– Canoa sul Tirino –
Acque limpide che sfumano tra l’azzurro intenso e il verde smeraldo, una folta vegetazione che ti abbraccia e quel senso profondo di pace che può suscitare la natura: il giro in canoa sul Tirino è una di quelle esperienze da non perdere in Abruzzo. L’occasione perfetta per scoprire un altro angolo unico di questa regione.
Il Tirino è considerato il fiume più limpido d’Italia e fra i primi in Europa, e già questo sarebbe un buon motivo per andarci. Aggiungi che potrai viverlo in maniera diversa con un giro in canoa e la guida di chi la zona la conosce bene.
Sul Tirino con Majellando
Noi abbiamo fatto il giro in canoa sul Tirino grazie a una delle iniziative di Majellando (tra le quali c’è anche la raccolta dello zafferano di cui ho già parlato). Majellando è un progetto di promozione turistica che propone un’ampia serie di attività per vivere l’Abruzzo, scoprendone le sue bellezze: si va dalla passeggiata in montagna a quelle in borghi e castelli, dai giri a cavallo alle ciaspolate, dalla canoa alle attività per bambini. In base alla stagione le iniziative cambiano e, se in questo momento per la canoa dovesse esser troppo freddo, son sicura che nel loro programma troverai qualcos’altro che ti colpirà.
La loro realtà nasce dalla passione per questo territorio e dalla voglia di promuoverlo cercando di proporre iniziative che possano coinvolgere tutti, facendo cogliere le tante sfumature di una regione non sempre considerata come meriterebbe.
Una volta scelta l’attività e prenotato anche con una semplice email, l’organizzazione ti fornisce tutti i dati utili su come raggiungere il luogo e cosa portare. Lo staff è poi una fonte d’informazioni interessanti su cosa vedere in zona per completare la giornata. Alcune delle loro iniziative prevedono anche momenti culinari.
In canoa sul Tirino
Ma torniamo al nostro giro in canoa sul Tirino, che parte da un’area privata nel comune di Bussi.
Grazie alla limpidezza delle acqua, i raggi del sole riescono a filtrare in profondità provocando fotosintesi clorofiliana e ossigenazione dell’acqua. Sotto la superficie quindi nasce una fitta vegetazione che a tratti crea un tappeto erboso.
Il giro in canoa è adatto a tutti (per me era la prima volta) e non è molto faticoso: certo, per pagaiare un po’ di impegno serve. Si è sempre accompagnati da una guida che, oltre ad indicare il tragitto, ti racconta del fiume, della vallata, della vegetazione e della fauna.
Sembra di essere in un posto magico, così immersi nel verde, con la cornice unica dei grandi salici bianchi che ricadono sul letto del fiume e l’acqua di un colore estremamente intenso. In alcuni tratti ci si fa trasportare dall’acqua, lasciandosi cullare dai movimenti del fiume e dal fruscio delle foglie: ecco, si prova quella sensazione di tranquillità e pace di cui tutti ogni tanto abbiamo bisogno.
Giro in canoa sul Tirino informazioni pratiche
Tutta l’attrezzatura – salvagente/sacchetto impermeabile – viene fornita dallo staff: è solo necessario vestirsi in modo pratico, portandosi un cambio perché è facile bagnarsi. In estate i più coraggiosi possono anche immergersi nell’acqua, tenendo a mente che non è mai calda.
Nelle vicinanze
Una volta fatto il giro in canoa sul Tirino, il mio consiglio è quello di fare tappa anche a Capestrano, famosa per il ritrovamento del Guerriero di Capestrano, una scultura in calcare del VI secolo raffigurante un guerriero italico.
L’originale si trova a Chieti, ma all’ingresso della fortezza c’è una riproduzione. Il castello si erge nella parte alta del paese e da lì si gode di una bella vista sulla vallata. Non sempre la struttura è aperta, ma sul retro c’è un cancello che spesso non viene bloccato e da cui si può accedere alle mura e al cortile.
Se hai tempo, un’altra sosta interessante è Bominaco, con l’oratorio di San Pellegrino e il castello, di cui ho parlato anche nell’articolo sullo zafferano.
Spero che questa mia esperienza ti sia d’ispirazione per una bella giornata alla scoperta di un altro angolo d’Abruzzo.
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