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Cosa fare a Molfetta, un giro nell’antico borgo

Di Camilla
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 – Cosa fare a Molfetta –

Il duomo che veglia sul porto, i vicoletti stretti e serpeggianti, le antiche chiese, il torrione da cui guardare l’azzurro infinito e i palazzi nobiliari che si sporgono sul mare. Molfetta è un’altra di quelle località della Puglia che merita di essere visitata, anche se è spesso trascurata dagli itinerari più turistici.

A circa 20 minuti da Trani (se non l’hai mai vista metti in programma una visita anche a Trani) e mezz’ora da Bari, in mezza giornata si può visitare il suo incantevole centro storico e ciò la rende una sosta perfetta in un itinerario lungo la costa Pugliese. Noi ci siamo stati in un weekend di fine inverno, dopo aver passeggiato per le vie di Giovinazzo (altra località che ti consiglio assolutamente tra quelle meno note della regione).

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Uno dei vicoli del centro

Cosa fare a Molfetta

La parte più caratteristica di Molfetta è il suo centro storico medievale, racchiuso tra il mare e corso Dante Alighieri, che sorge su quella che viene definita la penisola di sant’Andrea, dal nome di un’antica chiesa.  Noi siamo entrati da Arco porta della città e ci siamo inoltrati verso via Piazza, per poi iniziare a deviare tra le strette stradine laterali alla scoperta dei luoghi di maggior interesse. Poco dopo la porta, sulla destra si accede a via Amente, dove si trovano molti dei palazzi nobiliari con portali decorati.

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Il duomo

Il Duomo

Programmando cosa fare a Molfetta, devi subito mettere in lista una visita al duomo, in stile romanico pugliese.
A due passi dal porto, con le sue due alte torri, veglia sulle barche, come un guardiano che saluta e accoglie i marinai pronti a partire o al loro rientro. Noi siamo entrati da un ingresso laterale, quasi nascosto, che ho trovato incantevole.

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L’ingresso laterale del duomo

La chiesa è stata eretta tra il XII e il XIII secolo ed è dedicata al patrono San Corrado di Baviera: è caratterizzata da 3 cupole, 2 torri di cui una campanaria e l’altra di avvistamento, e un sistema di archi ciechi che richiamano il gusto arabo.

Torrione Passari

Altra tappa immancabile di un giro a Molfetta è il Torrione Passari. La sua struttura è dovuta agli interventi che vennero realizzati a partire dall’inizio del Cinquecento per adattare le mura medievali alle nuove armi da fuoco. Per questo venivano rese più spesse e dotate di torrioni cilindrici o baluardi.

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Torrione Passari

Il Torrione rientra tra questi interventi e prende il nome dalla nobile famiglia che viveva nelle case limitrofe. Purtroppo non fu sufficiente a proteggere negli anni Molfetta, che nel 1529 subì l’assalto dei Francesi che portò al Sacco della città: l’attacco produsse molti danni e gran parte dei palazzi nobiliari del centro risalgono al periodo successivo. Nel tempo il Torrione ha subito vari rimaneggiamenti, ma ancora è possibile vederne parte della struttura.
Dal torrione si gode di una bella vista sulle case affacciate sul mare.

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Scorci dalla torre

 

Le chiese di Molfetta

Tra i luoghi storici spesso inseriti in un elenco di cosa fare a Molfetta non può mancare la sala dei Templari. La presenza dell’ordine in città risale al 1148. Tra i loro possedimenti c’era una chiesetta che oggi non esiste più e una serie di edifici di cui la sala era parte: oggi si possono percorrere due gallerie restaurate ed utilizzate come spazio espositivo. La sala si trova in piazza del Municipio, quella che un tempo era piazza del Castello, edifico andato distrutto.

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Tra i vicoli

 

Passeggiando, dopo aver visitato la sala dei Templari, suggerisco una sosta anche alla Cattedrale, divenuta tale quando dal duomo vi furono spostate le ossa del patrono. L’interno è molto diverso da quello del duomo, arricchito con marmi , stucchi, capitelli, modanature e alcune tele di pregio.

All’interno del centro storico si trovano poi altre chiese minori, che però noi abbiamo trovato tutte chiuse.

Il porto e il museo diocesano

Dopo aver gironzolato tra i vicoli del centro, dove come in molti borghi come questo il tempo sembra quasi immobile, il consiglio è di spostarti verso la banchina e il porto nuovo per una passeggiata vista mare. Potrai così raggiungere la Scogliera delle monacelle. Nel 1815 le monache del convento di San Domenico fecero gettare delle grosse pietre in mare, non si sa se come frangiflutti o come avviso della secca per i naviganti.

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L’antico borgo visto dal porto

Fuori dalle mura del centro storico si trova anche il museo diocesano che conserva reperti archeologici (di età neoclassica e romana), una parte dedicata agli oggetti religiosi, dai paramenti a frammenti dell’antico duomo, passando per le statue della processione del venerdì santo, e la pinacoteca.

A qualche chilometro dal centro si trova poi il sito archeologico di Pulo, formazione carsica frequentata dal Neolitico all’età del Bronzo. Noi purtroppo non avevamo tempo di visitarla, ma ho voluto comunque segnalartela.

Un’antica tradizione a Molfetta

Prima di concludere voglio raccontarti una piccola curiosità. Siamo stati a Molfetta poche settimane prima della Pasqua e subito dopo aver varco Arco della Porta alzando gli occhi abbiamo visto il pupazzo di una donna che penzolava lungo la via principale. Abbiamo scoperto che si tratta dell’usanza della Quaréndéne.

Il fantoccio di donna con abiti a lutto si appendeva tra le case del centro storico ad indicare la fine del carnevale e l’inizio della quaresima, periodo di astinenza e penitenza.

Al centro del corpo viene posizionata una grossa arancia con 7 penne di gallina a rappresentare i sette dolori di Maria e i venerdì di quaresima.

Spero che questo mio giro per Molfetta ti sia piaciuto. Io l’ho trovata un’interessante tappa per scoprire un altro incantevole angolino della Puglia.  

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1 Commento

Dove andare in Puglia: itinerari e consigli pratici 9 Luglio 2023 - 15:42

[…] Altro tappa di questo itinerario nei dintorni di Trani è Molfetta (: come Giovinazzo, il centro storico medievale è a ridosso del mare e del porto. Il duomo, l’antico Torrione Passari, la sala dei Templari e il porto sono tra i luoghi da vedere assolutamente, ma il bello di visitare questo tipo di borghi è il piacere di passeggiare con calma tra vicoli e chiese, gustando qualcosa di tipico e dimenticandosi dell’orologio. Su cosa vedere a Molfetta ho scritto un articolo, è qui.  […]

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