– Il borgo di Santo Stefano di Sessanio –
Uno degli angoli d’Abruzzo più caratteristici e suggestivi è indubbiamente il borgo medievale di Santo Stefano di Sessanio, in provincia de L’ Aquila: un dedalo di viuzze strette, salite e discese, su cui si affacciano palazzi storici in pietra, il tutto incorniciato dallo spettacolare scenario del Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.
A questa gemma sono particolarmente legata per un motivo che ti spiegherò a breve. Purtroppo Santo Stefano di Sessanio è stato anche uno dei paesi fortemente colpiti dal terremoto del 2009, ma la ricostruzione è in atto e la sua struttura medievale, così come la sua bellezza, non sono stati intaccati.

Scorcio di Santo Stefano di Sessanio
Il borgo di Santo Stefano di Sessanio si trova a circa 15 minuti d’auto da Rocca Calascio, altro luogo dell’Abruzzo che ti consiglio assolutamente di visitare, magari nella stessa giornata o in un weekend immerso tra natura e tradizione. Sono due perle della regione che lasciano estasiati. La prima volta che ci sono stata risale ad oltre dieci anni fa, poco prima del terremo, poi ci sono tornata di recente.

Uno degli scorci del borgo
L’incontro con Lucio Dalla
All’inizio ho scritto che sono legata a questo borgo abruzzese per un motivo particolare e ora, brevemente, voglio svelartelo: a Santo Stefano di Sessanio abbiamo trascorso un capodanno molto speciale, con successivo brindisi la mattina del primo in cima a Rocca Calascio, in un paesaggio reso ancora più spettacolare dal candore della neve. Il pomeriggio del 31 abbiamo assistito ad un intimo concerto di Lucio Dalla all’interno di una piccola sala del famoso albergo diffuso Sextantio. Il cantautore bolognese aveva scelto quel borgo per una breve vacanza: quel pomeriggio aveva improvvisato un piccolo concerto per gli ospiti dell’albergo, la musica si era diffusa per le vie intorno alla sala e anche persone che soggiornavano in altre strutture (come noi) erano state accolte in quella stanza con al centro il pianoforte.
Molti di noi erano seduti in terra ad ascoltare lui e il suo compagno cantare e conversare amichevolmente con tutti.
Era la seconda volta che avevo modo di vederlo dal vivo e così vicino (la prima era stata quando lavoravo al Musicultura festival di Macerata): lui, come allora, era stato di una disponibilità e semplicità unica, e ci aveva regalati momenti di pura magia. È stato un pomeriggio di quelli che si ricordano per sempre.

Il borgo di Santo Stefano di Sessanio prima del terremoto
Ma ora veniamo più dettagliatamente al borgo di Santo Stefano di Sessanio.
Santo Stefano di Sessanio e il terremoto
Come accennavo sopra, questo grazioso borgo ha subito grandi danneggiamenti durante il terremoto: la storica torre è venuta giù e molti edifici hanno subito danni. Quando ci siamo tornati abbiamo parlato con alcuni commercianti del posto: ci hanno confermato che i lavori procedono, alcuni sono terminati, altri in corsi, alcuni devono iniziare. Ammetto che ci ha fatto un certo effetto vedere le impalcature in quel luogo, per noi, legato a stupendi ricordi, ma è stato consolante constatare come le attività fossero comunque aperte, la gente del posto ottimista e i turisti in giro.
Borgo di Santo Stefano di Sessanio, cosa vedere
L’ingresso principale al borgo è la porta con lo stemma dei Medici, i Signori del Gran Ducato di Toscana che, acquistando la Baronia dei Carapelle, divennero signori di Santo Stefano nel 1579 e lo restarono fino al 1743. Il periodo dei Medici fu anche quello di maggior splendore per il borgo, grazie alla transumanza e soprattutto al commercio della lana carfagna, utilizzata per le divise militare e i sai dei monaci. Con la privatizzazione delle terre e la fine della transumanza, iniziò il declino di Santo Stefano di Sessanio.

La porta d’accesso al borgo
Tracce della presenza dei Medici si trovano ancora oggi in molti dettagli architettonici del borgo, dai portali ad arco con formelle fiorite alle bifore, passando per le mensole dei balconi e le finestre in pietra. Superata la porta medicea ci si trova nella piazzetta principale e, da lì, inizia la visita vera e propria di questo incantevole borgo in pietra, attraverso i suoi vicoli, alcuni strettissimi, i camminamenti coperti e gli affacci sulla vallata.

La torre medicea prima del terremoto
Simbolo del borgo di Santo Stefano di Sessanio era la torre trecentesca circolare, purtroppo crollata con il terremoto. I materiali con cui era costruita sono stati però recuperati e saranno usati per riedificarla di nuovo. Quando ci siamo tornati non era stata ancora terminata.
Un borgo de scoprire con calma
Tra i luoghi storici del borgo di Santo Stefano di Sessanio ci sono il palazzo del Capitano con l’elegante loggiato e la chiesa di Santa Maria delle Grazie, subito dopo l’arco. Fuori dal borgo, ora in restauro, c’è anche la chiesa della Madonna del lago.
Il borgo è molto raccolto ed è uno di quei luoghi da visitare piano piano, lasciandosi pervadere da tutta la sua calma. Per vederlo ci si impiega veramente poco, ma vale la pena soffermarsi sui suoi scorci e angoli più caratteristici, sedersi in uno dei suoi locali, la maggior parte dei quali sono una vera chicca, ricavati in ambienti storici e curati nei dettagli.

In uno dei locali del borgo
Il bello di una visita in un luogo come questo è proprio immergersi nei tempi lenti, nei sapori di una volta, nell’atmosfera accogliente, creata da chi ha deciso di ridare vita ad un borgo quasi disabitato prendendosene cura e rivalorizzandolo.

Per le vie di Santo Stefano di Sessanio
Una delle caratteristiche del paese è poi l’albergo diffuso, inizialmente realizzato da un imprenditore di origini svedesi, che ha dato grande visibilità al paese.
Avrai capito che il borgo di Santo Stefano di Sessanio è uno dei miei luoghi del cuore in Abruzzo, spero che questo articolo ti ispiri a visitarlo, sono convinta che non ti lascerà indifferente. Se ti interessa scoprire altri luoghi incantevoli della regione qui trovi una selezione di articoli sull’Abruzzo.
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2 Commenti
già scorrendo queste immagini, rimango estasiato dalle stesse. dovrebbe essere un sogno trascorrere un periodo in un posto incantato come questo.. chissà se un giorno riuscirò a metterci piede.
Te lo auguro, è un borgo che incanta.