– Cosa vedere a Parma in un giorno –
Elegante e fiera, della sua storia, della sua arte e ovviamente della sua cucina: Parma può stupire il visitatore con la bellezza della suoi affreschi e la ricchezza dei palazzi storici, imponenti scrigni che custodiscono gemme da non perdere.
Il centro storico raccoglie tutte i principali luoghi di interesse della città, basterà quindi passeggiare senza troppa fretta per scoprirne il fascino, fermandosi ovviamente anche a gustare un po’ della sua tipicità. Arrivando la mattina non troppo tardi, in una giornata si possono tranquillamente visitare i monumenti più importanti.
Cosa vedere a Parma in un giorno
Dalle chiese ai palazzi storici, passando per parchi e piazze, ecco cosa consiglio di vedere a Parma in un giorno:
- Duomo e Battistero
- Palazzo della Pilotta
- Teatro Regio
- Chiesa di Santa Maria della Steccata
- Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina
- Palazzo ducale e giardini
- Casa di Toscanini
- Monastero di San Giovanni Evangelista
- Oratorio di San Tiburzio e Farmacia San Filippo Neri
Iniziamo quindi questo nostro giro alla scoperta di Parma in un giorno.
Piazza Duomo
Il mio consiglio è di partire da uno dei luoghi iconici: piazza duomo, dove potrai ovviamente visitare il duomo e il battistero. La cattedrale di Santa Maria Assunta mi ha letteralmente lasciata senza parole per la bellezza degli affreschi della navata centrale e della cupola. Fu edificata nel 1074, dopo che la precedente chiesa paleocristiana venne distrutta da un incendio. Nella cupola dipinta dal Correggio (l’assunzione della Vergine) movimento, luci e composizione danno vita ad un affresco stupendo dal grande effetto prospettico. Il dipinto, che unisce stile rinascimentale e barocco, fu considerato scandaloso per la composizione della figura e la disposizione dei corpi.
La navata centrale è decorata da immagini della vita di Cristo, opera di Lattazio Gambara; mentre l’abside è stata affrescata da Gerolamo Mazzalola Bedoli. Tra le opere da segnalare anche il bassorilievo in marmo di Benedetto Antelami. Da visitare ovviamente anche la cripta, le cui colonne pare siano state recuperate dall’antica città romana. La chiesa custodisce anche altre opere significative che la rendono una visita particolarmente interessante.
L’ingresso alla cattedrale è gratuito.
Si può quindi proseguire la visita con il battistero in marmo rosa di Verona, testimonianza del passaggio dal romanico al gotico. Fu costruito tra il 1196 e il 1216. Da ammirare tanto gli elaborati portali esterni che le decorazioni e le statue interne.
L’ingresso è a pagamento e il biglietto comprende anche il museo diocesano (la biglietteria è all’ingresso del museo). L’esposizione non è molto grande e comprende anche reperti paleocristiani, romani, alto-medievali, tra cui pavimenti e mura.
A completare la piazza c’è il palazzo vescovile, la cui veste attuale si deve gli agli interventi del vescovo Camillo Marazzani (1711-1760) che fece modificare la facciata dando un’impronta barocca.
Qui i dettagli e gli orari per visitare la cattedrale, il battistero e il museo.
Uno scrigno che custodisce tre tesori
Se dovessi scegliere solo una cosa vedere a Parma in un giorno probabilmente sceglierei il Complesso monumentale della Pilotta, perché l’ho trovato estremamente interessante. L’imponente edificio, che domina piazzale della Pace (una delle piazze principali della città), costudisce al suo interno tre luoghi di interesse: la Biblioteca palatina, il Teatro farnese e la Galleria nazionale.
La Biblioteca Palatina nacque il primo agosto del 1761 per volere del duca di Parma, don Filippo di Borbone, che per decreto nominò un bibliotecario e decise di dotare il suo ducato di una biblioteca a beneficio e utilità pubblica, per favorire il diffondersi della cultura in un territorio in cui era in decadenza. Al momento della nostra visita si poteva accedere solo alla gelleria Petitot e da lì ammirare un’altra sala, ma già solo queste sono stupende, con gli antichi libri esposti alle pareti.
Accanto alla sala, dietro ad un monumentale portone in legno, si apre lo scenico teatro farnese: fu fatto costruire dal duca Ranuccio I Farnese per festeggiare la sosta a Parma di Cosimo II dei Medici, ma in realtà fu utilizzato pochissimo. Venne poi distrutto nel ’44 durante i bombardamenti. Quello attuale è una ricostruzione fedele realizzata negli anni ’50, ma restituisce alla perfezione l’architettura seicentesca e l’idea della vita di corte dei duchi farnese.
Alla Biblioteca e al teatro si aggiunge poi la grande Galleria nazionale: al di là dei capolavori che custodisce (con opere che vanno dal 1200 al 1800) è la struttura stessa ad avermi particolarmente colpita, con un accostamento di capolavori classici aa un allestimento più moderno, dove tubi metallici bianchi creano scenografici spazi, alternandosi a pareti e stanze espositive.
Qui tutti i dettagli su orari e opere esposte.
Il teatro Regio
Tra le cose da vedere a Parma non può certo mancare il teatro Regio, considerato dagli amanti dell’opera uno dei più importanti d’Italia. La costruzione fu voluta dalla duchessa Maria Luisa nel 1821, dopo aver preso atto che il teatro cittadino non era più adatto a rispondere alle esigenze della città. Impiegarono 8 anni e una somma consistente, ma l’inaugurazione con l’opera Zaira, appositamente composta da Vincenzo Bellini, non fu in realtà un successo. Negli anni subì delle modifiche, come l’istallazione di un enorme lampadario arrivato da Parigi e l’introduzione dell’illuminazione a gas.
Oggi è visitabile con un tour guidato che mostra alcuni parti del teatro.
Basilica di di Santa Maria della Steccata
Proseguendo questa passeggiata, praticamente a due passi dal teatro, si trova la Basilica di Santa Maria della Steccata, altro luogo simbolo della città. La chiesa sorge dove, alla fine del 1300, era collocato un oratorio, fatto costruire per proteggere un’immagine di Giovanni Battista dipinta a fresco sulla facciata di una casa. Sulla facciata dell’oratorio fu a sua volta dipinta un’immagine della Madonna allattante nel XIV secolo, chiamata da tutti della steccata, forse per la presenza di una staccionata. L’immagine divenne oggetto di devozione da parte di molti fedeli e per questo, alla fine, si decise di erigere il santuario.
Gli affreschi dell’interno furono affidati al Parmigianino che però, a causa di problemi di committenza, terminò solo quelli del sottarco: tre vergini savie e tre vergine stolte. I lavori furono proseguiti da Michelangelo Anselmi e Bernardino Gatti.
L’oratorio di San Tiburzio e l’antica farmacia San Filippo Neri
Non molto distante, spostandosi verso il centro, si trova l’oratorio di San Tiburzio e accanto l’antica farmacia San Filippo Neri, un laboratorio galenico nel 1789 rimasto pressoché intatto. Purtroppo l’antica farmacia è visitabile solo su prenotazione: quando abbiamo chiesto informazioni, il giorno stesso della nostra visita a Parma perché non avevamo fatto in tempo prima, ci hanno detto che sul momento non è possibile organizzare visite e che il costo per due persone era di 145 euro (che comprendeva anche l’accesso all’oratorio). Capisco il valore del luogo, ma ritengo il prezzo piuttosto elevato, mi sono anche domandata se si fosse sbagliata la persona al telefono. Lo segnalo comunque perché mi sembra corretto e perché forse in gruppo il costo è più basso.
L’oratorio di San Tiburzio ospita l’installazione floreale dell’artista britannica Rebecca Louise Law. Purtroppo nelle settimane di agosto era chiuso. Ci hanno detto che di solito è aperto nei weekend.
Ho comunque messo i link per poter reperire tutte le informazioni.
Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina
La Camera di San Paolo è un’altra delle gemme della città: si tratta di un affresco del Correggio realizzato nelle stanze della badessa Giovanna da Piacenza nel convento Benedettino di San Paolo. L’opera, che gioca con prospettive e illusioni, è di grande impatto visivo. Dalla stessa Badessa erano stati commissionati anche le sale realizzate da Alessandro Araldi. Queste opere si inserivano in un contesto molto particolare: la chiesa aveva iniziato a porre un limite alla grande libertà delle monache e la badessa, donna di grande cultura, commissionò i dipinti anche per rappresentare la sua opposizione al potere papale.
Monastero di San Giovanni Evangelista
Non lontano dalla Cattedrale sorge invece il Monastero di San Giovanni Evangelista. Oltre al fregio disegnato (ma non realizzato) da Correggio, sono da segnalare i tre chiostri presenti nel complesso (in cui è possibile ammirare altre opere del Correggio) e la biblioteca con affreschi del ‘500 dove sono custoditi antichi codici del ‘400 e ‘500.
Casa Arturo Toscanini
Per tutti gli amanti della musica, tra le visite da fare a Parma in un giorno, c’è anche la casa di Toscanini trasformata in museo in occasione del centenario della nascita nel 1967. Nell’esposizione si possono ammirare oggetti e documenti appartenuti al compositore nelle sue diverse abitazioni. Qui i dettagli per la visita.
Ingresso gratuito.
Parco e Palazzo Ducale
Possiamo chiudere questo giro alla scoperta di cosa vedere a Parma in un giorno ai giardini di Palazzo Ducale, dove ci si può rilassare dopo la lunga passeggiata in città. Il Palazzo è sede dei Carabinieri di Parma e non è visitabile, salvo che su iniziative specifiche. Qui è però possibile vedere con un tour virtuale le tre sale del sottotetto.
Due consigli veloci veloci
Se dovete organizzare una visita a Parma sconsiglio di farla ad agosto, perché molti dei monumenti principali sono chiusi.
Non ho avuto modo di assaggiare tante delle specialità locali perché sono vegetariana, però ho comunque mangiato dei tortelli squisiti. Li ho gustati proprio accanto alla Cattedrale in un ristorantino molto carino frequentato anche da parecchie persone del posto, si chiama Angiol D’or.
Se sei in Emilia Romagna e vuoi scoprire altri luoghi ricchi di fascino e storia, ti suggerisco l’incantevole Mantova (qui trova cosa fare a Mantova – io me ne sono innamorata) e Ravenna con i suoi meravigliosi mosaici (qui l’articolo su cosa vedere a Ravenna).
Spero che questo mio articolo su cosa vedere a Parma in un giorno possa esser utile. Se vuoi lascia nei commenti i tuoi suggerimenti.
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1 Commento
[…] già solo per piazza Duomo e complesso monumentale della Pilotta merita assolutamente una visita. Cosa fare a Parma l’ho raccontato qui. Ora però concentriamoci su cosa vedere a Reggio […]