– Cosa vedere a Scilla e Chianalea –
Un imponente castello che veglia sul centro abitato e un antico borgo le cui case sono letteralmente a ridosso del mare: Scilla è una perla della Calabria, posta lì dove inizia lo stretto di Messina. Una tappa classica di ogni viaggio lungo la Costa viola, presa d’assalto dai turisti soprattutto per il borgo di Chianalea, la parte bassa del paese.
Voglio essere sincera fin da subito, perché l’obiettivo di questo blog è dare consigli utili. Che Scilla e Chianalea siano interessanti non c’è dubbio, ma ne sono rimasta un po’ delusa. Avevo letto di un paesino dove ancora si respira l’atmosfera autentica dei vecchi borghi marinari, ma onestamente non l’ho trovata. Non sto dicendo che non meritino una visita, tutt’altro: stiamo parlando di un angolo di Calabria incantevole che si affaccia su un’acqua limpida.
Dall’alto del castello o tra le vie di Chianalea, osservando le barchette che dondolano al ritmo delle onde, potrai ammirare tramonti che scaldano il cuore. Ma proprio per la sua bellezza e particolarità è un luogo estremamente turistico, soprattutto nei mesi estivi. Credo che la Calabria più autentica e schietta sia più facile da trovare in altri borghi della regione.
Insomma, metti in programma una tappa a Scilla, ma con la consapevolezza di trovare una località turistica con tutto ciò che esso comporta. Poi credo dipenda molto anche dal momento storico e alla fine dell’articolo ti spiego perché. Ma ora addentriamoci nella scoperta di Scilla.
Il richiamo del mito
Il fascino di Scilla è legato anche al famoso mito, da cui trae il nome. La ninfa Scilla trasformata in un mostro a sei testa da Circe, invidiosa che Glauco, figlio di Poseidone, si fosse innamorato di lei. Proprio alla maga si era rivolto per una pozione che facesse innamorare Scilla di lui, ma Circe lo voleva per sé e si vendicò trasformando la ninfa in un mostro senza cuore. Da quel momento Scilla divenne uno degli incubi dei marinai e di tutti coloro che dovevano attraversare lo stretto.
Dopo aver rievocato la ninfa, è ora il momento di concentrarci su cosa vedere a Scilla e Chianalea.
Cosa vedere a Scilla e Chianalea
La prima tappa che ti suggerisco è al castello Ruffo, che dall’alto domina il centro abitato arroccato sul ripido promontorio: è una delle fortezze meglio conservate della Calabria. La prima fortificazione risale alla Magna Grecia ed era un avamposto di controllo per le rotte commerciali. Nel tempo ha subito vari rimaneggiamenti e un parziale crollo nel 1783 a causa di un forte terremoto. Il castello prende il nome dalla famiglia Ruffo, feudatari di Scilla dal 1533 per quasi tre secoli.
Non so se per via del covid o meno, la parte sotterranea non era accessibile, anche se una signora che era in visita per la seconda volta mi ha raccontato che fosse molto interessante. Al momento erano visitabili le sale nella parte alta che contengono alcune mostre non molto grandi. All’interno c’è anche il faro di Scilla. La vista dal castello verso il borgo di Chianalea è un vero incanto, già solo per quello vale la pena andarci. Il costo è di pochi euro (quando siamo andati noi ammontava a 2 euro).
Dopo la visita al castello ti suggerisco un giro per San Giorgio, il centro storico di Scilla con l’omonima piazza. Qui è fortemente consigliato gustare una squisita brioche farcita con il gelato: alla gelateria Bellavista è ottima e la puoi mangiare davanti ad una panorama mozzafiato. Sulla piazza si affaccia anche la chiesa principale del paese. A completare la parta alta di Scilla è il quartiere Jeracari, prettamente residenziale.
Il paese a ridosso del mare
A questo punto, è il momento di scendere verso il mare. A sinistra del castello si trova Marina Grande, mentre a destra c’è l’antico borgo di Chianalea. A congiungerli il sottopassaggio che attraversa il promontorio su cui sorge la fortezza (si può fare sia a piedi che in auto).
Marina Grande
La parte di Scilla chiamata Marina Grande è interessante per la lunga spiaggia dall’acqua limpida. Qui ci sono vari stabilimenti, ma anche alcuni tratti di spiaggia libera. D’estate è decisamente animata, sia di giorno che di sera.
Chianalea, perla della Calabria
Programmando cosa vedere a Scilla ovviamente un posto speciale lo occupa Chianalea, chiamata anche Piana delle Galee. È l’antico borgo di pescatori a ridosso del mare. Strette e tortuose viuzze dove l’ultima fila di case è letteralmente sull’acqua: accanto alle abitazioni c’è lo scivolo per ormeggiare le barche.
Tra le case di pescatori, alcune risalenti al 1600, si aprono suggestivi scorci sul mare. Oltre alle vecchie abitazioni compaiono anche palazzi storici, come palazzo Zagari e palazzo Scategna, alcuni dei quali oggi sono hotel. È senza dubbio un luogo molto caratteristico, soprattutto con i colori del tramonto.
Come ti anticipavo è però anche estremamente turistica, molte delle vecchie case sono B&B e l’atmosfera di una volta penso si sia un po’ persa.
Percorri tutta Chianalea, da un capo all’altro. Io ho trovato molto carino anche il vecchio porticciolo, che arriva a ridosso del sottopassaggio. Salendo sulle vecchie mura lì vicino potrai vedere un altro bellissimo scorcio di quest’angolo di Calabria.
Perché l’esperienza a Scilla non è stata come me l’aspettavo
A onor del vero, devo aggiungere una riflessione che, come ti scrivevo all’inizio, può spiegare un po’ la mia sensazione: siamo andati in Calabria nell’agosto del 2020, dopo mesi di lockdown e c’era tantissima gente. Il lungo periodo che avevamo trascorso chiusi in casa aveva fatto crescere il bisogno di libertà e svago. Purtroppo molti turisti non erano affatto attenti al rispetto delle norme precauzionali, pochi si preoccupavano delle distanze e moltissimi non indossavano la mascherina. Per le strette vie di Scilla questo ha rappresentato per me un problema. Sicuramente anche questo ha inciso sulla mia esperienza di visita.
Scilla doveva essere l’ultima tappa del nostro on the road in Calabria (qui trovi l’itinerario), ma poi abbiamo deciso di aggiungere un’ultima città, Reggio Calabria, che ci è piaciuta tantissimo e ti consiglio di visitare.
Lungo la costa ci eravamo precedentemente fermati a Pizzo Calabro, Diamante e Tropea.
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