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Viaggi sostenibili, come ridurre (e compensare) il nostro impatto

Di Camilla
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– Viaggi sostenibili –

Non ci sono viaggi sostenibili, ogni volta che ci muoviamo il nostro impatto sull’ambiente è enorme, dobbiamo essere chiari e sinceri con noi stessi.

Non sono qui per consigliarti di smettere di viaggiare, sarei un’ipocrita perché neanche io sono pronta a farlo. Penso però che ognuno di noi possa, e dovrebbe, cambiare il modo con cui si approccia al viaggio, cercando di farlo nel modo più responsabile possibile e con minori conseguenze per il pianeta e le popolazioni che si visitano.

La consapevolezza della fragilità dell’ambiente e del mondo che ci ospita, così come delle conseguenze dei nostri comportamenti, è fondamentale: il punto di partenza per cambiare il nostro modo di agire.

Non riguarda solo il viaggio ma la vita in generale, ed è un percorso graduale. Difficile, a mio parere, cambiare tutto dall’oggi al domani. Non si può però rinviare ancora, gli effetti dei nostri comportamenti sono sempre più evidenti, potremmo parlarne per ore, ma non è questa la sede. Ora è necessario intraprendere quel sentiero che ci porta a prendere coscienza delle conseguenze delle nostre azioni sull’ambiente e fare scelte più sostenibili.

Viaggi sostenibili

Qui nel blog trovi già un articolo con una serie di consigli estremamente pratici per rendere i tuoi viaggi responsabili e più sostenibili. In questo nuovo post vorrei concentrarmi su uno degli aspetti a cui avevo accennato in quella lista: l’inquinamento dato dal viaggio vero e proprio, dal percorso fatto per raggiungere una località e poi la successiva e così via. Soprattutto vorrei proporre una riflessione su come ridurre e compensare quell’impatto.

Lo voglio fare proprio in questo periodo in cui siamo fermi a causa della pandemia perché è un ottimo momento per soffermarsi sulle nostre azioni: questa situazione ha cambiato molte abitudine e continuerà a farlo anche quando l’emergenza starà diminuendo. Sfruttiamo quest’occasione per una riflessione più ampia e tornare poi a viaggiare in modo diverso, più consapevole. 

L’aereo, il mezzo più inquinante

Come scrivevo nel precedente articolo, l’aereo è indubbiamente il mezzo più inquinante e il suo uso sta crescendo sempre di più, soprattutto in ambito civile e per piacere. L’ideale sarebbe utilizzarlo il meno possibile, specie quando le località sono raggiungibili anche in treno o bus. Purtroppo, ci siamo abituati a scegliere i voli anche per tratte brevi, che potremmo percorrere in altri modi. Mi rendo conto che per molti di noi acquistare un volo è l’unica opzione tra viaggiare o rinunciare completamente ad andare in un posto, perché usare un mezzo alternativo richiederebbe un tempo che non abbiamo.
D’altronde, anche bus, treno o macchina hanno un impatto sull’ambiente, seppur minore dell’areo.

Partendo dal fatto che non siamo disposti a rinunciare a viaggiare, possiamo però provare a fare qualcosa che vada a compensare il nostro impatto, prendendoci cura del pianeta.

Un modo è quello di compensare l’emissione di CO2 imputabile ai nostri spostamenti.

Calcolare e compensare l’emissione di CO2

Ci sono siti che permettono di calcolare le emissioni di CO2 che il nostro viaggio avrà in base al mezzo utilizzato e alla distanza percorsa (ad esempio questo) e ci sono organizzazioni che danno la possibilità di compensarle con una donazione. Nella maggior parte dei casi si possono finanziare progetti a favore delle energie rinnovabili, spesso in paesi in via di sviluppo, riducendo quindi la produzione di CO2 in certe aree del mondo; in altri casi sono crediti di carbonio certificati o piantumazioni di alberi.

Non è la soluzione, ma un primo passo

Certo, non è la soluzione al problema, questo è chiaro. Ci sono anche opinioni critiche verso questo sistema che viene paragonato alle indulgenze vendute per compensare i peccati. Per molti forse diventa un escamotage per mettere in pace la propria coscienza, ma è ovvio che non è questo il modo con cui andrebbe fatto o con cui almeno io vi propongo di farlo.

Tra le posizioni critiche c’è anche chi mette in dubbio la reale efficacia a lungo termine di certe operazioni: magari l’azione di compensazione finanziata non va a buon fine. Il rischio ci potrebbe essere, ed è per questo che conviene affidarsi a siti/organizzazioni che riteniamo validi e affidabili.

Credo che piuttosto che viaggiare indiscriminatamente, fregandocene dell’impatto che ciò avrà sull’ambiente, provare a rendere i nostri viaggi sostenibili compensandoli e finanziando progetti e organizzazioni che operano seriamente sia un primo passo comunque importante.

Tra i siti che potete utilizzare per calcolare la vostra impronta e compensarla ci sono:

United nation Carbon offset platform

Atmosfair

Climate care

Piantare un’albero o una foresta

Un’altra azione che fa bene al pianeta, e non solo, è quella di piantare un albero tramite organizzazioni come Treedom: scegli una specie che verrà piantata da un agricoltore in uno dei paesi selezionati. Farai del bene al pianeta ma anche alla comunità locale che da quella pianta potrà ricavare una fonte di sostentamento.

Treedom-viaggi responsabili-viaggi sostenibili

Treedom

Quando scegli l’albero puoi farlo in base ad una serie di parametri come ad esempio la sicurezza alimentare, l’assorbimento di CO2, lo sviluppo economico e la protezione ambientale. Perché ti propongo questo in un articolo che parla di viaggi sostenibili? Perché potremmo piantare un albero per compensare ogni nostro viaggio o magari quelli più lunghi. Anche in questo caso non avremmo ridotto l’impatto che abbiamo sull’ambiente ma avremmo comunque fatto una scelta che ha degli effetti positivi sul pianeta e sulle comunità locali.

Viaggi sostenibili, fermarsi di più

Credo che per rendere i nostri viaggi più sostenibili potremmo ricominciare ad apprezzare e scegliere mete più vicine a noi rinunciando ai voli, magari alternandole a viaggi più lunghi, piuttosto che spingerci sempre dall’altra parte del mondo. È poi importante evitare di usare sempre l’auto, optare per i mezzi pubblici spesso ci permette non solo di inquinare meno ma anche di entrare a contatto con altri viaggiatori o persone del posto. Questo ovviamente quando non è possibile camminare o andare in bicicletta, che sono le opzioni più green.

Ritengo però che ci sia anche un’altra cosa che possiamo fare per ridurre il nostro impatto sull’ambiente quando viaggiamo ed è farlo in modo lento. Non intendo stare un mese o due in posto (sarebbe stupendo e forse l’ideale, ma non tutti possono permetterselo in termini economici e di tempo). Intendo evitare di mettere troppo tappe, magari saltando da un posto all’altro nell’arco di pochi giorni.

Vivere i luoghi

L’idea è quella di fermarsi di più nei posti in cui si visita, camminare il più possibile per le città, i quartieri, anche fuori dalle zone turistiche. Osservare la vita della città e per un po’ sentirsi parte di essa. Inserire mille tappe, correndo da una città all’altra, magari nell’arco di pochi giorni, ricorrendo spesso all’auto per risparmiare tempo rischia di aumentare il nostro impatto, forse senza darci veramente di più in termini di esperienza.

Almeno nella mia concezione di viaggi sostenibili rientra anche questo, avvicinarsi ad un luogo cercando di viverlo, fermarsi, respirare quel posto e per quanto possibile camminare per le sue strade.

Spero che questo articolo ti sia utile in vista dei viaggi che faremo post pandemia. Ci tengo a precisare che non mi sento nella condizione di dire cosa va fatto o meno per fare viaggi sostenibili, non sono una scienziata e soprattutto la mia vita è ben lungi dall’essere completamente sostenibile, vuole solo essere un’occasione di riflessione e confronto, perché quello verso la sostenibilità è un percorso che si fa insieme. Se ti va lasciami il tuo parere e i tuoi suggerimenti nel box dei commenti.  

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