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Cosa fare a Mantova, viaggio tra arte e portici

Di Camilla
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– Cosa fare a Mantova –

Circondato su tre lati da laghi artificiali costruiti per difendere la città, il centro storico di Mantova è un gioiello di arte e storia, dove vicoli e portici conducono in un viaggio affascinante alla scoperta di stupendi palazzi affrescati.

In questo articolo ti racconterò cosa fare a Mantova, sperando che le mie parole possano restituire un po’ dello bellezza di questa città. Alla fine troverai anche un paio di curiosità e qualche suggerimento pratico. 

Guida della città di Mantova

Mantova si può facilmente visitare in un weekend, noi per questioni organizzative avevamo anche meno tempo a disposizione, ma siamo riusciti a vedere i maggiori luoghi d’interesse e scoprire l’atmosfera tranquilla di questa città lombarda.

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Scorci Mantova

Le origini di Mantova sono probabilmente precedenti agli Etruschi, di questi ultimi sono state comunque ritrovate tracce di insediamenti. È durante l’Età comunale che assunse la struttura di città fortificata e iniziò ad arricchirsi di palazzi medievali. Il periodo di maggiore crescita fu quello sotto la lunga dominazione dei Gonzaga, dal 1328 al 1707, in cui fiorirono numerosi capolavori. La città infatti conserva opere di illustri artisti da Giulio Romano a Leon Battista Alberti, da Andrea Mantegna a Pisanello e molti altri.

Cosa fare a Mantova

Quando si pensa a cosa fare a Mantova due sono gli edifici più famosi che vengono subito alla mente: Palazzo Te e Palazzo Ducale. Luoghi storici che custodiscono testimonianze artistiche di altissimo livello.

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Piazza Sordello e Palazzo Ducale

L’arte di Palazzo ducale e il duomo

Palazzo ducale, nell’ampia Piazza Sordello, è l’edificio storico simbolo della città: è costituito di 3 parti, la Corte Vecchia, il Castello di San Giorgio e il Museo di Corte Nuova. Divenne residenza dei Gonzaga nella seconda metà del XIV secolo e ad oggi è un ricco complesso museale. La visita richiede almeno un’ora e mezza abbondante, ma potresti impiegare molto più tempo, perché di opere d’arte da ammirare ce ne sono tante.

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Camera degli sposi

Palazzo ducale infatti custodisce capolavori del ‘400-‘500 tra cui una sala del Pisanello, l’appartamento di Troia realizzato da Giulio Romano, un ciclo di arazzi Fiamminghi ispirati ai disegni di Raffaello, solo per citarne alcuni. Perla del castello è la sala degli Sposi realizzata da Andrea Mantegna tra il 1465 e il 1475.

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Palazzo ducale

Nel complesso di Palazzo ducale si trova anche la basilica di Santa Barbara, dove c’è un importante organo e il museo archeologico. La corte vecchia e la nuova sono collegate da uno scenografico corridoio.
Il mio consiglio è di prenotare online il biglietto perché eviterai la fila.

Sull’ampia piazza in cui si trova il palazzo c’è anche il duomo, caratterizzato da una sovrapposizione di stili: la facciata tardo gotica, il lato gotico e il campanile romanico. L’interno fu ristrutturato da Giulio Romano nel 1545, figura importantissima per Palazzo Te di cui ti sto per parlare.

Dietro la parte del Duomo che va verso il lago ci sono alcune strutture medievale: l’ultima è stata identificata come la casa di Rigoletto, il giullare di corte.

Il capolavoro di Giulio Romano

Palazzo te è una vera meraviglia, impossibile non includerlo in un programma di cosa fare a Mantova. Viene considerato il capolavoro dell’architetto Giulio Romano che lo costruì e decorò tra il 1525 e il 1535, su commissione di Federico II Gonzaga come luogo destinato all’ozio. Si trova un po’ fuori dal centro, ma tranquillamente raggiungibile a piedi, costeggiando anche stupendi palazzi.

La sua struttura è ispirata alla villa romana antica. Nonostante i restauri subiti nel tempo, si presenta come uno stupendo complesso rinascimentale conservato molto bene. Anche in questo caso, per la visita ci vuole almeno un’ora e mezza se non di più, le stanze da vedere sono diverse e soprattutto molto belle. Alla fine del giro ad accoglierti c’è un bel parco. Per nulla togliere a Palazzo ducale, Palazzo Te è probabilmente il luogo di Mantova che mi ha più affascinata.

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Palazzo te

Piazza delle erbe

Se stai preparando il tuo programma su cosa fare a Mantova devi ovviamente mettere in conto una lunga passeggiata nel centro storico, non perché sia enorme, anzi è piuttosto raccolto. Ma solo percorrendo tutti i suoi portici, i vicoli e le piazze con calma potrai ammirare la bellezza e le caratteristiche di questa città. Questo giro non potrebbe non comprendere una sosta a Piazza delle Erbe, magari con tanto di aperitivo sotto i portoci.

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La rotonda

Sulla piazza si affaccia la chiesa più antica della città, la Rotonda di San Lorenzo, che si trova a circa un metro e mezzo sotto il livello della piazza. Fu edificata verso al fine dell’anno 1000 per volere di Matilde di Canossa, probabilmente sui resti di un tempio romano dedicato a Diana. È a pianta circolare con una galleria sovrastante e una piccola abside.

Accanto si trova il Palazzo della Ragione, ex sede dell’attività giudiziaria della città, risalente al 1250. Il portico sulla facciata dell’edificio è invece successivo. Nel 1472 fu realizzata la torre, dotata alla fine del secolo dell’orologio astronomico, che segna le fasi lunari, i giorni adatti alle attività lavorative e la posizione del sole nei segni zodiacali.

Sempre su piazza delle erbe si affaccia un’altra chicca del centro storico di Mantova, la casa di Giovanni Boniforte da Concorezzo, decorata in stile tardo gotico in marmo e cotto (non visitabile all’interno).

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Casa di Giovanni Boniforte da Concorezzo

Una lista di cosa fare a Mantova include ovviamente anche una sosta alla chiesa di Sant’Andrea, su un lato di Piazza delle Erbe, tanto cara agli abitanti. Secondo la tradizione sorge dove S. Longino, il soldato romano che ferì al costato Gesù Cristo, nascose il sangue raccolto ai piedi della croce. Fu Ludovico II Gonzaga ad incaricare del rifacimento di una chiesa precedente Leon Battista Alberti.

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Chiesa Sant’Andrea (retro)

Cosa fare a Mantova, chicche e scorci

Girando per Mantova non potrai non notare il palazzo della camera di commercio, un elaborato edificio costruito tra il 1911 e il 1914. Al suo interno si trova una galleria d’arte con dipinti e sculture, ma noi non l’abbiamo visitata.
Non lontano invece c’è uno degli scorci più particolari della città, la loggia delle Pescherie nei pressi di Piazza delle poste. Una serie di portici sul fiume Rio, canale realizzato in Età comunale per collegare due dei laghi della città. Gli attuali portici sono opera di Giulio Romano che li realizzò al posto di un ponte medievale: questi spazi erano dedicati al commercio del pesce.

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Loggia delle Pescherie

Nei giorni in cui abbiamo visitato Mantova ospitavano delle interessanti opere fotografiche dedicate al tema della tutela ambientale.

Il mio suggerimento per godere al meglio di quest’angolo di città è di visitarlo anche la sera, perché illuminato è molto suggestivo. Inoltre, ti consiglio di passeggiare lungo vicolo Sottoriva fino a via Massari da cui si ammira il porticato dal lato opposto.

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Loggia delle Pescherie

Quelle che ti ho elencato in questo articolo sono le principali tappe da inserire in un programma su cosa fare a Mantova. Noi non siamo riusciti per questioni di tempo e incastri di orari, ma se hai modo ti segnalo anche il teatro scientifico di Bibiena, della fine del ‘700, con pianta a campana. Poco dopo l’inaugurazione ospitò anche un concerto di Mozart.

Street art a Mantova: Without Frontiers – Lunetta a Colori

Spesso in una visita di una città come questa ci si dedicata al centro, perché già ricchissimo di opere d’arte e cose da vedere. Nel suggerirti cosa fare a Mantova, però, non potevo non includere il quartiere Lunetta, dove un bellissimo progetto di riqualificazione ha puntato sull’arte urbana.

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Lunetta a Colori

Ci sono altissime facciate di palazzi con opere stupende di artisti noti e meno noti. Ne ho parlato in dettaglio in un articolo proprio dedicato a questo quartiere e al progetto, lo trovi qui: Mantova, Without Frontiers, Lunetta a Colori.

(Sono appassionati di street art quindi nel blog trovi vari articoli su progetti simili. 

Curiosità e un consiglio pratico su Mantova

Prima di chiudere questo post dedicato a cosa fare a Mantova un paio di curiosità sul nome: le sue origini sembrerebbero legate al mito della profetessa Manto che, secondo una delle versioni del mito, fuggendo da Tebe si fermò in questo territorio e le sue lacrime diedero vita ad un lago. Le acque di quest’ultimo conferivano capacità profetiche a chi le beveva. Manto si sposò con la divinità Tybris: il figlio Ocno fondò la città che chiamò Mantua in onore della madre. Secondo un’altra leggenda, Mantova tra il suo nome da Manth, dio etrusco signore dei morti del pantheon terreno.

Se visiterai Mantova soggiornandovi ti consiglio vivamente di prendere un hotel in centro, perché si visita tranquillamente tutta a piedi e potrai vivere al meglio la città. Palazzo ducale è chiuso il lunedì, come molti musei in Italia, mentre Palazzo Te e le chiese sono aperti anche il primo giorno della settimana.

A meno di un’ora da Mantova si trova Verona, che io amo, se hai tempo potresti abbinare le visite a queste due città. I consigli su cosa vedere a Verona li trovi qui e dove mangiare qui. 

Spero che questa piccola guida su Mantova ti possa essere utile.

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1 Commento

Cosa vedere a Parma in un giorno 14 Ottobre 2023 - 16:36

[…] e vuoi scoprire altri luoghi ricchi di fascino e storia, ti suggerisco l’incantevole Mantova (qui trova cosa fare a Mantova – io me ne sono innamorata) e Ravenna con i suoi meravigliosi […]

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