad Atene.

La biblioteca di Adriano a Monastiraki
In questo articolo non troverai infatti un itinerario ma una panoramica e alcuni suggerimenti, basati sulla mia esperienza e le mie impressioni. Spero che quanto leggerai di seguito ti sia utile per farti un’idea prima di partire e poterti godere al meglio il tuo viaggio alla scoperta di Atene.

Il Partenone sulla sommità dell’Acropoli
Templi, tra stupore e delusione
Comincio da una precisazione: a me Atene è piaciuta molto ma, come dicevo prima, non solo per i templi. Ovviamente ci sono siti archeologici meravigliosi che da soli valgono il viaggio: l’Acropoli con il Partenone, il tempio di Efesto e quello di Zeus su tutti.
L’immaginario di Atene può però trarre in inganno: quello che è rimasto del passato glorioso di questa città è probabilmente meno di quello che ci si aspetti. Me lo aveva anticipato un’amica e lo avevo letto in alcuni blog, posso confermare che è così: di molti monumenti è rimasto ben poco e alcuni sono in parte ricostruiti. In certi siti (come l’Agorà romana) il rischio di rimanere un po’ delusi è concreto.

Quello che resta dell’Agorà Romana
Atene tra edifici abbandonati e voglia di rinascita
Al di là dell’Atene classica, ciò che ho notato in questa città è una sorta di contrasto tra la voglia di ripresa e lo stato di abbandono: due aspetti tanto diversi che nella capitale greca convivono uno accanto all’altro, con un effetto quasi surreale. Dopo le vicissitudini degli ultimi anni, sapevo che mi sarei imbattuta in serrande abbassate e negozi serrati, e in effetti erano lì, a testimoniare tutte le difficoltà recenti di questa nazione. Ho trovato però anche tantissime attività nuove, negozi indipendenti e locali trendy. C’è letteralmente l’imbarazzo della scelta.
Una delle cose che ho notato subito è che vicino a quei ristorantini alla moda si trovano spesso palazzi che cadono a pezzi. Uno dopo all’altro.

Uno dei tanti palazzi in rovina nel centro di Atene
Ho provato a chiedere in hotel ma non ho ricavato molto. Poi cercando online mi sono imbattuta in questo interessante articolo pubblicato su The Guardian.
Spiega proprio come gli episodi della storia moderna di Atene, dalle guerre mondiali a quella civile, fino alle proteste degli anni settanta e a quelle più recenti, abbiano portato a uno stato di abbandono di molti edifici modernisti e neoclassici, che formavano la fisionomia della città. Con la crisi recente, stando all’articolo, i proprietari che hanno ereditato storici palazzi non sarebbero più in grado di mantenerli e li lascerebbero in rovina. A volte addirittura arriverebbero ad abbatterli per non pagarne la tassa di proprietà. È forse questa la spiegazione per quei vuoti che ogni tanto si trovavo tra un edificio e l’altro, mezzi nascosti da transenne, anche in pieno centro.

Uno dei graziosi angolini di Anafiotika
I quartieri più belli di Atene
Gli edifici abbandonati fanno ormai parte dell’anima di Atene e della sua storia. Impossibile non notarli quando si visitano i quartieri storici della città, quelli che più ho amato, come Psiri, Monastiraki, Gazi, e in misura minore anche a La Plaka. È in queste zone, più o meno turistiche, che per me si vive la città più intensamente, scoprendone le sfaccettature.
A Monastiraki si toccano alcuni dei tratti più distintivi dell’Atene tradizionale e popolare, così come a Psiri, anche se quest’ultima zona – forse la mia preferita – è particolarmente dinamica e creativa, tra localini originali e graffiti.

Una delle vie piene di locali nella zona di Psiri
Gazi invece sta diventando il quartiere del divertimento: intorno ad una vecchia centrale è un boom di locali per la sera. A La Plaka si alternano viuzze residenziali a piazzette piene di locali hypster e alla moda. Proprio in questa zona, oltre alla lunga via turistica che porta all’Acropoli (Adrianou), c’è la stupenda Anafiotika, dove sembra di essere in un’isola greca e non nella capitale.
La street art ad Atene
Passeggiando per i quartieri più popolari scoprirai anche un altro tratto di Atene che ne determina la fisionomia: la street art. Ne è veramente piena. È un’altra delle cose che rende questa città interessante (in un prossimo articolo indicherò molti dei quartieri dove si possono ammirare queste opere).
Graffiti e installazioni insolite caratterizzano la capitale greca in modo unico, le danno colore, vivacità, ma non solo. Ne restituiscono anche le emozioni e le tensioni. Molti di quei murales sono in realtà messaggi di protesta, soprattutto nella zona di Exarchia.

Uno degli stupendi graffiti di Atene
Ero arrivata ad Atene convinta che la parte archeologica sarebbe stata quella che mi avrebbe coinvolta di più. Ovviamente è stata una tappa fondamentale del mio viaggio: per carattere adoro quel tipo di luoghi e la capitale greca mi ha regalato scenari unici. Ma visitare questa città solo per quei siti sarebbe riduttivo, prenditi il tempo per scoprire anche il resto ed entrare nell’anima di Atene.
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10 Commenti
fatele due sorrisi nelle foto… meno male che vi siete divertiti!!!!
😄Ciao Alex, hai ragione, forse eravamo troppo concentrati sulle bellezze della città ma la prossima volta ci impegneremo di più a trasmettere quanto sia bello girare per luoghi così speciali!😉
Da tempo mi chiedevo come fosse diventata Atene dopo la crisi – avendola io visitata ben 16 anni fa! – Grazie per il tuo racconto! Tra l’altro mi hai confermato che ne vale sempre la pena…ora anche per vedere i murales tra l’altro!😍
Ciao Elisa, si ne vale assolutamente la pena. E credo che sia necessario prendersi qualche giorno per girarla con calma e non fermarsi al primo impatto.
Atene è una città che mi ispira molto, ma non riesco mai a trovare un volo a prezzo decente da Budapest, ce la farò prima o poi 🙂
Ciao Giulia, tieni duro prima o poi l’occasione arriverà. Atene a me ha affascinato molto, è una città molto particolare e oltre alla parte archeologica ha molto altro di bello da vedere e da fare.
Non sono mai stata ma credo che tu abbia ragione dicendo che forse ci si aspetta di trovare più tracce del glorioso passato della città. Le tue foto sono bellissime come la street art e Anafiotika che ricorda le viuzze nei paesi delle isole greche
Ciao Stefania, si è un’impressione che hanno avuto molte persone con cui ho parlato al mio rientro. Comunque è una città molto interessante, io ci tornerei subito.
Da archeologa mi colpisce il tuo punto di vista sui resti archeologici: è interessante che tu dica “mi aspettavo di più” perciò ti chiedo cosa ti aspettavi che non hai trovato? Cosa ti ha deluso? Forse la scarsa leggibilità dei resti meno monumentali che se non sono spiegati trasmettono poco? Te lo chiedo per curiosità e perché mi occupo di comunicazione dell’archeologia ☺
Ciao Marina, si sicuramente la carenza di informazioni in alcuni siti è una cosa che colpisce. Almeno quando sono andata io non avevano opuscoli quindi un “non esperto” fa difficoltà. Poi in alcuni luoghi, tipo l’Agorà, mi aspettavo proprio più resti, invece non c’era molto e purtroppo disposto in modo che non aiutava il visitatore. Tu ci sei stata?