– Cosa fare a Siviglia –
Siviglia per me è colore. Quello delle mille sfumature delle azulejos dei palazzi antichi e dell’intricata lavorazione degli edifici in stile mudejar. L’incanto di Siviglia risalta nel bianco delle case bordate di giallo sole; nella cornice di arance che abbracciano i luoghi più belli della città; nel susseguirsi di piccoli balconi in ferro e vetro da cui osservare la vita scorrere.
L’essenza di Siviglia è nella commistioni di stili come in quella di culture e influenze. Difficile non scorgerne subito la peculiare bellezza, ma cosa fare a Siviglia per apprezzarla al meglio?
Spesso si inserisce Siviglia in un tour dell’Andalusia e penso che sia un’ottima idea per approfondire la regione. Credo però che almeno 2 giorni pieni, se non 3, vadano dedicati a questa incantevole città, perché il suo fascino non può essere divorato correndo tra un’attrazione e l’altra.
Come raggiungere Siviglia dall’aeroporto
Se si vuole raggiungere il centro con i mezzi pubblici è molto facile, perché l’aeroporto non è troppo distante dai quartieri turistici e ci sono autobus frequenti che, in circa mezz’ora, conducono in città. Dipende ovviamente anche da dove si alloggia. Il nostro hotel era piuttosto centrale e siamo arrivati comodamente in meno di 40 minuti per pochi euro (il taxi ci aveva chiesto circa 35 euro)
Al centro di Siviglia ci si sposta praticamente a piedi. In 15/20 minuti al massimo si raggiungono le attrazioni principali. La zona un po’ più distante è quella dell’isola ma spesso, se si ha poco tempo, è la prima a restare fuori dagli itinerari per visitare Siviglia.
Cosa fare a Siviglia
La mia guida di Siviglia comprende le attrazioni più famose e immancabili ma, come sempre nei miei articoli, anche qualche chicca particolare, per scoprire la città oltre i monumenti principali. Ovviamente non mancheranno consigli pratici per organizzare il viaggio.
Prima tip fondamentale: prenotare in anticipo, soprattutto per l’Alcazar (palazzo reale) e la Cattedrale. Noi, cercando i biglietti meno di una settimana prima della partenza, sui siti delle attrazioni trovavamo il tutto esaurito. Sui portali delle agenzie che propongono visite guidate (es. civitatis o get your guide) invece c’era ancora possibilità di scelta.
Molte compagnie suggeriscono tour che abbinano Alcazar e Cattedrale per una durata che arriva anche a 3 ore. Sicuramente il palazzo merita una visita guidata per poterne apprezzare la storia e le tante trasformazioni nel corso dei secoli. Se si ha tempo è interessante abbinarci la visita guidata anche della Cattedrale, ma se si deve scegliere consiglio di optare per la guida all’Alcazar.
Cosa vedere a Siviglia
Entriamo ora nel vivo di cosa fare a Siviglia. Le tappe assolutamente da non perdere in due giorni sono:
- Real Alcazar
- Cattedrale e La Giralda
- Casa de Pilatos
- Plaza de España e Parco Maria Luisa
- Metropol Parasol
- Barrio Santa Cruz
- Barrio Triana
- Torre dell’Oro
A questi si possono aggiungere a seconda del tempo e degli interessi:
- Plaza de Toros
- Archivio General de Indias
- Centro Andaluz de Arte Contemporàneo
- Museo de Bellas Artes de Sevilla
- Centro Andaluz de Arte Contemporàneo
- Hospital de los Venerables
Ho inserito Plaza de Toros in questo secondo elenco perché, per questioni etiche ,sono contraria alle corride e, nonostante l’edificio abbia un valore storico importante, ho preferito non visitarlo all’interno.
A passeggio per Siviglia
Siviglia è una città bellissima anche solo per passeggiare, il suo centro è pressoché pedonale (salvo i tram), si può quindi gironzolare tranquillamente senza alcun problema. Io consiglio di partire alla scoperta di Siviglia da uno dei suoi quartieri storici e più centrali: quello di Santa Cruz. Noi abbiamo proprio fatto così, dedicando le prime ore alla scoperta di piazzette e vicoli.
Santa Cruz è molto caratteristico e basta ammirare i suoi palazzi per restarne affascinati: anche quelli non segnalati dalle guide sono stupendi, quindi camminare con il naso all’insù è un po’ la regola. In questa zona si trovano anche l’Alcazar e la Cattedrale.

Santa Cruz
Segnalo alcune piazze e vicoli di Santa Cruz che vale assolutamente la pena visitare a Siviglia per immergersi completamente nella sua bellezza: Plaza Doña Elvira, Plaza del los Venerables, Plaza Patio de Las Banderas, callejuela de la Judería, callejón del agua fino ai jardines de Murillos. Sempre nel quartiere Santa Cruz si trova anche la zona “più creativa”, Soho Benita, quella dove ci si può imbattere in alcune gallerie d’arte e vari negozietti vintage e indipendenti, con proposte di abbigliamento, oggettistica e bigiotteria molto interessanti. Le vie di negozi e locali più particolari e originali sono Pérez Caldos, Don Alonso el Sabio, Ortiz de Zuniga.

Siviglia
Tra le gallerie che segnalo c’è Delimbo, però attenzione perché il sabato pomeriggio, domenica e lunedì è quasi sempre chiusa.
Dopo aver gironzolato per la città per una prima conoscenza, è ora il momento di dedicarsi ai monumenti da non perdere.
I monumenti più importanti di Siviglia
Real Alcazar
Il Real Alcazar è sicuramente una delle visite più interessanti da fare a Siviglia, impossibile non includerla in un itinerario in città. Questo edificio ne racchiude la storia e le evoluzioni. Fu fatto costruire nel 913 da Abd-ar-Rahman III (terzo califfo andaluso) sul sito di una fortezza romana. Fu poi ingrandito e modificato dai suoi successori. Quando Siviglia fu riconquistata dai Cristiani e tolta ai Mori, fu ripreso anche il palazzo e ampliato. Nel tempo venne modificato e in parte ricostruito secondo stili e gusti del tempo e dei vari sovrani. Proprio quel misto di influenze è una delle sue caratteristiche più affascinanti. Ci sono sale all’interno di una bellezza difficile da descrivere, come il Salone degli Ambasciatori o la Sala delle Contrattazioni.

Real Alcazar
Come anticipato sopra, consiglio una visita guidata per apprezzarlo al meglio: meglio mettere in conto almeno 3 ore. I tour in genere durano sulle due ore, ma poi restano delle parti da vedere in autonomia. Si può approfittare anche di una pausa pranzo nel giardino, dove si trova un bar dai prezzi non eccessivi. L’edificio inoltre viene ancora utilizzato dalla famiglia reale quando visita la città.

Real Alcazar
Cattedrale e La Giralda
L’altro imperdibile monumento di Siviglia è la Cattedrale de Santa Maria de La Sede con la torre Giralda. Già le dimensioni sono significative: 23.500 metri quadrati di superficie. Solo la parte gotica è di 126 metri di larghezza per 83 di altezza, mentre il campanile raggiunge i 96 metri.

La cattedrale
Inizialmente nel 1184, sul luogo in cui ora sorge la Cattedrale, furono edificati la Moschea di Siviglia e il suo minareto, di cui ora restano pochi segni. Nel 1248 la stessa divenne Cattedrale, mentre nel 1434 iniziò la costruzione della Cattedrale gotica che durò, con l’aggiunta di elementi rinascimentali e barocchi, fino al 1928. All’interno si trovano, tra l’altro, la tomba di Colombo, la cappella Reale e lo scrigno del tesoro. La torre ha la particolarità di non avere quasi scalini, ma la salita è comunque faticosa e c’è spesso fila. Dall’alto si può ammirare Siviglia, ma va tenuto presente che c’è tutta una rete di protezione e una discreta “folla”, quindi non è facile godersi il panorama.
Metropol Parasol, Siviglia dall’alto
Per godersi Siviglia dell’alto consiglio invece Metropol Parasol, una costruzione moderna di oltre 26 metri completamente in legno rivestito da poliuretano. Si trova nel centro città ed è qualcosa di veramente unico. Le contaminazioni tra passato e presente mi colpiscono sempre, per cui vedere un edificio moderno circondato dai palazzi storici mi è piaciuto molto. In realtà a Siviglia non tutti erano d’accordo all’inizio, ciò non toglie che questa sia un’attrazione da vedere, anche solo per farsi un’idea propria.

Metropol Parasol
La struttura viene chiamata anche Las Setas, i funghi, perché le varie parti richiamano la forma di fungo. In verità, pare che l’architetto Jürgen Mayer si sia ispirato agli alberi di Ficus Macrophylla, presenti in alcuni quartieri della città, e alle volte della Cattedrale. L’obiettivo era creare una zona d’ombra che rendesse vivibile e godibile la piazza, riqualificando la zona un po’ in disuso, senza andare a toccare i resti archeologici che furono scoperti durante i lavori.

Metropol Parasol
La realizzazione ha dovuto tener conto delle alte temperature che si raggiungono in alcuni periodi dell’anno, che potevano incidere sulla resistenza della colla che tiene gli elementi, ma anche della necessità di creare ombra senza favorire un surriscaldamento della piazza, quindi lasciando circolare l’aria. La struttura è stata inaugurata nel 2011, ospita il mercato, dei negozi, un ristorante, uno spazio per eventi, i resti archeologici e la scenografica passeggiata ondulata sul tetto dei “funghi”. Il biglietto permette due ingressi in 48 ore, perfetti per ammirare Siviglia dall’alto di giorno e di notte.
Cosa vedere a Siviglia oltre l’Alcazar
Se l’Alcazar è indubbiamente l’edificio più conosciuto e importante di Siviglia, c’è un’altro palazzo che non dovete assolutamente tralasciare: Casa De Pilatos. Il mio suggerimento è andarci di mattina appena aperto, perché c’è poca gente e si può godere della sua bellezza in tranquillità. La prenotazione qui non è stata necessaria. Con il biglietto standard si accede al piano terra, per la sale del secondo piano c’è un biglietto aggiuntivo e si possono visitare solo se accompagnati.

Casa de Pilatos
L’edificio fu costruito nel XV secolo, ma poi ha subito diverse trasformazioni e oggi è una commistione di stili dove all’architettura araba si uniscono elementi gotici, romantici e rinascimentali. Le decorazioni e le azulejos delle stanze e dei cortili sono stupende.
Il nome Casa de Pilatos fu dato da Fadrique Enriquez de Ribera, primo marchese di Tarifa, che completò l’edificio òa cui costruzione era già stata avviata. Pare che, dopo un pellegrinaggio nel 1519 a Gerusalemme, scoprì che la distanza tra la sua abitazione e la chiesa Croce del campo fosse uguale a quella tra le rovine della residenza di Ponzio Pilato e il Calvario.

Casa De Pilatos
Il tramonto a Plaza de España
Allontaniamoci dal centro, anche se a piedi sono al massimo 15 minuti, per scoprire un altro dei luoghi imperdibili di Siviglia: Plaza de España, costruita nel 1929 in occasione dell’Esposizione iberoamericana.

Plaza de España
Questa enorme piazza, all’interno dei giardini Maria Luisa, è maestosa: da un lato la delimita un grande edificio semicircolare in mattoni rossi, con portico, due torri e nicchie maiolicate; dall’altro scorre un corso d’acqua su cui si trovano 4 ponti a rappresentare gli storici regni di Spagna: Castiglia, Aragona, Navarra e Leon. Al centro una grande fontana con giochi d’acqua. Noi siamo arrivati nel tardo pomeriggio e ci siamo goduti qui un altro incantevole tramonto.

Plaza de España
Lungo il Guadalquivir in direzione Triana
Il Barrio di Triana è uno dei quartieri storici di Siviglia, zona di Gitanos, dove è nato il flamenco e le storiche fabbriche di ceramica. Negli ultimi anni è diventato sempre più vivace e merita una visita nei due giorni a Siviglia. Il mio consiglio è di raggiungerlo passeggiando lungo il Guadalquivir, così da godersi la vista della città anche da questa prospettiva. A seconda del lato in cui si cammina, ci si può imbattere nella Torre dell’Oro, risalente al XII secolo faceva parte del regno dei Mori. Fu usata come deposito d’oro, prigione e oggi è sede del Museo marittimo.
La passeggiata nel Barrio de Triana potrebbe iniziare dal mercato di Triana, in fondo all’omonimo ponte. Si trova lì dove nell’Ottocento sorgeva il castello di San Jorge, che dal 1481 fu usato anche come Tribunale dell’Inquisizione. All’interno del mercato si notano alcune pareti dell’antica costruzione a delimitare la zona degli stand. Qui si possono assaggiare praticamente tutte le specialità locali.
Una volta fuori dal mercato, il mio suggerimento è di dirigersi a destra, verso il Centro della Ceramica (Centro de la Cerámica de Triana): un’antica fabbrica è stata riqualificata e all’interno ora ospita anche un museo. Dalla fabbrica si snodano alcune stradine con dei palazzi stupendi. Da qui poi si può raggiungere la via principale del quartiere dove si trovano vari bar e ristoranti.
Cosa fare a Siviglia: i musei
Siviglia è un museo a cielo aperto, i suoi edifici sono incantevoli. Ma per chi ha tempo (occorrono almeno 3 giorni) segnalo 3 luoghi d’arte che credo siano molto interessanti. Noi purtroppo non abbiamo potuto visitarli, ma li avevo selezionati nel caso avessimo avuto qualche ora libera. Il Museo di Belle Arti (Museo de Bellas Artes de Sevilla), il più importante dell’Andalusia e il secondo della Spagna per quantità e qualità in riferimento ai pittori nazionali.
Poi c’è il Centro Andaluz de Arte Contemporàneo, che si trova nel Monastero de la Cartuja, nell’isola di Cartuja e per questo richiede un po’ più di tempo per la visita (sempre in questa zona si trovano i padiglioni dell’ex esposizione del 1992). Infine c’è il Museo di Arte contemporanea José Maria Moreno Calvan ( Museo de Arte Contemporáneo José María Moreno Galván) che si trova in un ex granaio del XVI secolo. All’interno ci sono mostre temporanee e una collezione permanente dedicata ad artisti nazionali e internazionali, ma soprattutto Andalusi, mentre le torri sono riservate alle opere e agli scritti di Francisco Moreno Galván e a Diego Ruiz Cortés.
Chiuso questa panoramica con un museo significativo: l’Archivio General de Indias che raccoglie la storia dell’Impero Spagnolo nelle Americhe e nelle Filippine. Si trova all’interno di un bellissimo edificio rinascimentale, fatto costruire da re Filippo II nel 1572 per ospitare gli affari dei mercanti. Oggi è possibile visitare anche solo il palazzo senza accedere ai documenti: è gratuito ma consiglio di controllare gli orari. La prenotazione è obbligatoria solo per i gruppi di 20 e più persone.
Cosa vedere a Siviglia: ultimi suggerimenti
Spero con questo articolo di aver dato tutti i suggerimenti utili su cosa fare a Siviglia in due giorni (e anche più se si ha tempo). Aggiungo solo un altro paio di idee per chi ha tempo: nell’itinerario potresti inserire anche due chiese, la chiesa del Salvatore, Iglesia del Salvador, la più importante dopo la Cattedrale, è la Basilica della Macarena (Basílica de Santa María de la Esperanza Macarena), nell’omonimo quartiere.
Se non si ha tempo di fare un tour dell’Andalusia, ma si vuole vedere almeno un’altra località vicino Siviglia, consiglio Cordoba. A breve ne scriverò nel dettaglio. Per noi è stata una gita in giornata stupenda, ma si potrebbe dedicarle anche un paio di giorni.
Per chi è alla ricerca di altri suggerimenti sulla Spagna, nel blog ci sono articoli dettagliati su Madrid, Toledo, Barcellona e Valencia.
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