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Alla scoperta di Porto, cosa vedere in quattro giorni

Di Camilla
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– Porto cosa vedere –

A tratti struggente e malinconica, ma in realtà vibrante e appassionata: Porto è una di quelle città che più di altre va scoperta con calma, percorrendo le sue salite e discese, su e giù per le centinaia di scalini. Non mi ha colpita alla prima occhiata, ma piano piano, guardandomi intorno, lasciandomi andare ai suoi ritmi.

Ovunque si volga lo sguardo si è circondati di edifici ricoperti da stupendi azulejos, dalle mille sfumature di azzurro. Chiese, palazzi storici e caseggiati comuni, molti dei quali portano senza veli il segno del tempo. Ma una parte significativa del fascino di Porto è proprio in questo: nell’atmosfera un po’ decadente, in quelle viuzze tortuose che si animano però dei profumi e della musica di decine di locali. Andiamo quindi alla scoperta di Porto, cosa vedere in quattro giorni?

Molti dedicano a Porto giusto un paio di giorni, magari all’interno di un on the road in Portogallo o nella parte a nord del paese. Se si vogliono vedere i monumenti principali sono anche sufficienti. Ma volendo andare oltre le attrazioni classiche, magari visitare un museo molto particolare ma fuori dal centro, o rilassarsi in uno dei suoi parchi più belli, o ancora scoprire i vicoletti dove si respira l’anima della città, allora ci vuole più di tempo.

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Uno dei tram di Porto

Porto cosa vedere in quattro giorni

Di seguito cosa vedere a Porto in quattro giorni:

  • Sé do Porto (la cattedrale)
  • Ponte Dom Luis I
  • Bairro da Ribeira
  •  Palácio da Bolsa
  • Capela da Almás
  • Igreja e Torre dos Clérigos
  • Igreja de San Francisco
  • Igreja do Carmo e Igreja de Sto Ildefonso
  • Estação de São Bento
  •  Mercado do Bolhão
  • Mercado Ferreira Borges
  • Fundação de Serralves
  • Jardim do Palácio de Cristal
  • Livraria Lello & Irmão
  • Vila Nova de Gaia (non è esattamente Porto, ma poi spiego meglio)
  • Il faro
  • Una serie di vie da non perdere

A legger l’elenco, le cose da vedere sembrano moltissime, ma in realtà tante di queste visite sono brevi. Come accennavo sopra, fare un viaggio a Porto vuol dire immergersi nella sua vita, nella sua atmosfera, prendersi il tempo di gustare qualcosa di tipico e guardarsi intorno.  Addentriamoci però un po’ di più in questa visita per capire a Porto cosa vedere.

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Ribeira

Uno strumento utile per visitare la città è la Porto card, che permette di risparmiare su alcuni ingressi se la si sfrutta al meglio. Per tutti i dettagli sulla card ed altri suggerimenti per organizzare il viaggio segnalo l’articolo dedicato ai consigli pratici per visitare Porto. Proseguiamo ora con le cose da vedere.

Porto cosa vedere: il simbolo della città

Mi sembra il minimo partire con il ponte Dom Luis I, diventato uno dei simboli della città: collega lo storico quartiere Ribeira con Vila Nova Gaia, che in realtà è un altro comune (ed è la zona delle cantine, ne parlerò a breve). È dedicato a Luigi di Briganza, che fu re del Portogallo dal 1861 al 1889, ed è stato costruito da Théophile Seyrig, allievo di Eiffel. Con quest’ultimo l’ingegnere aveva precedentemente costruito, sempre a Porto, il ponte Maria Pia. In realtà, il progetto del Dom Luis I doveva essere di Eiffel, ma quello che presentò era troppo costoso e ad un solo livello, per questo non fu realizzato.

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Dom Luis I

Il maestoso Dom Luis I è un ponte stradale a due livelli, ormai da diversi anni la parte superiore è percorribile solo dalla metropolitana e a piedi, mentre quella sotto a piedi e dalle auto.  Un tempo l’attraversamento del fiume avveniva con un precario ponte fatto di barche (quelle usate per trasportare il vino).

Il mio suggerimento è di attraversarlo sia sopra che sotto, magari ad orari diversi del giorno (almeno una volta al tramonto) così da godere del panorama dai due livelli in differenti momenti.

A passeggio lungo il bairro da Ribeira e oltre

Il ponte si trova in una delle zone più caratteristiche della città: il quartiere Ribeira, praticamente il lungo fiume. Edifici che fanno bella mostra del passare del tempo ospitano abitazioni e ristoranti che si affacciano sul Douro e rimirano il ponte. Sbirciando qua e là si scorgono cortili, viuzze laterali e piazzette che ospitano altri locali, mentre sopra alle tavole apparecchiate si muovano al vento lenzuola e abiti stesi. Nel tardo pomeriggio la zona si riempie di artisti di strada.

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Bairro Ribeira

Le vedute più suggestive di Porto

Vivace da vivere, questa zona è ancora più bella da ammirare dall’altra sponda: Vila Nova de Gaia, che in realtà non è più Porto ma è come se lo fosse. Per attraversare il ponte non ci si impiega molto e in meno di 15 minuti ci si ritrova dall’altro lato: da lì Ribeira al tramonto, con le barchette ondeggiati a pelo d’acqua, è un incanto. Vila Nova de Gaia è anche la zona delle cantine: quindi se si vuole fare degustazioni di Porto è qui che bisogna venire (la prenotazione è fortemente consigliata se non obbligatoria).

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Porto da Vila Nova de Gaia

Se si attraversa il ponte dal livello inferiore ci si trova lungo il fiume (la zona di cui scrivevo appena sopra); mentre se si attraversa nella parte alta si arriva in uno dei punti panoramici più belli per ammirare Porto: il Jardim do Morro e poco sopra il Mosteiro da Serra di Pilar.

Questa zona all’ora del tramonto si riempie di gente che si stende sull’erba attrezzata di birra e stuzzichini. Sicuramente un po’ affollata, ma lo spazio si trova ed è un peccato non fermarsi per un po’ di relax con una vista stupenda.
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Porto da Vila Nova de Gaia

Cosa vedere a Porto: le chiese

Indubbiamente le chiese rappresentano una parte importante della visita di Porto: anche le più piccole sono spesso ricoperte di azulejos e rappresentano delle vere opere d’arte. La prima da cui partire è sicuramente la cattedrale (Sé do Porto) costruita nel XII secolo: la sua struttura è maestosa ed elaborata. La facciata principale conserva tratti della sua funzione di chiesa-fortezza, con le due torri e i contrafforti che circondano l’antico rosone.

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Sé do Porto

Quella laterale (verso nord), in stile barocco, è bellissima ed è opera di un architetto italiano Nicola Nasoni. All’interno spiccano alcuni interessanti altari, tra cui quello del Santissimo sacramento che testimonia perfettamente l’antica arte orafa dei maestri di Porto. Ciò che più mi ha colpita della cattedrale è però il suo stupendo chiostro decorato di azulejos. Un incanto. Si può salire inoltre al livello superiore e poi accedere ad una delle torri. (L’ingresso è a pagamento ed è previsto lo sconto con la Porto card).

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Chiostro Sé do Porto

Altra visita immancabile in un viaggio a Porto è alla Igreja e Torre dos Clérigos (ingresso alla chiesa gratuito alla torre a pagamento – sconto con la Porto Card): un’opera barocca di grande fascino progettata sempre da Nasoni a metà del XVIII secolo (Nasoni è sepolto all’interno). La chiesa a pianta ellittica è piuttosto piccola, mentre ciò che rende particolarmente meritevole la visita è la torre di 75 metri, da cui si gode una bellissima vista su Porto. (Precisazione d’obbligo: di punti panoramici a Porto ce ne sono molti, quindi se non si vuole fare i numerosissimi scalini (225) si può ammirare la città da altri luoghi: anche la torre della cattedrale offre un bel panorama con qualche scalino in meno).

Le altre chiese da segnare

Non distante dalla torre si trova la Igreja Do Carmo, anch’essa barocca rivestita con decorazioni di azulejos.

Altra chiesa molto importante per la città è quella di S. Francisco, a cui è affiancato un museo di opere religiose (ingresso a pagamento – sconto con la Porto card): all’interno è un tripudio barocco, completamente rivestita di sculture e decorazioni di legno dorato. Da segnalare la pala d’altare della cappella maggiore dedicata all’albero di Jesse. La chiesa si trova accanto al Palácio da Bolsa (di cui parlerò più avanti).

Tra le altre chiese che vorrei segnalare c’è la Capela da Almás (ingresso gratuito), chiamata così perché è stata luogo di sepoltura dai tempi di re Alfonso III fino al XIX secolo. È molto piccola e in realtà la sua parte più spettacolare è l’esterno, completamente ricoperto di azulejos. Altra sosta, sempre restando in tema chiese, è quella presso la Igreja de S. Ildefonso: costruita nel XVIII ha subito diversi interventi dovuti ai danni durante l’assedio di Porto del 1833 e, prima ancora, ad una tempesta. Presenta una facciata vestita di azulejos che raccontano scene della vita di S. Ildefonso e allegorie dell’eucarestia.

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Capela da Almás

Potrei continuare ad elencare chiese, mi fermo qui perché già così c’è un bel po’ da vedere.

Tra edifici storici e mercati

In un elenco di cosa vedere a Porto di certo non può mancare la Estação de São Bento.

Si potrebbe prendere come riferimento centrale per partire nelle varie direzioni alla scoperta della città. La costruzione iniziò nel 1900 ed è sicuramente uno dei monumenti iconici della città, per l’imponenza esterna ma soprattutto per i bellissimi decori nell’atrio realizzati con 20.000 azulejos Vi sono raffigurati momenti della storia della città, ma anche dei mezzi di trasporto.

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Estação de São Bento

Tra le visite più interessanti fatte a Porto c’è sicuramente il Palácio da Bolsa, nel bairro da Ribeira.

È la sede dell’associazione dei commercianti, ancora in uso. All’interno sono visitabili alcune sale di cui sicuramente le più interessanti sono quella d’oro e la sala araba. Quest’ultima sofisticata stanza, con archi, colonne, decorazioni in oro e scritte in arabo, è stupenda e vale da sola tutto il giro dell’edificio: quando si accede sembra di essere in un castello di qualche dinastia araba.

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Palácio da Bolsa

Il Palácio da Bolsa è visitabile solo con la guida, che spiega le peculiarità delle sale e alcune tappe della storia dell’associazione utili a comprendere le stanze che si vedono. Il tour dura circa 30 minuti, c’è in diverse lingue ad orari specifici. La prenotazione è obbligatoria, dal sito o direttamente dalla biglietteria per le visite successive o del giorno, dopo a seconda della disponibilità.

Di fronte al Palácio da Bolsa si trova il Mercado Ferreira Borghese: un’interessante struttura rossa in metallo costruita nel 1885 per sostituire un vecchio mercato del quartiere.

In realtà l’edificio non fu mai utilizzato a questo scopo e rischiò più volte di essere demolito. Dopo varie discussioni ed ipotesi, il suo interno fu ridiviso per essere utilizzato come area concerti e spazio culturale, mentre l’esterno è rimasto intatto. Oltre ad eventi, ospita anche mercatini, come quello dell’artigianato allestito durante il nostro soggiorno. Consiglio vivamente di andare a dare un’occhiata all’interno perché noi vi abbiamo trovato stand di creativi bravissimi.

Se quello Ferreira Borghes non è mai stato un vero mercato, quello do Bolhão è invece un’istituzione a Porto.

Aperto nel 1914 è stato recentemente restaurato. Ho trovato la struttura molto interessante nella sua semplicità. All’interno ci sono stand di fiori, di prodotti alimentari e di piatti pronti e tapas oltre ad un paio di veri e propri ristoranti (al secondo piano): si incontra gente del posto che fa la spesa per casa e chi si ferma a gustare un piatto tipico. Lo suggerisco assolutamente per una pausa pranzo. Ci sono anche opzioni vegane.

Per gli amanti di Harry Potter e non solo

Come molti probabilmente sanno, a Porto c’è la libreria che pare abbia ispirato la Rowling. A dire il vero, non sono una fan della saga, ma adoro le librerie e dalle foto questa sembrava stupenda. In effetti la livraria Lello e Irmão ha grande fascino. L’ingresso è a pagamento, ma se poi si acquista all’interno si ha uno sconto. L’architettura interna in legno vale a mio parere la visita, anche se purtroppo non la si può ammirare molto vista la gran folla. Per accedere si deve acquistare il biglietto online. C’è spesso la coda quindi conviene organizzarsi un po’ con gli orari.

L’atmosfera di Porto

Ho più volte affermato che la bellezza della città è nella sua atmosfera. Si vive percorrendo le sue viuzze tortuose, dove a volte quelle più vivaci sono dove meno te lo aspetti. Stradine piene di localini, ma anche di originali concept store. Anche se non si vuole fare shopping consiglio di entrare comunque a dare un’occhiata: noi abbiamo trovato proposte veramente interessanti (tradotto: avrei comprato chissà quante cose, ma mi sono contenuta!).

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Vie del centro

La via forse più famosa è Rua das Flores, che dalla estação de São Bento arriva fino al grazioso largo de Domingos e da lì si scende fino al quartiere Ribeira: è piena di artisti di strada e negozietti (anche alcuni orafi, arte storica in città), mentre la piazzetta finale si anima la sera. Suggerisco però di percorrere anche le viuzze intorno, un po’ più defilate ma molto caratteristiche. Su questi vicoli si affacciano piccoli locali tipici, a volte moderni altre decisamente più pittoreschi: ho ad esempio amato rua Dos Caldeireiros fino a largo dos Loios (qui una sosta al negozio Usoluso è d’obbligo). Non c’è nulla di scenografico, è una viuzza un po’ malconcia in salita su cui però si affacciano ristorantini molto carini.

 

Altra via che consiglio assolutamente di percorrere è Rua das Galerias de Paris (e la parallela Rua de Candido Dos Reis), non molto distanti dalla famosa libreria: qui la movida la sera è garantita. Oltre che per il divertimento, la suggerisco anche per ammirare gli edifici che vi si affacciano dall’evidente influenza art nouveau, come al numero 28 di Galerias de Paris.

Passeggiare permette poi di ammirare veramente gli stupendi palazzi ricoperti di azulejos: praticamente ovunque, da edifici storici a case comuni, da palazzi ristrutturati a quelli che sembrano abbandonati, le mattonelle colorate sono veramente una costante della città. E proprio quelle un po’ più datate, non più perfette, evocano quel fascino senza tempo che caratterizza Porto.

L’arte contemporanea a Fundação de Serralves

Fermarsi al centro di Porto però vorrebbe dire perdersi alcuni luoghi di grande interesse, come la Fundação de Serralves: un polo culturale e d’arte contemporanea che invece consiglio assolutamente di visitare. Ho dedicato un articolo specifico a questo luoghi (lo trovi qui: arte contemporanea a Porto), perché mi ha colpita molto. Qui posso però anticipare che occorre dedicargli almeno mezza giornata: ci sono infatti due spazi espositivi e un grande giardino con altrettante opere inserite nella natura. Ad essere interessante non è solo il contenuto delle esposizioni ma come esse sono concepite. (Ingresso a pagamento, sconto con Porto card).

Rilassarsi a Porto

Uno dei luoghi che alcuni tralasciano perché non centralissimo è il Jardim do Palácio de Cristal, un enorme parco su più livelli con roseti, labirinti, aree giochi, spazi per animali e alcune vedute stupende sulla città. Porto è anche questo e trovare il tempo di fare un giro vi ripagherà, soprattutto se si viaggia con bambini. Fuori dal movimento del centro possono prendersi tutto il loro tempo.

Tram storici, faro e oceano

Chiudo questa lunga guida su cosa vedere a Porto con un suggerimento classico e uno meno battuto: un giro sui tram storici è una di quelle cose molto turistiche che in città come Porto in tanti fanno. Io ero incerta se farlo, ma poi ho visto che poteva essere un modo particolare per raggiungere l’oceano e mi sono decisa. Dalla chiesa di San Francesco si prende lo storico tram 1 e si può raggiungere Passeio Alegre, nel quartiere Foz: si attraversa un bellissimo parco o si costeggia il fiume e in dieci minuti si arriva al faro. La zona è molto tranquilla, perfetta in una giornata di sole. Adoro i fari e mi sembrava un vero peccato non arrivare fin qui. Poi ci siamo spinti oltre e siamo scesi anche in spiaggia nella località di Matosinhos.

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Lo storico tram

Non ho suggerito locali dove mangiare perché, non mangiando pesce, non ho possibilità di suggerire ristoranti dove assaggiare le specialità tipiche, come le sarde. Anche questa però è indubbiamente un’esperienza che permette di entrare nel vivo dell’atmosfera di Porto.

Spero che questi miei suggerimenti su Porto, cosa vedere e fare in quattro giorni siano utili. A chi è in partenza auguro buon viaggio. 

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2 Commenti

Visitare Porto, consigli pratici per la capitale del nord del Portogallo 14 Settembre 2023 - 16:45

[…] città difficile in cui girare anzi: si può scoprire tranquillamente e senza grossi problemi. Nell‘articolo su cosa vedere a Porto ci sono tutte le cose da non perdere, quelle più famose e qualche chicca meno frequentata.  Di […]

Reply
arte contemporanea Porto 25 Agosto 2023 - 15:47

[…] questa suggestiva città, offre diversi spunti al viaggiatore e li ho raccolti in un articolo sulle cose da vedere a Porto, mentre in un altro ho provato ad essere utile con una serie di consigli pratici. Questa volta […]

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