– Cosa vedere ad Anversa in due giorni –
Cosa vedere ad Anversa in due giorni è un affascinante itinerario in cui l’arte è spesso protagonista in luoghi che a volte non ti aspetti. Un percorso in cui antico e moderno si mescolano, si sfiorano, si intrecciano e rivelano una città che non tradisce la sua storia, ma guarda al futuro con un fermento e una vivacità che ti avvolgono.
Quando si pensa al Belgio non è la prima città che viene in mente, ma ora che ci sono stata mi domando come mai. Ha molto da offrire e ben poco da invidiare a località più note. Per gli amanti dell’arte contemporanea e dell’architettura è, a mio parere, un must see in Europa. Preparando l’itinerario di Anversa prima del viaggio avevo trovato molti spunti interessanti, sono partita con aspettative alte e non sono state deluse. Quindi, prendi l’occorrente per prendere appunti: c’è molto da dire su cosa vedere ad Anversa.
Noi l’abbiamo visitata come terza tappa del nostro on the road nelle Fiandre, raggiungendola da Ghent. Ci si arriva tranquillamente anche da Bruxelles in treno. Le abbiamo dedicato due giorni e mezzo e sono serviti tutti per ammirarla e godercela, sorseggiando qualche birra in uno dei posti più interessanti della città. Ma andiamo con ordine.
(Qui i miei consigli su cosa vedere a Bruges, altra tappa del nostro on the road)
Cosa vedere ad Anversa in due giorni
- La stazione dei treni
- Grote Mark
- La Cattedrale
- Vlaeykensgang
- Plantin-Moretusmuseum
- Zuremborg
- Mas (Museum aan de Stroom )
- Port house di Zaha Hadid
- Felix Pakhuis
- Red Star line
- KMSKA (Museo di belle arti – Koninklijk Museum voor Schone Kunsten)
- MHKA (Museo arte contemporanea – Museum van Hedendaagse Kunst Antwerpen)
- Linkeroever e l’antica scala mobile
Scoprire Anversa, le tappe classiche
Arrivare in treno permette subito di fare conoscenza con uno dei luoghi iconici della città, la sua meravigliosa stazione, particolare per dimensioni e per stile, un mix rinascimentale, barocco e art nouveau difficile da definire ma dall’impatto notevole. Tanto bella la hall quanto l’esterno, in particolare di notte.
Piccolo consiglio: noi abbiamo alloggiato nei pressi della stazione, che è poi anche il “quartiere dei diamanti<2, per cui la città è tanto famosa. Per noi è stato comodo: non abbiamo dovuto girar molto con le valigie, per la gita in giornata a Leuven è stato utile avere i treni a due passi e il centro (inteso come Grote Mark) si raggiunge in circa 15/20 minuti a piedi lungo un bellissimo viale di negozi (e non solo, poi ti dirò).
Grote Mark è la piazza storica, quella che probabilmente più rispecchia l’immaginario dell’architettura delle Fiandre. Vi si affacciano il comune con le sue infinite bandiere e le case delle Coorporazioni. A due passi si trova la cattedrale (visitabile a pagamento – nel 2024 costo 14 euro), al cui interno si trovano 4 opere di Peter Paul Rubens.
Proprio di fronte si trova una particolare scultura: Nello e Patrasche, i protagonisti di una nota favola: Il cane delle Fiandre.
Passeggiando nel centro una sosta classica, segnalata ovunque ma molto carina, è Vlaeykensgang: viuzza storica un tempo abitata soprattutto da meno abbienti, oggi un vicoletto molto caratteristico e ben tenuto, in cui si trovano anche alcuni ristoranti. Un veloce giro è interessante per scoprire un altro scorcio dell’Anversa più antica.
Piccola curiosità, che pochi segnalano
Dalla stazione al centro (Grote Mark) la strada più comoda è la bella passeggiata lungo Meir (di cui accennavo sopra): è praticamente la via dello shopping. Qui troverai un centro commerciale un po’ speciale, che ti segnalo anche se di fare shopping non ti interessa: fai un giro al Stadsfeestzaal per vedere la stupenda location ricavata in un edificio dei primi del ‘900.
Cosa vedere ad Anversa: la zona del porto
Anversa è il secondo porto d’Europa dopo quello di Rotterdam e sul commercio marittimo, così come sulla produzione di diamanti, ha fatto la sua fortuna. La zona vecchia del porto, fino alla Port House di Zaha Adid, è tra le più interessanti della città, per le sue architetture: un mix di passato e futurismo che lascia senza parole.
A brillare su tutte è proprio l’opera The Port House di Hadid, che ha riqualificato una vecchia caserma dei pompieri, integrando all’edificio preesistente una struttura che richiama la forma di una nave e l’aspetto di un diamante. Qualcosa di veramente pazzesco. Purtroppo c’è da camminare un po’ per ammirarla perché non ci arriva più nessun mezzo (salvo ovviamente i taxi) ma ne vale la pena.
Nella zona del porto vecchio invece si trova uno dei musei più importanti di Anversa, nonché uno degli edifici più fotografati della città: ilMas Museum aan de Stroom. Il museo è composto da più piani le cui esposizioni si sviluppano ognuna autonomamente rispetto alle altre: l’ultima è dedicata ai bambini, la prima alla mostra temporanea e le altre a tematiche che affrontano la storia di Anversa da diversi punti di vista (il cibo, la guerra, il rapporto con gli altri paesi).
Un aspetto che ho apprezzato moltissimo è la predisposizione per ogni mostra di materiale per bambini affinché, anche le esposizioni non pensate per loro, possano essere fruibili in modo divertente, attraverso brochure e pieghevoli che rendono il tema accessibile e la visita più partecipativa tramite giochi.
Gratuitamente si può inoltre salire sul tetto e ammirare il panorama senza per forza accedere alle mostre.
Tutto intorno al Mas c’è un quartiere molto vivace con locali e ristoranti.
La particolarità della zona è l’aver recuperato molti degli edifici che un tempo erano magazzini, diversi di questi sono ormai appartamenti e non sono visitabili. Di uno si può ammirare il “cortile/corridoio” centrale, perché è in realtà stato trasformato nell’archivio cittadino: sto parlando del Felix Pakhuis.
Sempre nella zona si trova anche il Red star line, un museo delle migrazioni, perché da qui moltissimi si imbarcarono per l’America.
I musei più belli di Anversa
MHKA
Il mas non è l’unico museo di Anversa di cui prendere nota: ce ne sono altri due che io consiglio tantissimo di visitare. Il primo è l’MHKA (Museum van Hedendaagse Kunst Antwerpen), un museo d’arte contemporanea davvero molto interessante. Si trova nel quartiere Zuit, altra zona della città che mi è piaciuta parecchio, non solo per il museo: come nell’area del porto, è stato fatto un bel lavoro di recupero di edifici storici che si affacciano su un lungo spazio verde. L’MHKA è ricavato all’interno di un vecchio silo di grano e il modo in cui gli spazi sono stati sfruttati e trasformati in museo è decisamente interessante. Ho notato che molti scegliendo cosa vedere ad Anversa lo tralasciano, ma io credo invece che sia uno dei luoghi imperdibili della città.
Ci sono diversi piani, alcuni più piccoli, altri più ampi e tra questi diversi gratuiti. L’esposizione permanente al piano terra mi è piaciuta molto (gratuita), anche se non molto grande, e quella temporanea (The Animals) era veramente stimolante.
Da segnalare poi lo spazio sul tetto, dove si trova un enorme balcone da cui ammirare il quartiere, il bar (perfetto anche per una pausa pranzo perché ha opzioni per tutti gusti e prezzi non alti) e un’altra istallazione. Altre due chicche su questo museo sono: lo spazio per bambini, che viene allestito in tema con l’esposizione temporanea ed è fatto veramente molto bene, e l’ascensore dove praticamente c’è un’altra istallazione.
KMSKA
Impossibile non citare l’altro grande museo di Anversa l’ KMSKA (Koninklijk Museum voor Schone Kunsten): il museo delle Belle arti riaperto da poco. Il prezzo è un po’ alto (20 euro nel 2024), lo ammetto, e visto che il Belgio non è economico capisco che si possa avere la tentazione di saltarlo, però sarebbe un peccato.
All’interno ci sono opere che vanno dall’800 ai giorni nostri, ma ciò che mi ha colpita di più è il modo in cui l’intera esposizione è stata progettata, con opere del passato che dialogano con l’arte contemporanea, istallazioni in movimento in sale antiche, e spazi inusuali per un edificio dall’aspetto rinascimentale, come un corridoio psichedelico fatto di colori e la scala illuminata con i neon.
Plantin-Moretusmuseum
Sempre restando a tema musei, altro luogo molto visitato in città è il Museum Plantin Moretun: ospitato in un’antica stamperia del 1500 contiene un’ampia collezione di materiale tipografico, tra cui le due più antiche presse al mondo. Noi non siamo riusciti a visitarlo per questioni di tempo, perché abbiamo preferito dedicarci ai musei di arte contemporanea e perché, avendo una bimba di 2 anni, le nostre giornate sono dettate anche dalle sue esigenze. Ma volendo, in due giorni e mezzo, si riesci a trovare il tempo di fare un giro anche in questo luogo ricco di storia.
Dove andare ad Anversa: il quartiere Zuremborg
Dopo il centro storico, la zona del porto e quella di Zuit, eccomi qui a consigliare un altro quartiere da vedere ad Anversa, soprattutto per gli amanti dell’architettura (ma non solo): Zuremborg, un trionfo di art nouveau. Non sto parlando di una o due case, ma di diverse vie costeggiate da palazzi davvero particolari. Si può prendere come riferimento Cogels-Osylei e poi iniziare a gironzolare per scoprire tutte le originali abitazioni che ci sono nella zona.
Noi ci siamo arrivati a piedi dal centro ed è stat una lunga camminata, ma non ci è dispiaciuto perché abbiamo avuto modo di conoscere un altro aspetto della città: la presenza di una numerosissima comunità di ebrei ortodossi. Anversa infatti è stata luogo di passaggio ma anche tappa finale di tre grandi ondate migratorie della popolazione ebraica e in questa zona della città, così come nel vicino quartiere della stazione, si è concentrata buona parte dell’attuale comunità. Ammetto che non conoscevo questo aspetto ma poi ho cercato online e ho trovato diversi approfondimenti storici.
Chicca di Anversa: Linkeroever
Per una vista panoramica di Anversa, e per un po’ di relax, il quartiere Linkeroever è perfetto. Praticamente c’è un lunghissimo parco tenuto molto bene dove trascorrere qualche ora e ammirare la città da un’altra prospettiva. Certo, con tante cose da vedere magari questa non è la prima da mette in lista, ma il motivo per cui la segnalo è che per arrivarci potete optare per un percorso particolare e vedere una chicca di Anversa: un tunnel pedonale con un’antica scala mobile in legno ancora oggi funzionante e aperta h24. Insomma, la scala mobile è la tappa che vi suggerisco, ma visto che ci siete potete approfittarne per ammirare Anversa e rilassarvi un po’. Per accedere alla scala mobile dirigetevi in Sint-Jansvliet, nei pressi dell’hotel 1875 (Sint jansvilet 10)
Anversa come un local
Come accennavo sopra, Anversa è una città molto dinamica, vivace, con diversi eventi e locali aperti a seconda della stagione. C’è un posto che a noi è piaciuto moltissimo, tanto da tornarci due volte di seguito: sto parlando del Pakt, un ex sito industriale riconvertito in luogo di incontro e spazio per la comunità.
Architettonicamente è molto particolare e ricoperto di verde. All’interno ci sono bar, birrerie artigianali, ristoranti, una palestra, uffici e sul tetto un orto gestito dalla comunità (e visitabile su prenotazione). Abbiamo beccato anche un mercatino di prodotti agricoli.
Il Pakt si trova nel mezzo di un quartiere residenziale, fatto principalmente di palazzi e villette nuove circondate di verde. Si può raggiungere solo a piedi (o in bici) proprio passando tra i giardini dei palazzi. C’è un’atmosfera rilassata e informale che invoglia a restare, bersi un’altra birra, fare cena anche se non era in programma.
Ecco, se dopo aver visto i luoghi più caratteristici della città tra storia e arte, vuoi immergervi un po’ nella vita della comunità locale, il Pakt è il posto dove andare.
Anversa con i bambini
Ho una bimba di 2 anni ma non ho stilato un itinerario pensato appositamente per lei, devo però ammettere che il Belgio ci è venuto in grande aiuto perché è pieno di spazi verdi e parchi giochi per bambini stupendi. In molti di queste aree, i giochi sono in legno e hanno ben poco a che vedere con le classiche altalene e scivoli che trovo in gran parte dei parchi nella mia zona.
Poi ci sono i musei come il Mas (di cui parlavo sopra) che propone materiale specifico per la visita con bimbi e l’MHKA che ha spazi a loro dedicati.
Quindi, anche se non avevamo preparato un programma mirato per lei, il viaggio in Belgio è stato molto stimolante e divertente anche per Ellie e di questo sono estremamente felice.
Questa è la mia personale selezione di cosa vedere ad Anversa, con un occhio focalizzato su arte e architettura contemporanea. Ad esser onesta ci sarebbero anche altri musei, come quello nell’ex fortezza, di cui però non ho letto recensioni entusiasmanti e ho deciso di tralasciare. Io consiglio di camminare il più possibile per ammirare le differenze tra quartieri e architetture. Spero che questi consigli siano utili per scoprire una città spesso tralasciata ma che merita assolutamente una visita.
.
.