Home » Arte contemporanea a Napoli: quattro luoghi da non perdere

Arte contemporanea a Napoli: quattro luoghi da non perdere

Di Camilla
arte contemporanea a Napoli-arte contemporanea-napoli-campania

– Arte contemporanea a Napoli –

L’arte a Napoli è protagonista nei luoghi classici e in quelli che non ti aspetti. Trasforma e mura dei quartieri popolari, con meravigliosi murales, e ti accoglie alle sale di antichi palazzi; ti accompagna nelle fermate della metropolitana e fa capolino dai chiostri nascosti dietro alte e spesse mura, che rendono impenetrabili i suoni inarrestabili della città.

L’arte a Napoli manifesta con emblematica chiarezza tutto il suo essere linguaggio, e non mera estetica, strumento che connette mondi, testimonia trasformazioni, racconta vite. Ecco perché  ho deciso di dedicare un articolo solo all’arte contemporanea a Napoli: andremo in luoghi classici e in altri in cui forse non ti aspetti di trovare tanta bellezza. 

La mia relazione con la capitale partenopea è cresciuta nel tempo e, seppur dopo ormai dieci anni di frequentazioni ancora ci sono segreti tra noi e forse qualche insanabile incomprensione, posso dire di provare un’attrazione costante che mi porta a tornare e tornare. Ho visitato molte delle attrazioni di maggior interesse e soprattutto diversi luoghi meno noti ma imperdibili. Qui ti parlo proprio di alcuni di essi.

Non li chiamo semplicemente musei perché, a mio parere, sono molto di più: i primi due in particolare, sono esperienze, sono spazi di sperimentazione, sono testimonianze di come la città cambia.

Se per te è la prima volta a Napoli e vuoi sapere cosa vedere in generale, ti consiglio questo articolo dove ho raccolto le tappe classiche e non solo: direi tutto quello che consiglierei di vedere a chi non è mai stato in città.

Se invece vi hai già trascorso qualche giorno, visto le cose note e cerchi qualche chicca meno nota, c’è un altro post che fa al caso tuo: 5 cose fuori dal comune da fare a Napoli. E ovviamente prosegui con la lettura, perché i luoghi di cui ti sto per parlare ti stupiranno.

Arte contemporanea a Napoli

  • Jago museum e rione Sanità
  • Fondazione Made in Cloister
  • Museo Madre
  • Museo Pan

Lo Jago museum e rione Sanità

La prima tappa di questo tour alla scoperta dell’arte contemporanea a Napoli è allo Jago museum nel Rione Sanità.

Non credo che Jago abbia bisogno di presentazione, ma per chi non lo conoscesse è uno dei maggiori scultori contemporanei, un’artista visionario che restituisce una lettura unica della società attuale. Ha un legame speciale con Napoli e con il rione Sanità in particolare. Proprio qui, anni fa, ha creato il suo laboratorio in un’ex chiesa. Quello spazio un tempo privato ora è diventato un museo e fa parte integrante del processo di trasformazione di uno dei quartieri più interessanti e veraci della città.

jago museum-napoli-arte contemporanea

Jago Museum

Lo Jago museum ospitato nella chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi infatti è gestito dalla cooperativa di comunità La Sorte. Questa realtà è nata nel febbraio del 2024 da un gruppo di quindici ragazzi e  ragazze tra i 22 e i 28 anni, persone cresciute nel quartiere e che qui vogliono restare, lavorare e contribuire a quel processo di cambiamento iniziato da tempo con Don Antonio Loffredo e la cooperativa La Paranza. Di quest’ultima e di come avesse ridato dignità a luoghi di grande valore abbandonati, contribuendo a cambiare il volto del quartiere, avevo parlato in un articolo dedicato a Le Catacombe di Napoli.

L’arte mezzo e simbolo di trasformazione

I/le giovani che hanno dato vita a La Sorte muovono proprio i primi passi all’interno delle attività proposte da La Paranza, hanno beneficiato di quel lavoro di rinascita compiuto dalla prima cooperativa e hanno deciso di diventare essi stessi protagonisti del cambiamento.  A loro è affidata la gestione di alcuni luoghi che per anni sono rimasti chiusi ma che rappresentano tesori del quartieri: il primo è appunto la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi dove ora è possibile ammirare le opere di Jago. Un viaggio incredibile alla scoperta di questo straordinario artista, compiuto con la spiegazioni di chi fa parte della cooperativa.

Conoscevamo le sue opere ma non le avevamo mai viste dal vivo: mi sembra banale dire che non ci saremmo voluti staccare da esse, che saremmo rimaste ad ammirarle per ore, ma è così.

Figlio velato-jago-napoli-rione sanità

Figlio velato

Le opere di Jago però non sono solo qui, proprio per invitare i visitatori a scoprire un altro pezzettino del quartiere, il “Figlio velato”, una delle sue creazioni più suggestive, si trova in un’altra chiesa del quartiere: nella Cappella dei Bianchi della chiesa di San Severo Fuori le Mura. Un luogo scelto non a caso, perché Jago per “suo figlio” – così chiama l’opera – ha voluto un posto che avesse un significato speciale (durante la visita si scopre perché).

La chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini

Da abbinare a queste due visite c’è il terzo spazio d’arte contemporanea gestito da La Sorte, la chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini: i suoi interni sono stati trasformati dagli artisti Tono Cruz, Mono González e Giuliana Conte con dei murales che raccontano essi stessi il processo di trasformazione del quartiere e la vita del quartiere. Ma non solo, perché ci sono opere che richiamano i viaggi dei migranti e le tragedie che costellano quelle attraversate.

Potenti sono i ritratti di chi vive nel rione, appesi all’interno della chiesa e lungo la strada, perché l’apertura di questi luoghi fa appunto parte di un processo che deve coinvolgere tutta la comunità, in cui ognuno può e deve essere protagonista.

chiesa dei cristallini-santa maria maddalena ai cristallini-rione sanità-napoli-campania

Chiesa Santa Maria Maddalena ai cristallini

Info utili: le visite allo Jago museum e alla Figlio velato sono con la guida (anche se poi- dopo la spiegazione – c’è tutto il tempo di rimanere ad ammirare l’opera), quindi ad orari precisi, consiglio per questo di prenotare. Qui orari, costi. 

La fondazione Made in Cloister

La seconda tappa del nostro percorso alla scoperta dell’arte contemporanea a Napoli non è molto distante dalla prima e ci racconta un’altra storia affascinante: siamo nell’ex chiostro piccolo della Chiesa di Santa Caterina a Formiello, parte di un grande complesso monumentale del ‘500.

Anche qui spazi antichi un tempo abbandonanti tornano ad essere protagonisti in una luce completamente nuova, e l’arte, ancora una volta, si fa strumento di rinascita e connessione tra comunità.

made in cloister-arte contemporanea napoli-napoli-campania

Fondazione Made in Cloister

Già solo la storia di questo di questo spazio è interessante, perché da luogo di culto divenne fabbrica, che diede lavoro a centinaia di persone. Nell’800 infatti gli spazi furono requisiti da Giocacchino Murat e poi trasformati da Ferdinando di Borbone in un opificio che produceva soprattutto uniformi. Nella seconda metà dell’800, con l’Unità d’Italia, la richiesta di uniformi cala e la fabbrica fallisce. Viene abbandonata e gli spazi divisi, “privatizzati”, e usati per gli scopri più vari, tra cui garage per auto. La fondazione Made in Cloister si è fatta autrice di un prezioso lavoro di recupero: ha riportato l’ex chiostro alle sue dimensioni originarie, mantenendo però parte dell’architettura industriale, dando così vita ad un spazio unico.

Qui vengono ospitate mostre di arte contemporanea ed eventi culturali. Noi abbiamo avuto modo di visitare la biennale Interaction che proponeva opere stupende, ma le esposizioni cambiano nel tempo.

made in cloister-napoli-campania

Fondazione Made in Cloister

L’arte veicolo d’incontro e connessione

Ciò che rende ancora più affascinante e di valore questo progetto è il lavoro che la Fondazione porta avanti con la comunità: gli spazi infatti non vogliono essere un luogo chiuso in cui ospitare opere fatte altrove, ma si aprono al quartiere e con esso interagiscono. Gli artisti sono spesso invitati a risiedere qui, a creare opere appositamente per questo luogo e soprattutto ad immergersi nella vita della comunità locale.

Questa scelta di agire ha dato vita ad incontri inaspettati, da cui sono nate connessioni e progetti originali con proficue collaborazioni tra artigiani locali e artisti internazionali.

napoli-made in cloister-fondazione made in cloister-arte contemporanea-napoli

Fondazione Made in Cloister

Ecco quindi che non stiamo parlando solo di un museo, ma di un luogo d’arte e di incontro a 360° , uno spazio che si fa residenza d’artista, ospita eventi e laboratorio, ha al suo interno un bar (nell’ex refettorio riprogettato dal designer newyorkese Chris Rucker e realizzato da artigiani napoletani ), ma diventa anche mensa dei social tables per aiutare con pasti caldi le famiglie e le persone vulnerabili in collaborazione con Food for soul. 

Ultima nota, non da poco, la visita al museo costa solo 5 euro: per la location, il valore delle esposizioni e la storia del progetto è praticamente nulla.

Il Museo d’arte contemporanea Madre

La terza tappa di questo tour nell’arte contemporanea a Napoli ci porta al Madre, il museo d’arte contemporanea Donnaregina ospitato nell’ottocentesco palazzo Donnaregina, nel quartiere San Lorenzo, a due passi dal Duomo.

arte contemporanea napoli-napoli-campania-museo madre

Museo Madre

Aperto nel 2005, il museo è composto da tre piani, due dei quali ospitano mostre permanenti mentre l’altro le esposizioni temporanee. Dietro al grande portone giallo d’ingresso, inizia subito l’esperienza al museo con istallazioni che trasportano subito il visitatore in un viaggio artistico.

Se amate l’arte contemporanea e siete a Napoli, il Madre è uno degli indirizzi da segnare.

Museo Pan

L’altro indirizzo da segnare in un programma dedicato all’arte contemporanea a Napoli, fuori dalle rotto più classiche, è quello del Pam, il museo delle arti di Napoli, ospitato in un altro edificio storico: il palazzo Carafa di Roccella in via dei Mille. Il polo museale ospita esposizioni temporanee, laboratori, eventi e conferenze. Il mio consiglio è quello di controllare sempre il programma se si visita Napoli, perché vengono proposte mostre molto interessanti.

Napoli è una città che offre veramente molto al visitatore, ma come ogni luogo pieno di sfaccettature bisogna prendersi il tempo di conoscerla, scoprirla oltre gli itinerari più turistici, per comprendere le sue trasformazioni e le sue evoluzioni. Questo percorso sull’arte contemporanea a Napoli unisce luoghi più “classici” e progetti di comunità innovativi, che restituiscono valore a spazi dimenticati e aprono al visitatore nuovi angoli della città. 

.

.

 

 

 

 

 

 

 

Condividi l'articolo!

Scrivi un commento

Questo sito utilizza cookies per migliorare l'esperienza di uso. Fornisci il tuo ok o scopri di più per gestirli come preferisci. Accetta Leggi di più