– Roma insolita –
C’è sempre un buon motivo per tornare a Roma, anche se l’abbiamo già visitata tante volte: la sua bellezza è struggente e le cose da vedere sono infinite. Tempo fa avevo pubblicato un itinerario tra angoli segreti e luoghi noti della capitale, questa volta torno a parlarti di una Roma insolita, con altre tappe spesso tralasciate dai giri turistici più classici.
Mi capita spesso di andare a Roma in giornata, arrivo la mattina presto e gironzolo fino a dopo cena, per poi ripartire. Inserisco sempre alcune soste immancabili, come la passeggiata dal Colosseo al Vittoriano, un tratto la cui meraviglia mi lascia sempre senza parole.
Ogni volta però provo anche a scoprire un altro pezzettino di questa meravigliosa e maltrattata città. Oggi ti racconto proprio di alcune zone di una Roma insolita in cui sono stata di recente.
Roma insolita, giro tra quartieri meno turistici
Rioni Monti
Rione Monti è uno dei più antichi della città, un saliscendi di viuzze in cui si trovano negozi di artigianato, vintage, locali e alcuni grandi tesori della capitale. Non distante dal Colosseo, deve il suo nome al fatto che originariamente comprendeva diversi colli: Esquilino, Quirinale, Viminale e parte di Celio.
Oggi sta diventando sempre più di tendenza tra giovani e artisti, ma ancora non è preso di mira dalle folle di visitatori. È quindi perfetto per una passeggiata tranquilla.
Ti consiglio di andarci il sabato o la domenica quando si svolge il Mercato Urbano, un mercatino dell’artigianato – ma non solo – ospitato nella hall del Grand hotel Palatino (ad agosto dovrebbe esser chiuso): lo spazio non è molto ampio ma ci sono stand che vendono prodotti fatti a mano, dai vestiti ai quadri. Se sei un amante dei mercatini e ti piace acquistare da artigiani o artisti non devi assolutamente perdertelo.
Tra le vie del rione Monti
Al Rione Monti ti imbatterei probabilmente in numerose chiese di particolare interesse, qui te ne voglio consigliare tre: la prima è la basilica di Santa Pudenziana, al cui interno c’è un bellissimo mosaico. Pare sia uno dei più antichi mosaici absidali di Roma.
L’altra tappa immancabile a Rione Monti è la basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche papali. Alla chiesa è legata una leggenda: nella notte del 4 agosto del 352 d.c la madonna apparve a papa Liberio chiedendogli di costruire una chiesa lì dove l’indomani si sarebbe tenuto un evento straordinario. La mattina successiva nel punto dove sorge la basilica nevicò. Ancora oggi, ogni anno ad agosto, si rievoca il miracolo con una finta nevicata.
Non lontano da Santa Maria Maggiore c’è un’altra chiesa che custodisce un tesoro: sto parlando della basilica di San Pietro in Vincoli al cui interno si trova una stupenda statua di Mosè realizzata da Michelangelo. La chiesa è nota anche perché vi sono conservate le catene che legarono San Pietro. Si raggiunge con la suggestiva salita dei Borgia.
Se capiti a Rione Monti la sera devi fare un salto nella graziosa piazza Madonna dei Monti, diventata luogo d’incontro della zona.
Via Cavour e via Nazionale sono le arterie principali del quartiere, ma tra quelle più caratteristiche ci sono anche Panisperna, Neofiti, Urbana e Leonina.
Giardino degli aranci
Questo mio giro in una Roma insolita tocca anche uno degli angoli della capitale che piano piano si sta facendo conoscere: il Giardino degli aranci. Non molti ancora arrivano quassù, ma è un vero peccato, perché la vista è bellissima, soprattutto al tramonto. Si tratta di un giardino posto su un terrazzo in zona Aventino che si affaccia sul Tevere.
Il nome originario è parco Savelli perché si estende in un’area del fortilizio fatto erigere dai Savelli nel 1285. Il parco fu realizzato nel 1932 trasformando quello che all’epoca era l’orto dei frati domenicani, così da poter dare a libero accesso a quello splendido panorama.
A due passi dai giardini, in piazza dei Cavalieri di Malta, si trova il famoso buco della serratura da cui si vede la cupola di San Pietro. È sul portone del priorato dei cavalieri di Malta: ma preparati, perché la fila può essere lunghissima, almeno nei weekend. Noi non ce la siamo sentita di aspettare un’ora e ci siamo goduti il panorama dai giardini.
Circo Massimo
Per arrivare al Giardino degli aranci probabilmente costeggerai il Circo Massimo: nonostante sia famosissimo, molti lo tralasciano quando visitano la capitale. Secondo me però è una tappa da considerare in un giro di Roma. Si tratta del più grande edificio per lo spettacolo dell’antichità. Qui, tra l’altro, si svolse anche il ratto delle Sabine.
La prima costruzione per le corse pare fosse per volere di re Tarquinio Prisco, ma fu Giulio Cesare a fare realizzare un vero e proprio circo in muratura.
Qui trovi tutti i dettagli sulla storia e per la visita.
Se sei in zona all’ora di pranzo ti suggerisco l’Osteria degli Amici, abbiamo mangiato benissimo (ti consiglio di prenotare).
Galleria Sciarra
Spostandoci al centro voglio invece suggerirti un’altra chicca di Roma spesso tralasciata dai turisti: è un passaggio privato in stile Liberty. Noi in realtà la prima volta ci siamo capitati per caso e lo stupore è stato grande. Purtroppo non ritrovo la foto dall’interno. È un vero incanto. Si trova tra via Marco Minghetti, vicolo Sciarra e piazza dell’Oratorio, non lontano dalla fontana di Trevi. Essendo zona di uffici, nel weekend resta chiusa e si può sbirciare solo dai cancelli.
Spero che questi miei suggerimenti su una Roma insolita, un po’ meno battuta dagli itinerari turistici, ti sia utili per i prossimi viaggi nella capitale.
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