– Napoli insolita –
Ho un debole per Napoli ed è così anche per il mio compagno. Negli anni ci siamo tornati più volte, scoprendo prima i luoghi più famosi e classici e piano piano le tappe meno battute. Proprio della Napoli insolita, ti voglio parlare in questo articolo, quella parte di città che meriterebbe di essere scoperta ma viene spesso tralasciata dagli itinerari turistici.
Napoli è una città che ti trascina, ti conquista con la sua bellezza e il suo caos, ti affascina e sorprende ogni volta. Ho scritto un articolo con le tappe più importanti da considerare per scoprire la città, lo trovi qui. Sono i luoghi che non devi perderti, ma ci sono anche altre chicche che con il tempo ho scoperto e che vorrei suggerirti: sono tappe perfette se ti fermi a Napoli più di 3 giorni e quindi hai il tempo di andare oltre l’itinerario classico o se avrai voglia di tornare (cosa molto probabile) dopo il primo soggiorno in città. Sono luoghi incantevoli ma che pochi conoscono, perfetti anche per una visita tranquilla, fuori dalla folla dei monumenti più noti.
Napoli insolita, chicche da non perdere
Chiostro di San Gregorio
San Gregorio, la famosa via dei presepi, non manca mai in un itinerario in città, ma spesso ci si concentra sui negozietti e il folklore locale e si tralascia un piccolo tesoro che è proprio qui: il monastero di San Gregorio Armeno. A mio parere è stupendo eppure poco frequentato, per questo entra di diritto in questa mia guida sulla Napoli insolita.

San Gregorio Armeno
Una volta varcato il portone principale il chiasso tipico della famosa via napoletana scompare e ci si immerge in un’oasi di silenzio e spiritualità. Il chiostro è un vero gioiellino, con al centro un grande complesso marmoreo, la cappella maiolicata sullo sfondo e una serie di sale di grande fascino e valore artistico. Si viene subito accolti in bel giardino verde circondato dai portici. Su un lato c’è un pozzo con una struttura in ferro da cui fu estratto il tufo per la costruzione del complesso. Il pozzo si ricollega anche alla Napoli sotterranea e quindi era un’ottima via di fuga in caso di assedio.

Chiostro San Gregorio Armeno
Sul chiostro si affacciano alcune sale tra cui il refettorio, la cappella di Santa Matia D’Idria (l’ambiente più antico stupendamente decorato), l’elegante salotto della Badessa, il bellissimo coro delle monache, le grate e un piccolo museo con gli utensili usati dalle suore. Si può inoltre ammirare dall’alto la ricca chiesa di San Gregorio, che vanta uno stupendo cassettone in legno e oro, una delle più straordinarie testimonianze della bottega fiamminga di Teodoro D’Errico.
Il complesso è assolutamente una chicca da inserire in una visita alla scoperta di una Napoli insolita ma di grande valore.
Il Pan per gli amanti dell’arte
Altra sosta che ti propongo alla ricerca di una Napoli insolita è il Pan, il museo della arti di Napoli. Un centro di cultura dinamico che ospita mostre ma anche conferenze, presentazioni di libri e molto altro. Di luoghi ricchi di arte in città ce ne sono molti, basti citare il museo di Capodimonte o il Palazzo reale, che devi assolutamente includere in una visita in città. Ma se hai tempo ti suggerisco anche di fare un salto al Pan, dai un’occhiata agli eventi e elle esposizioni che propongono.

Pan
Noi ci siamo andati per la mostra sull’arte urbana “Dalla Napoli di Keith Haring ai giorni nostri” (visitabile fino al 28 febbraio 2022). Ne abbiamo approfittato anche per vedere una mostra fotografica molto particolare, completamente incentrata sui garage “Garage Stills” di Jacquie Maria Wessels, che devo ammettere mi ha sorpresa.
Al piano terra del Pan c’è anche una sala dedicata a Giancarlo Siani, il giornalista ammazzato giovanissimo dalla camorra per il suo lavoro di denuncia. C’è anche la sua Citroën Méhari, con cui era solito girare e a bordo della quale fu ucciso. La sala, anche se un po’ nascosta, è un ottimo spazio per ricordare il suo lavoro, ma anche tutte le altre vitte della camorra.

Pan – Sala Siani
Palazzo Zavallos-Stigliano
Cercando tra i palazzi storici di Napoli per scovare tappe per la mia visita ad una Napoli insolita e meno battuta, ho trovato segnalato il Palazzo Zavallos-Stigliano e senza neanche leggere troppo in proposito ho deciso di includerlo nel mio recente giro in città: ho fatto benissimo perché l’edificio, sito lungo via Toledo, ha delle sale stupende e ospita delle opere di grande pregio.

Palazzo Zavallos Stigliano
Il primo proprietario del palazzo, Giovanni Zavallos, era un mercante che riuscì ad accumulare grandi ricchezze che però non gli sopravvissero. Alla sua morte il palazzo fu venduto a Jan Vandeneynden intorno al 1659, mercante di Anversa che tra l’altro commerciava anche opere d’arte. Una delle figlie sposò Giuliano Colonna, principe di Sonnino, che così divenne proprietario del palazzo. Costui ottenne successivamente anche il principato di Stigliano. Lo stemma di famiglia è ancora sulla facciata. Anche lui e in particolari i suoi eredi mostrarono sempre una grande attenzione per l’arte, che si riscontra nelle caratteristiche del palazzo.

Palazzo Zacallos Stigliano
Sono rimasta subito colpita dal grande salone al piano terra, con un soffitto a vetrata stupenda (si può ammirare anche gratuitamente). Dalla grande scalinata laterale si sale poi al museo (questo a pagamento) ospitato in stupende sale affrescate.
Il Martirio di Sant’Orsola di Caravaggio
Anche se i quadri esposti non fossero stati interessanti, avrei comunque apprezzato il fascino dell’edificio. Ma la visita non si limita a questo, perché anche per le opere merita decisamente. Oltre ad una collezione di arte partenopea che copre un arco temporale che va dall’inizio del ‘600 a primi anni del ‘900, qui è in mostra un dipinto che da solo giustificherebbe il biglietto: il tragico Martirio di Sant’Orsola di Caravaggio. Realizzato a Napoli nel maggio del 1610, un mese prima della sua morte, è una delle pochissime testimonianze dell’attiva ddi Caravaggio rimaste in città.
Per il fascino del luogo e il valore artistico di ciò che conserva, palazzo Zavallos Stigliano non poteva non entrare nella mia lista di una Napoli insolita.
Una passeggiata per il rione Sanità
Forse tra le tappe di cui ti racconto in questo articolo il rione Sanità è quella che piano piano si sta facendo sempre più strada anche negli itinerari turistici, seppur sono ancora molti a tralasciarlo. La cattiva fama del quartiere ha spesso allontano i viaggiatori, ma questa parte di Napoli, praticamente dietro al centro, è in realtà un luogo molto interessante. Qui sono conservate delle chicche che meritano assolutamente di essere scoperte: dalle Catacombe al cimitero delle fontanelle, passando per le basiliche e i palazzi storici. La visita che consiglio è con l’associazione che gestisce le Catacombe, è merito loro se il rione ha cambiato volto negli ultimi anni. Ne avevo parlato in un articolo dedicato.

Rione Sanità
Durante il nostro ultimo soggiorno in città abbiamo inoltre scoperto altri interessanti progetti culturali, anch’essi volti a valorizzare le vie del quartiere e ad avvicinare sempre più i giovani alla cultura.
Una passeggiata a Posillipo
Posillipo è uno dei quartieri panoramici di Napoli, piuttosto lontano dal centro e quindi più facile da raggiungere per chi si reca in città con l’auto. Noi abbiamo avuto modo di farci una breve passeggiata durante la nostra ultima visita e da qui si può godere di un panorama stupendo della città. La zona infatti è proprio caratterizzata dalla presenza di ville e palazzi signorili e da una serie di vie panoramiche (via Orazio e via Petrarca).

Panorama da Posillipo
Posillipo però offre anche altro se si ha tempo, a partire dal parco Virgiliano: uno dei più grandi della città. Fu molto frequentato dai viaggiatori del famoso gran tour. Anche da qui la vista, non solo su Napoli, è stupenda.
Sempre a Posillipo si trova la tomba di Leoparti, morto a Napoli nel 1837. Più avanti c’è invece la tomba di Virgilio, la tradizione vuole infatti che sia sepolto qui per via del molto tempo trascorso dal poeta in città ma anche perché lui stesso aveva espresso questo desiderio.
Come accennavo sopra, Posillipo è famosa anche per le sue ville, tra cui villa Donn’Anna e villa Doria D’Angri che però non sono visitabili. Tra quelle più famose (anch’essa privata) c’è villa Volpicelli, nota perché vi girano la serie Un posto al sole.
Sempre a Posillipo si trova il parco archeologico Villa Pausilypon, che però non abbiamo avuto modo di vedere.
Un’ultima chicca
Ti lascio con un’ultima chicca che avevo in programma di visitare durante l’ultimo viaggio dedicato ad una Napoli insolita, ma purtroppo era ancora in restauro: la farmacia degli Incurabili e il museo delle arti sanitarie. Ho letto che è un luogo ricco di fascino e spero di poterci andare presto.
Se vuoi visitare una Napoli alternativa, ti suggerisco anche di includere un giro alla scoperta delle stazioni dell’arte (la scenografica metropolitana di cui ho parlato qui) e della Napoli sotterranea.
In questo articolo ti ho guidato alla scoperta di una Napoli insolita, fuori dagli itinerari più turistici e spero di averti incuriosito e spinto ad arricchire il tuo programma in città con alcune chicche. Tornerò sicuramente a Napoli ancora molte volte, quindi se hai suggerimenti su cosa vedere lasciali pure nei commenti.
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